SEPE 6. Può ben poco sui gol. Tiene i granata in partita al 23′ della ripresa negando il tris a Frattesi di testa. Poi lo salva la traversa.
VESELI 4,5. Dalle sue parti gira Traorè, passo svelto e cliente non facilissimo: l’albanese resta piantato a terra sul raddoppio. Anche il pari ospite era arrivato su quella fascia lì, però da cross di Kyriakopoulos. Fa fatica pure in impostazione. (dall’1′ st ZORTEA 6,5. Dopo una dozzina di minuti chiude una diagonale preziosissima su Traoré lanciato centralmente a rete. Sembra piatto, poi carbura. Suo il cross del pareggio di Djuric, pochi secondi dopo si fa ingolosire e dopo una discesa di 60 metri conclude in porta invece di servire il compagno).
GYOMBER 7. Non giocava titolare da oltre due mesi, a Verona l’ultima volta. Subito mentalizzato, ci mette l’anima per contenere Scamacca quando passa dalle sue parti. L’ultimo a mollare nel reparto arretrato, l’unico che cerca di tenere in piedi la baracca.
FAZIO 4. La Salernitana cercava un comandante. Si mette lì di posizione, ma non può permetterselo al cospetto dell’attacco del Sassuolo. Lascia libero Scamacca di saltare sull’1-1. In apertura di ripresa la punta gli passa alle spalle e trova una conclusione pericolosa. Non ha più il passo per giocare in linea. Più passa il tempo e più è sulle gambe: regali su regali agli avversari. Paradossalmente il suo ennesimo liscio finale favorisce Bonazzoli per l’occasionissima nel recupero.
RUGGERI 5,5. Sei mesi dopo l’ultima occasione, rieccolo dall’inizio. Si infortunò a Torino e tra ricadute e due spezzoni (contro Lazio ed Inter) non aveva ancora riassaporato l’emozione della maglia da titolare. Ha tanta voglia e si vede subito: ara la fascia e combina benissimo con Verdi, come in occasione del vantaggio quando mette il cross per Djuric che genera il gol. Qualche minuto dopo sbaglia la rifinitura per un’altra potenziale azione pericolosa. Si eclissa col passare dei minuti; bene in anticipo, meno quando è puntato in velocità: soffre Berardi. La stanchezza che sopraggiunge non lo aiuta. (dal 24′ st MOUSSET 3,5. Dovrebbe dare brio, invece sbaglia tutto ciò che può. Come a San Siro. Come contro lo Spezia. Non presentabile).
KASTANOS 5. Molto pimpante nei primi 20′, la giocata è sempre giusta, anche quando va a prendersi il tiro. Poi si abbassa e vanifica quanto di buono fatto, diventando incredibilmente timoroso. Per pochi minuti passa a sinistra, poi torna a destra e perde un paio di palloni pesanti. (dall’1 st PEROTTI 6. Si dà da fare, ma non ha lo sprint di un tempo. Prova allora quasi a fare il regista offensivo, non si arrende).
L. COULIBALY 7. Devastante in avvio, sradica i palloni dai piedi degli avversari e riparte impetuosamente. Abbassa il suo raggio d’azione ma non spegne la luce. Lì in mezzo è unico baluardo in interdizione, con la benzina che non finisce. Certi recuperi valgono quanto un gol.
EDERSON 6. Vorrebbe trasformare l’Arechi in un sambodromo. Parte bene, dà corsa. Poi si fa male (dal 31′ pt RADOVANOVIC 6. Entra col compito di mettere ordine. Non ha il dinamismo del brasiliano, ma cerca di dare una mano maggiore in costruzione. Ci prova di testa in chiusura di prima frazione. Ci mette cuore).
VERDI 5,5. Si propone bene sull’out mancino finché i granata sono avanti, poi a metà primo tempo Nicola decide di spostarlo a destra per dare più pericolosità anche da quel lato. Dura pochissimo e torna a sinistra. Ma dura pochissimo anche la sua verve: combina troppo poco per meritare la sufficienza. È fermo alla doppietta con lo Spezia e al lampo di Genova che propiziò il gol a Marassi. (dal 24′ st RANIERI 5,5. Un’ammonizione inutile e un contributo timido all’assalto finale).
BONAZZOLI 7. Quanto è mancato alla Salernitana! Di rapina porta in vantaggio i granata, va a prendersi palla nella metà campo propria e poi apre meravigliosamente dalla parte opposta: una giocata che prova spesso. Costretto ad abbassarsi quando i neroverdi ribaltano tutto. Consigli gli dice no a tempo quasi scaduto.
DJURIC 7,5. In partenza si fa subito sentire, fa salire la squadra e combatte; dal suo colpo di testa insidioso nasce il gol di Bonazzoli. Con tutti i suoi limiti in termini di rapidità cerca sempre di mettere in difficoltà Chiriches. Resta lucido anche nel secondo tempo: svetta poco prima della mezzora e la palla esce di un nulla. Regala il pareggio e la possibilità di giocare poco meno di un quarto d’ora per la vittoria. Impossibile chiedergli di più.
ALL: NICOLA 5. Stavolta ha responsabilità evidenti anche nella scelta dei primi undici. Perché non Zortea subito? Cambia tre quarti di difesa rispetto alle precedenti tre sue apparizioni sulla panchina granata, nelle quali aveva proposto sempre lo stesso quartetto. A destra lo obbliga il ko di Mazzocchi, a sinistra le non perfette condizioni di Ranieri, al centro è una scelta tecnica. Non paga l’idea Veseli, in netta difficoltà contro Traorè. La Salernitana soffre tantissimo da quella parte. Il mister chiede ai suoi di costruire dal basso, ma la Salernitana non riesce a farlo, soprattutto dopo aver subito il pareggio del Sassuolo che toglie molte delle sicurezze acquisite dopo l’1-0. Nel secondo tempo la fame diventa frenesia, il gioco si anestetizza e tornano i lanci lunghi retaggio del passato. Neppure i cambi sortiscono gli effetti sperati (Mousset non è utile in queste condizioni): lo salva la vecchia guardia dalla sconfitta, ma con i pareggi non si va da nessuna parte.
Pubblicando il commento, dichiario di aver letto accuratamente il regolamento e di accettarlo per intero, assumendomi la piena responsabilità di ciò che scrivo. Presto il mio consenso al trattamento dei dati personali, ai sensi del d.lgs. N. 196/2003. La mia identificazione, in caso di violazione delle regole e di eventuali responsabilità civili e penali, avverrà tramite indirizzo IP e non tramite nick o indirizzo email sottoscritto.