Connect with us

News

Pagellone Salernitana-Frosinone: Jovane… fuoriclasse! Gyomber attento, Maggiore in ritardo

OCHOA 5,5. Il suo limite sono le uscite alte, tende spesso a rinunciarvi. È questione di centimetri se non riesce ad arrivare sullo stacco di Romagnoli.

LOVATO 6. In bambola sulle palle inattive come tutti, nel corpo a corpo invece se la gioca sempre con coraggio. Determinante su Baez alla mezzora della ripresa, rischia tantissimo su Cuni dopo 6′ e Piccinini lo ammonisce. (dal 40′ st DANILIUC sv. Torna in campo dopo oltre tre mesi dall’ultima gara).

GYOMBER 7. Cheddira è particolarmente fastidioso, lui cerca di metterci una toppa alla men peggio in ogni situazione, anche quando parte in ritardo. Il marocchino potrà svelare con certezza il tipo di tacchetti scelto dal difensore slovacco: una legge non scritta del vecchio pallone.

PIROLA 5,5. La marcatura sulle palle inattive è a zona ma il primo tempo la rende quasi come il numero dieci del Frosinone. Anche l’azzurrino ha un primo tempo difficoltoso. Romagnoli salta tra lui e Lovato in occasione del vantaggio. Salva in area piccola dopo un’altra disattenzione al 25′ e deve aspettare i secondi 45′ per avvicinare la sua prestazione un minimo alla sufficienza.

MAZZOCCHI 6. Subito in partita, accompagna l’azione e ci mette la grinta che servirebbe. Non basta per attenuare le criticità nella prima metà di gara. Presente in fase offensiva in maniera crescente nella seconda. Esce tra gli applausi. (dal 22′ st IKWUEMESI 6,5. Entra col coltello tra i denti e la corazza. Bungt-bangt, l’onomatopeica per liberarsi alla conclusione e impegnare Turati.).

MAGGIORE 5. Torna in campo dopo l’infortunio rimediato dopo la prima giornata. S’impegna ma risulta deboluccio e impreciso nei confronti individuali. Nella ripresa sfiora il gol del 2-1 anche con la complicità di una deviazione e prova a migliorare come schermo aereo sul primo palo sui corner avversari, però manca nella gestione di palla. Ne perde qualcuna malamente e con ingenuità. (dal 33′ st BOHINEN sv. Deve ritrovarsi).

MARTEGANI 6,5. Esordio da titolare con la casacca granata con un impatto subito importante e il coraggio di provare numeri sudamericani che fanno infiammare subito l’Arechi. Alterna giocate in cui si incaponisce ad altre che denotano grande capacità di assumersi responsabilità. In ogni caso è il riferimento di qualità in mediana. Perde energie col passare del tempo. (dal 40′ st LEGOWSKI sv. Non l’impatto super dinamico che ci si aspettava).

BRADARIC 6. Un paio di sortite interessanti, poi si spegne e si lascia beffare più di una volta nel primo tempo. Più vivo nel secondo.

KASTANOS 6. Fluttua nella “sua” posizione senza riuscire a incidere nella gara dell’ex. Un  po’ di imprecisione in partenza, però gestisce con intelligenza i palloni che scottano di più. Paradossalmente meglio quando viene spostato esterno destro.

CANDREVA 7. Cerca di inserirsi e di accompagnare Cabral senza grosso successo nella prima fetta di gara. Ma è l’uomo di maggior carisma e non a caso cerca di svegliare costantemente e platealmente i suoi dopo la mazzata dello 0-1. A inizio ripresa si gira e tira guadagnando l’angolo – che batte – da cui nasce il pari granata. Ci prova sempre con convinzione.

CABRAL 7,5. Non ha l’altezza per fare la boa ma ha altro: la forza fisica per poter ricevere palla a terra e fare un lavoro diverso da riferimento avanzato e soprattutto la velocità alla ricerca del duello con i centrali avversari in profondità sui lanci nello spazio aperto dalla difesa. Lui detta il passaggio a seconda delle necessità ma esce spesso fuori dai blocchi, si propone per giocarla e tende a trasformarsi in ispiratore, più che finalizzatore. Non dà punti di riferimento. In avvio di gara prende il terzo legno in tre partite con una traiettoria e una potenza che avrebbero meritato maggior sorte; si rifà con pieno merito a inizio ripresa. Perde colpevolmente l’attimo al 70′ quando, con porta spalancata e dopo un controllo orientato da applausi, preferisce continuare a convergere fino al muro piuttosto che tirare. La stanchezza lo tradisce evidentemente nel finale. (dal 39′ st BOTHEIM sv. Si incarta ma entra in un momento in cui salta un po’ tutto).

ALL: SOUSA 5,5. Non vuole e non può permettersi di tenere fuori uno tra Kastanos, Candreva, Mazzocchi e Cabral e allora punta su Jovane falso nueve ma pure sul redivivo Maggiore in mezzo al campo. La squadra gli dà ragione per atteggiamento fin dai primi minuti, aggressivo e presente, però poi si scioglie al primo attacco del Frosinone, ancora una volta sugli sviluppi di un corner. Il gruppo accusa il colpo e si mostra particolarmente vulnerabile sulle palle inattive a sfavore. Poco peso, ancora una volta, lì davanti. Nell’intervallo niente cambi di uomini ma lo spirito è diverso al rientro e il pareggio è meritato. Manca però quella fiammata in più, pure l’episodio favorevole, in grado di consentire un sorpasso. Anche fisicamente la squadra sembra andare in debito a un quarto d’ora dalla fine. Appuntamento con la vittoria ancora rimandato.

Dì la tua!

Pubblicando il commento, dichiario di aver letto accuratamente il regolamento e di accettarlo per intero, assumendomi la piena responsabilità di ciò che scrivo. Presto il mio consenso al trattamento dei dati personali, ai sensi del d.lgs. N. 196/2003. La mia identificazione, in caso di violazione delle regole e di eventuali responsabilità civili e penali, avverrà tramite indirizzo IP e non tramite nick o indirizzo email sottoscritto.

La tua opinione conta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.





Advertisement

Seguici su Facebook

Advertisement

Altre news in News