MICAI 7,5 impegnato in sporadiche circostanze nel primo tempo, se la cava senza fronzoli. Va in difficoltà sullo spiovente di Calò, Di Mariano lo grazia. Mette la firma sulla vittoria con la provvidenziale parata su Troest in pieno recupero.
AYA 4 fa tutto lui in appena cinque minuti. Prima s’affaccia pericolosamente dalle parti di Provedel, poi s’aggrappa e travolge Canotto lasciando i compagni in dieci uomini. Ingenuità colossale che rischiava di compromette il match.
MIGLIORINI 6,5 ex di turno, vince nuovamente il ballottaggio con Billong. Va a terra con troppa facilità sulla volata di Elia. S’affaccia dalle parti di Provedel con un colpo di testa centrale. Comanda con sicurezza la retroguardia.
JAROSZYNSKI 6 attento e concentrato dopo le amnesie con la Cremonese. Dalle sue parti staziona lo scatenato Canotto. Esce a causa di un problema muscolare. Dal 23′ st HEURTAUX 5 entra a freddo e si fa beffare subito da Forte. L’ex Inter s’aggiusta la palla col sinistro, il centrale francese battezza il lato opposto e gli spiana la strada verso la porta.
AKPA AKPRO 8,5 tappabuchi per una serata, ma che qualità. Parte largo a destra nel 3-4-1-2, arretra per qualche minuto dopo il rosso ad Aya, avanza nuovamente il raggio d’azione e timbra il cartellino con un gol di pregevole fattura che ricorda, per movenze ed intuizione, un illustre predecessore che con il sette dietro la schiena ha imperversato per anni sul binario destro dell’Arechi meritandosi l’appellativo di “re del taglio”. Sfiora la doppietta ma trova i piedi di Provedel, si rifarà con l’assist per il compagno Gondo. Gigante.
DZICZEK 6,5 gioca con sicurezza e la personalità del veterano. Prova a farsi vedere in sovrapposizione. Peccato per il giallo che gli farà saltare la trasferta di Ascoli.
DI TACCHIO 6 dopo la dispendiosa prova di martedì si gestisce ed a tratti tira il fiato, rispettando le consegne di Ventura che gli chiede protezione alla difesa.
CURCIO 6 la pratica è diversa dalla teoria. Si aspettava di poter spingere sul binario, si ritrova a dover guardare a vista Canotto. Dal 41′ st LOPEZ s.v.
KIYINE 7,5 la serata è quella giusta, l’ispirazione c’è. Non va in confusione neanche dopo i tanti cambi tattici. Parte trequartista, si ritrova esterno mancino. Manda al bar Vitiello col suo classico movimento a rientrare. Apre il campo per il gol di Akpa. Chiede il cambio e lascia in ansia Ventura. Dal 23′ st MAISTRO 6 stavolta l’approccio è giusto, elegante la preparazione ed il filtrante per l’accorrente Karo. Unica nota stonata il solito, inutile, giallo.
GONDO 8 si ritrova subito caricato sulle spalle dell’intero peso dell’attacco dopo l’uscita di Jallow. Responsabilizzato, non sfigura e crea varchi per gli inserimenti dei compagni, guadagnando anche quattro cartellini gialli. Rimpingua l’unico score che conta, quello dei gol. Pregevole la preparazione, impeccabile la realizzazione. Dal 42′ st DJURIC s.v.
JALLOW 4 riesce nella titanica impresa di lasciare il campo senza mai toccare la palla e beccarsi anche il rosso. Riserva parole non propriamente dolci all’indirizzo del mondo intero, Fourneau lo manda sotto la doccia necessaria più per il caldo che per lo sforzo profuso in campo. Dal 12′ pt KARO 6 all’andata Ventura lo schierò terzino e fu un pomeriggio da incubo. Le premesse non sono le migliori, sbaglia un appoggio e fa ripartire Elia in campo aperto. Non si scoraggia e sfodera una prova di cuore ed orgoglio. Arriva spesso sul fondo e sfiora il gol centrando la traversa.
ALL. VENTURA 7 dopo appena cinque minuti tutti i piani tattici iniziali vanno a farsi benedire. E’ lucido nella lettura del match, azzeccata la scelta di schierare Akpa – in condizioni atletiche smaglianti – sul binario destro. C’è la sua mano nel successo che tiene la Salernitana in linea di galleggiamento playoff.
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