BELEC 6,5. Inattivo per 35′, poi sale in cattedra sulla zuccata di Gliozzi. Sicurezza nelle uscite. Lo salva il palo nella ripresa, contribuendo al quinto clean sheet di squadra consecutivo.
BOGDAN 5,5. Non giocava titolare dal 9 febbraio a Pisa e l’infortunio di Aya gli spiana la strada verso una nuova opportunità. Prova a far valere i suoi centimetri sui calci da fermo a favore, ma si dimentica di Gliozzi al 35′. L’attaccante non è cliente agevole. Timido nell’impostazione.
GYOMBER 6,5. Letture perfette, ha un rimedio a tutto.
VESELI 6. Si è guadagnato il posto a suo di prestazioni rocciose e convincenti. Si perde Mbakogu al 24′, fortunatamente per i granata il nigeriano non aggancia la sfera a pochi passi dalla porta sguarnita. L’ingresso di Carretta non gli agevola i compiti, ma se la cava.
KUPISZ 6. Castori gli dà ancora fiducia in luogo di Casasola. Non ara la fascia destra, tende troppo spesso ad accentrarsi. Copre bene, ma il suo primo cross pericoloso dalla trequarti arriva solo a 5′ dall’intervallo per Djuric. Migliora di molto nella ripresa. (dal 38′ st ANDERSON sv. Si piazza tra le linee e prova subito a concludere, senza impensierire però Falcone).
COULIBALY 5,5. Parte bene, con gran capacità di inserirsi e anche discreta eleganza. Gli manca lucidità nella gestione di una ripartenza al 14′. Pian piano si appiattisce. Giocate frettolose negli ultimi venti metri. “Zappata” pericolosissima che genera l’azione del palo di Sciaudone. (dal 38′ st DURMISI sv).
DI TACCHIO 5,5. Si occupa soprattutto di schermare, specialità della casa. Poca costruzione in una partita che insolitamente propone grosse percentuali di possesso per i granata, senza però trovare la giusta imbucata.
CAPEZZI 5,5. Subito un apprezzabile tentativo in rovesciata. Si fa infilare da Tremolada al 24′ dopo un buon recupero di Gliozzi. Meno brillante rispetto alle precedenti apparizioni. (dall’1′ st KIYINE 4,5. Si presenta con un’inutile ammonizione, scivola in propulsione pericolosa al 67′. Dopo tre minuti il primo lampo, prova a piazzarla ma Falcone gli dice di no. Si divora il vantaggio al 72′ sparando senza cattiveria col piatto destro addosso al portiere).
JAROSZYNSKI 6 Imprescindibile ormai per Castori. Copre su Gerbo – che non passa praticamente mai – e si affaccia anche con continuità nella metà campo avversaria. Cerca anche la conclusione al 22′. Non demerita, ma per provare a vincere serve più imprevedibilità (dal 14′ st CICERELLI 5,5. Castori gli chiede di puntare l’avversario e rendersi pericoloso da sinistra, lo fa poco. Passa a destra nel finale, guadagna un paio di interessanti calci di punizione e nulla più).
TUTINO 5. Torna titolare dopo la pausa di Cremona proprio contro la sua ex squadra. Fatica a carburare e a girare intorno a Djuric. Nella ripresa si allontana sempre più dall’area di rigore. (dal 38’st GONDO sv).
DJURIC 6. Solito lavoro in avanti, tiene in apprensione la difesa cosentina da torre e non solo, ma non riesce ad avere occasioni limpide. Costringe Petrucci a saltare col braccio largo e ne provoca l’espulsione.
ALL: CASTORI 5,5. Lascia ancora in panchina Casasola e conferma la fiducia a Kupisz. Il polacco si accentra molto e la Salernitana non sfrutta la corsia destra in fase offensiva, prediligendo quella opposta. Nel primo tempo granata macchinosi in fase offensiva, senza riuscire a rendersi pericolosi più di tanto contro un Cosenza che mostra più brio. Nell’intervallo si gioca la carta Kiyine, che non ripaga la sua fiducia; poi con l’uomo in più cerca di osare subito con Cicerelli. Chiede ritmo, ma la squadra non gliene dà abbastanza, apparendo priva di spunti ed idee contro un avversario che progressivamente alza sempre di più il muro a difesa esclusiva della propria porta. Pochissimi cross, zero quelli validi. Nei minuti finali cerca il tutto per tutto col 3-4-1-2, ma non vincere contro un Cosenza in dieci uomini è un gran rimpianto.
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