DE MATTEIS 7: Tra uscite basse e parate importanti tiene a galla i suoi in più occasioni. Reattivo sulla doppia occasione al 15′ per i fratelli Shpendi. Viene bucato solo a fine gara dal bell’inserimento di testa di Carlini che lo prende controtempo, poi subisce altri due inevitabili gol nel giro di 2 minuti dopo che i suoi, esausti, mollano la presa.
MARANGONI 6,5: Nel primo tempo rimane cauto e copre bene, dando anche il là ad alcune ripartenze con dei buoni disimpegni. Nella ripresa Procopio ne avanza la posizione e mostra qualche buono spunto, come quello in cui serve un bell’assist che Guida e De Lorenzo non riescono a capitalizzare, oltre a dei buoni inserimenti. Altre volte invece fa troppo poco attenzione alla linea difensiva avversaria rimanendo evidentemente in fuorigioco per troppo tempo e facendo così perdere l’inerzia di un paio di ripartente pericolose.
MOTOC 5,5: Nell’uno contro uno è difficilissimo da superare, ma perde diverse volte la marcatura e si fa infilare spesso dagli inserimenti degli attaccanti su cui De Matteis mette una pezza. Prova ripetutamente dei lanci lunghi che non possono avere un buon esito regalando troppo presto il possesso agli avversari e attirando i rimproveri del suo allenatore. Perde anche un pallone sanguinoso tentando un tunnel in uscita palla al piede da ultimo uomo ed è costretto a beccarsi un giallo per rimediare.
PERRONE 6: Nel primo tempo è praticamente perfetto. Copre bene, marca stretto, imperioso nei duelli aerei e se la cava con eleganza in situazioni complicate. Nella ripresa viene messo più sotto pressione dalle tante imbucate centrali che prova il Cesena e risponde bene. Commette un errore grave sbagliando il tempo di un uscita e chiede scusa ai compagni dopo che il suo portiere riesce a sventare l’azione, poi si fa anticipare sul primo palo da Carlini in occasione del gol che sblocca la gara, ma lì la responsabilità è condivisa con chi non ne ha seguito l’inserimento da dietro.
CIPRIANI 5,5: Deve fare i conti con l’uomo più indemoniato del Cesena. Nel primo tempo Steven Shpendi lo fa impazzire quando si allarga dalle sue parti. Nel secondo si trova meno spesso a fronteggiarlo e riesce un po’ meglio ad arginare le iniziative degli ospiti da quel lato. Termina la partita con un problema alla coscia dopo gli slot per le sostituzioni esauriti e non riesce a contrarre il cross di Guerra da cui nasce l’1-0.
BAMMACARO 5: Non riesce mai ad entrare in partita, complici l’atteggiamento troppo rinunciatario della sua squadra e il fatto che venisse sistematicamente atterrato nelle rare volte che lo sviluppo dei granatini gli permetteva di poter puntare la difesa palla al piede (dal 25′ st SAPONARA 5,5: Come al solito confusionario. Fa fatica a farsi spazio tra le maglie bianconere e alterna qualche buono spunto a dei palloni persi con troppa facilità).
IERVOLINO 5: Inizia bene, dando sostanza al centrocampo, occupando gli spazi giusti, aggredendo bene gli avversari e recuperando diversi palloni. Con la palla tra i piedi però è troppo apprensivo e commette errori banali anche quando ha le idee giuste. Scompare nella ripresa.
SABATINO 5,5: Prova a farsi vedere dai compagni che raramente lo servono facendolo un po’ spazientire, le giocate migliori arrivano quando è bravo a seguire le azioni offensive su cui si fa trovare pronto al limite dell’area. Fa poco schermo davanti alla difesa, concedendo spesso delle verticalizzazioni centrali che mettono costantemente sotto pressione la retroguardia granata.
DE LORENZO 4: Fuori fase fin dall’inizio. Sbaglia stop e passaggi semplici, rimane troppo dietro quando la Salernitana ha la palla e si fa ribattere tutti i tentativi di cross. Fin dai primi minuti del secondo tempo poi sembra già sulle gambe e l’impressione viene confermata quando si ferma per crampi ma non può essere sostituito perché gli slot erano terminati. Comunque ha il merito di rimanere in campo fino alla fine a sacrificarsi con e per i compagni.
LANARI 5: Si spende molto per pressare gli avversari e lavorare sulle seconde palle dopo i tanti lanci lunghi che arrivano dalla difesa, ma questo non è il punto forte del suo repertorio. Alla fine risulta inconcludente, quindi non trova nemmeno troppe occasioni per rifinire le azioni offensive e incidere. L’emblema della sua partita potrebbe essere il contropiede sprecato con un cambio di gioco fatto a memoria, ma senza guardare e perciò finito nel nulla perché De Lorenzo era colpevolmente fuori posizione (dal 9′ st GRASSO 6: Ha un ottimo impatto sulla gara, perché la sua abilità sui palloni alti dà una grossa mano a far salire la squadra con più costanza. Purtroppo però dura poco, perché lottando a centrocampo subisce una probabile distorsione al ginocchio che lo costringe a uscire anzitempo)(dal 27′ st GUERRA 6: Entra a freddo ma si cala bene nella parte. Bravo a limitare il Cesena sulla sinistra e ad allontanare qualche pericolo).
GUIDA 6,5: In veste di “one man army”, tiene da solo il peso di tutto l’attacco granata, date le prove piuttosto opache dei suoi compagni di reparto. All’inizio non riesce a fare molto di più di infastidire i difensori del Cesena, che hanno la meglio sulla maggior parte dei palloni alti e gli impediscono quasi sempre di girarsi o anche di appoggiarsi a un compagno una volta ricevuta palla. Sale di colpi piano piano: prima il rigore negatogli dopo che si era scaltramente infilato tra difensore e portiere, poi il contropiede su lancio di Sabatino concluso con un sinistro deviato. Nella ripresa giova molto dell’inserimento di Grasso al suo fianco, che lo sgrava dai compiti di raccordo. Nel finale rimane però di nuovo da solo e ci mette l’anima per fare un piccolo capolavoro. Stremato, è comunque impossibile da anticipare, tiene palla su tra più avversari, cambia ariosamente gioco, insomma fa tutto il possibile e l’impossibile per far trascorrere tempo preziosissimo sul cronometro di gara.
All. PROCOPIO 5: La sua squadra ha un buon approccio alla gara, ma la soglia di attenzione dei suoi va scemando. Il Cesena non riesce ad approfittare di un paio di distrazioni gravi nel primo tempo. Nel secondo invece la Salernitana non è capace di adattarsi al cambio di strategia dei bianconeri che, dopo aver sfruttato molto le fasce nella prima fase, riescono con costanza a trovare gli uomini fra le linee con delle verticalizzazioni che non sembrano nemmeno troppo imprevedibili. De Lorenzo da esterno alto non convince affatto, sfortunato poi a doverlo tenere in campo a mezzo servizio dopo aver esaurito gli slot per l’infortunio di Grasso, ma avrebbe anche dovuto accorgersi prima delle condizioni del suo giocatore.
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