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Pagellone Salernitana-Spezia: Amatucci il migliore, Kallon dà brio. Male Velthuis e Maggiore

SEPE 6. In avvio esce dai pali su Soleri che lo salta e calcia a porta vuota. Bronn salva. Respinge su Falcinelli, ma il tiro di Candelari gli passa tra i guantoni. Davanti però aveva Bronn a corprirgli la traiettoria. Il tiro di Soleri è imprendibile. C’è su una punizione di Esposito. Sorpreso ancora da Soleri sul tris. Neutralizza Nagy, gli sfugge dalle mani il rigore di Esposito.

DANILIUC 6,5. Gioca, un po’ a sorpresa. Martusciello lo piazza in fascia. Tenta qualche sortita. Bada più a difendere. Mette sul piede di Dia la palla del pari.

BRONN 5,5. Dopo 4′ sfodera un recupero in scivolata, dopo un’uscita avventatissima di Sepe. Soleri stava già esultando. Essenziale, gioca senza andare per il sottile. Il migliore della difesa, fino a quando non si lascia passare davanti Soleri che fa 3-1. Rigore perfetto.

VELTHUIS 4,5. Prima con la maglia granata. Prova ordinata fino al 43′, quando innesca il gol spezzino, prolungando sui piedi di Falcinelli un cross dalla destra. Fa girare troppo falcimente Soleri. Prova un inserimento all’inizio del secondo tempo. Tiene in gioco Soleri sulla terza rete.

NJOH 5,5. Resta prudente per quasi tutto il primo tempo. Un po’ in ritardo a chiudere su Falcinelli. Nella ripresa si ricorda solo per un cross spedito nel fossato della curva.

(29′ st BRADARIC. Si vede solo per un mancino alto. Segna il rigore del passaggio turno)

COULIBALY M. 5,5. Si nota per un giallo beccato nel primo tempo. Un po’ impreciso. Non incide anche nella ripresa e rischia pure la seconda ammonizione.

(29′ st SIMY 5. Si divora un gol clamoroso. Si fa perdonare dagli undici metri)

AMATUCCI 7. Lavora bene in interdizione. È pimpante, corre tanto e prova anche a fare il suo in termini di geometrie. Quasi mette Dia davanti al portiere con una punizione. Preziosissima una corsa all’indietro al 33′, su un erroraccio di Maggiore che aveva regalato un contropiede agli ospiti. Gioca con personalità, ma è solo un 2004. Si guadagna il rigore che Dia segna.

MAGGIORE 5. Dovrebbe essere il più esperto della mediana, invece è quello più in difficoltà. Al 29′ sbaglia un’apertura facile. Continua la sua serata no nei secondi 45′.

(14′ st LEGOWSKI 5,5. Corre e si sbatte, ma combina poco)

SFAIT 5,5. In ombra nel primo tempo. Al 42′ prova uno scatto in profondità, ma incespica sul pallone. Non torna in campo nella ripresa.

(1′ st KALLON 7. Si vede subito l’imprevedibilità in corsia. Inventa un delizioso sinistro a giro per accorciare. Il rientro con mancino a giro è la sua mattonella: impreciso però al 27′. Mette sulla testa di Simy una palla solo da insaccare. Non sbaglia dal dischetto)

DIA 7. Capisce subito che non sarà una serata facile. I fischi per lui piovono già dal riscaldamento. A volte si incaponisce palla al piede e va ad imbottigliarsi nel traffico della difesa spezina. Si accende con un bel filtrante per Valencia che però spreca. Si presenta da gli undici metri, sotto la sud, e viene subissato dai fischi. Realizza ed esulta, mostrando polemicamente la 10. Non il modo migliore di dire addio. Piazza il 3-3 nel recupero. E dopo la maglia, si mette le mani sulle orecchie. Segna col brivido nella lotteria dei rigori.

VALENCIA 5,5. Spreca incredibilmente una bella palla sulla corsa datagli da Dia. Non serve Mamadou, tutto solo, e non calcia nemmeno in porta. Dovrebbe calciare ad inizio secondo tempo e invece cerca Dia.

(36′ st BRAAF 6. Ha passo e si vede. Ci prova al 7′ di recupero col destro)

ALL. MARTUSCIELLO 6. Nello schierare la formazione titolare non bada al mercato. Dentro Daniliuc e Dia. Un po’ a sorpresa lascia fuori Kallon, testa subito Velthuis. L’avvio dei suoi non è dei migliori, con Soleri subito vicinissimo al gol. Poi la squadra si assesta e non rischia quasi nulla, iniziando a macinare gioco. Manca però qualcosa negli ultimi metri. Crollo fisico nella seconda parte del primo tempo e lo Spezia colpisce. Si gioca il jolly Kallon e viene ripagato. Incomprensibile la scelta di far presentare Dia dal dischetto. Prova anche a cambiare modulo, passando al 4-2-3-1 nel secondo tempo. Dietro manca un riferimento, Velthuis appare troppo acerbo. Stasera ci ha messo un po’ del suo, ma gli manca il materiale. Si tiene stretto la reazione. Bradaric gli regala la qualificazione.

 

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