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Pagellone Salernitana-Frosinone: Micai attento, bene Djuric e Maistro. Deludono i subentrati

MICAI 6,5 un’altra giornata di super lavoro. Si salva di piede su Novakovich e poi di fondoschiena su Ciano. S’allunga bene anche su calcio piazzato dall’ex Cesena che lo impegna nuovamente ad inizio ripresa. Attento ancora su Brighenti e sul jolly di Ciano da calcio da fermo. Nulla può sul tap-in di Capuano.

 

KARO 6 lascia il tiro a Novakovich, Micai ci mette un rattoppo. Guadagna il penalty che sblocca il match ed indirizza la partita su binari solo all’apparenza più consoni ai granata. Ancora pericoloso da palla inattiva, sotto misura da posizione defilata non riesce a chiudere il match. Ripresa di sofferenza pura come il resto della squadra

 

MIGLIORINI 6 si becca il rimprovero di Ventura quando prova a scavalcare il centrocampo per servire le punte. Sgomita con Novakovich che lo mette a terra nell’azione più pericolosa di marca ospite in avvio di gara. Sotto pressione per un tempo intero, se la cava con qualche sbavatura in uscita di palla.

 

JAROSZYNSKI 6 un buco centrale in avvio, qualche appoggio sbagliato ma anche la solita grinta e determinazione. E’ uno dei leader carismatici di questa Salernitana che per un tempo ha mostrato grossi limiti di carattere e personalità.

 

CICERELLI 5,5 condizionato da un problema muscolare che ne ha messo in dubbio la presenza alla vigilia. Di fronte si trova Beghetto, uno dei migliori mancini della categoria. Non si vede quasi mai. Dal 10’ st FIRENZE 5Ventura lo schiera nell’inedita posizione di quinto a destra. Gestisce come peggio non potrebbe più di una ripartenza. Ha grosse responsabilità sulla rete subita in pieno recupero. Prestazione da dimenticare.

 

MAISTRO 6,5 galvanizzato dalla convocazione in under 21, gioca con la solita personalità e con un pizzico di concretezza in più. Si libera bene sul binario destro, fraseggiando e duettando con Cicerelli. Dà la sensazione di poter sempre creare qualcosa di pericoloso. Cala alla distanza.

 

DI TACCHIO 6 si fa soffiare il pallone da Gori che lascia partire un missile di poco a lato dell’incrocio dei pali. Pochi minuti e gli rende pan per focaccia anticipandolo su una palla vagante e guadagnando un’ammonizione che poi si rivelerà decisiva. Entra in partita e si erge ad autentico frangiflutti. Recupera palloni e sbroglia più di un’intricata matassa.

 

KIYINE 5,5 implacabile dal dischetto, si carica di un giallo evitabile. Quasi si nasconde nel momento di maggiore pressione del Frosinone quando con le sue abilità di palleggio avrebbe potuto contribuire a sfruttare gli spazi creati con la superiorità numerica.

 

LOPEZ 6 si propone con buona continuità al cross ma la mira non sempre è precisa. Non riesce il bis di Livorno, ma sotto il profilo dell’abnegazione la sua prova è lodevole.

 

GIANNETTI 5 arriva per due volte in ritardo sulle imbeccate dalle retrovie di Jaroszynski prima e Di Tacchio poi. Rincorre il pallone senza mai trovarlo. Dal 24’ st CERCI 5 a distanza di due mesi dal suo approdo a Salerno la condizione fisica resta largamente deficitaria. Si trascina stancamente per il campo, commette più d’un fallo in zona pericolosa nel convulso finale.

 

DJURIC 6,5 anticipato per un soffio da Brighenti con un intervento alla disperata in spaccata. Fa valere la sua stazza nei duelli corpo a corpo quando i granata faticano tremendamente ad uscire dal guscio. Chiede il cambio stremato, da quel momento la Salernitana non esce più dalla metà campo difensiva. Dal 38’ st ODJER 5 scampoli di gara, approccio svagato e deconcentrato. Imperdonabilmente distratto sul pari ciociaro.

 

ALL. VENTURA 5,5 idee ed identità ci sono, si percepiscono tangibili. Occorre lavorare tanto sul carattere, sulla personalità e sulla continuità di gioco. Se poi il ventaglio di scelte a disposizione iniziasse finalmente a diventare sufficiente, allora la musica potrebbe cambiare. La partita di oggi è lo specchio della situazione di grandissima emergenza in cui versa la Salernitana a neanche due mesi dall’avvio del torneo. Costretto a cambiare dalle contingenze della gara, si ritrova con un apporto dai subentrati nullo se non controproducente. Nesta le azzecca tutte, il pareggio ospite è più che meritato. Primato sfumato in pieno recupero, ma la vittoria avrebbe solo camuffato i limiti dell’organico.

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