BELEC 6,5. Si salva come può in uscita sul pericoloso tiro-cross di Sabelli. Decisivo nel finale. Prima si allunga su Pandev, poi chiude bene l’angolo sull’insidiosa punizione di Rovella.
GYOMBER 5,5. Si fa saltare da Criscito, perde il corpo a corpo con Kallon. Si propone al cross ma la palla neanche arriva in area di rigore. Nel finale è quasi inerme nel tentativo di contrastare l’assalto all’arma bianca di Fares e Cambiaso, arrembanti sulla sua corsia di competenza.
STRANDBERG 7. E’ al solito il più lucido della coppia di centrali. Talvolta eccede in sicurezza ma è provvidenziale quando mette la testa sulla staffilata di Kallon e non solo. A tre o a quattro, è lui il leader difensivo.
GAGLIOLO 6. Ben piazzato ma non sempre pulisce a dovere l’area di pertinenza. Da un paio di rinvii sbilenchi nascono azioni del Genoa potenzialmente pericolose. Pericoloso su palla inattiva con un tentativo di prima intenzione. Tiene botta nel concitato finale.
RANIERI 6,5. Nervi saldi e piazzamento, si propone anche in appoggio alla manovra offensiva. Sbanda ad inizio ripresa prima su Kallon, poi su Ghiglione, si riscatta con una provvidenziale chiusura ancora su Kallon. Esce stremato. Dal 36′ st JAROSZYNSKI s.v. Fa giusto in tempo a regalare un corner al Genoa per l’ultimo brivido di novanta minuti al cardiopalma.
M. COULIBALY 6. Meno arrembante del solito, perde anche qualche contrasto. Malconcio, tiene botta fino all’intervallo per non costringere Castori a sprecare un altro slot sostituzione. Dal 1′ st OBI 6,5. Approccio ok alla contesa. Aggressivo, ben piazzato. Il Genoa, infatti, sfonda più che altro sull’altro versante. Si fa vedere anche in area di rigore avversaria.
L. COULIBALY 6. Castori lo piazza a far da frangiflutti davanti la difesa. Esce per un problema al flessore sinistro, non prima di aver sbrogliato un paio di matasse ingarbugliate. Dal 37′ pt DI TACCHIO 6,5. Entra a freddo e da un suo errore in appoggio nasce l’azione che per poco non porta i liguri in vantaggio sul finire di primo tempo. Nella ripresa è tutt’altra musica. Sfila palla a Bianchi, sfiora il gol in ben due circostanze. Sulla trequarti c’è il traffico dell’ora di punta. Esce bene sia a contrasto che in chiusura. Lascia alle spalle con orgoglio la brutta prova contro il Sassuolo quando aveva sofferto la velocità degli avversari.
KASTANOS 6,5. Approccio così così. Sbaglia un filtrante, perde il contrasto con Sabelli. Poi carbura. Scalda i guantoni a Sirigu dalla distanza, fraseggia sulla trequarti con Ribery ma non trova la giocata per servire gli attaccanti. Si rifà nella ripresa calciando il corner da cui nasce il gol decisivo. Finisce sulle gambe e senza possibilità di aiutare Gyomber in raddoppio.
RIBERY 6. Si accende a sprazzi. Cerca l’uno contro uno ma nel breve non ha più l’accelerata bruciante dei tempi migliori. Sparacchia in Curva Nord la ribattuta corta di Sirigu. Va via di classe a Rovella. Saggia la gestione del pallone nel finale nelle occasioni in cui la Salernitana ha la forza di uscire dal guscio.
GONDO 5,5. Apprezzabile come al solito per movimento continuo e buona volontà. Stavolta però non trova mai il guizzo per creare superiorità numerica. Dal 16′ st BONAZZOLI 6,5. Dà la scossa e duetta bene con Djuric con cui dimostra buona intesa. Guadagna punizioni ed è sempre acceso. Meriterebbe più spazio.
SIMY 5. Pachidermico nelle (poche) occasioni in cui potrebbe tentare la conclusione.. Si trascina stancamente per il campo, quasi svogliato. Morbido anche nel corpo a corpo col marcatore avversario dove esce puntualmente sconfitto. Dal 16′ st DJURIC 7. No Milan, no party. Numeri e rendimento alla mano, col bosniaco in campo la Salernitana ha sfoderato le migliori prestazioni stagionali. Casualità? Niente affatto. Il gol è la ciliegina, meritata, di un avvio di stagione in cui spesso s’è caricato sulle spalle l’intero reparto offensivo.
ALL. CASTORI 6,5. Stavolta nel finale gli gira bene perché il Genoa non trova il pari che, occasioni alla mano, avrebbe pure meritato. Ma per una volta recriminano gli altri. Conferma l’assetto già varato col Sassuolo, sfortunato perché perde in rapida sequenza i due Coulibaly che sarebbero risultati decisivi soprattutto nel contenere l’assalto avversario alla ricerca del pari. Bonazzoli-Djuric molto meglio di Gondo-Simy. La sosta giunge a pennello: tre punti per respirare, restare nel gruppone, e presentarsi al meglio in vista dell’imminente ciclo di ferro con ben tre scontri diretti in rapida sequenza.
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