SEPE 7. Inoperoso per 36′, poi costretto a tre interventi nella stessa, intensissima azione: chiude lo specchio sul centrale di Djuricic, poi si esalta su Caputo, infine viene graziato da Leris che di testa gli appoggia il pallone tra le braccia. Risponde presente anche appena prima dell’intervallo sullo stesso numero 37 della Samp.
BRONN 6,5. Si attacca a Sabiri e lo rende inoffensivo. Si esibisce in un colpo di tacco elegante in avvio – in zona pericolosetta – che denota grande sicurezza, la giusta sicurezza. Troppa, quando nel cuore della ripresa sbaglia l’uscita e regala palla alla squadra avversaria. Errore che non influisce sulla prestazione complessivamente buona.
GYOMBER 7,5. Salta un po’ sbilenco agli albori di gara e Caputo “entra” nel buco, per poi sparare alle stelle. Dopodiché, torna il solito mastino e chiude il reparto a doppia mandata. Occhi infuocati quando c’è da appropriarsi del pallone, con le buone ma soprattutto con le cattive, sempre nel recinto del regolamento. Tutto l’Arechi in piedi ad applaudirlo per salutare la sua uscita dal campo. (dal 36′ st PIROLA 6. Compreso il recupero, un quarto d’ora di atterraggio morbido sulla serie A, che aveva già assaporato per 10′ con la maglia dell’Inter nel 2020).
FAZIO 7. Giganteggia in retroguardia sulle palle alte e su quelle basse. Fascia da capitano al braccio, commette pochissime ed ininfluenti sbavature. Gran parte di gara sul centro-sinistra, termina in mezzo per consentire a Pirola di mettere minuti nelle gambe.
CANDREVA 7. Sente la partita in maniera positiva. Scalda i guantoni di Audero appena dopo l’1-0, distribuisce palloni eleganti sulla corsia destra per gli inserimenti poderosi di Lassana. Guadagna un mucchio di angoli, limita bene l’ex compagno Augello. (dal 32′ st SAMBIA 5,5. Si vede che non è ancora in palla. Nicola lo inserisce a risultato acquisto per aiutarlo a carburare in partita. Zero acuti, un tentativo di cross alle stelle e un disimpegno sportivamente suicida a tempo quasi scaduto in zona difensiva).
VILHENA 8. Suo l’intelligentissimo velo che propizia il raddoppio. Mezzala di impostazione, più che di inserimento. Passa largo a sinistra nella ripresa e si costruisce in solitaria, da vero campione, l’azione del terzo gol finalizzata con freddezza a tu per tu con Audero. Chiude con sagge coperture da quinto. Bene bene.
MAGGIORE 7,5. Prima all’Arechi con la casacca granata per lui. Si adatta al ruolo di playmaker come nel secondo tempo di Udine e lo fa benissimo: tocchi di prima, testa alta, visione di gioco, schermo quando serve. Sua la gran palla profonda che Bonazzoli trasforma in assist per Dia.
L. COULIBALY 8. Straripante, anche uomo assist. Subito un pallone al bacio per Dia in profondità, è il tuttocampista per eccellenza: lo trovi ovunque, che si attacchi o si difenda. Muscoli, caparbietà, altruismo: il pallone di ritorno a Vilhena per il tris è di alto livello.
MAZZOCCHI 6,5. Prime due discese maluccio, poi ingrana: provoca l’ammonizione di Depaoli, si scatena sulla sinistra pur non padroneggiando le giocate col mancino. Sugli effetti di una sua sgroppata nasce il raddoppio. Resta negli spogliatoi all’intervallo perché ammonito. (dall’1 st KASTANOS 6,5. Si piazza interno mancino, argina Rincon e ne propizia il giallo. Non disdegna percussioni nella metà campo doriana)
BONAZZOLI 7,5. Un altro Federico avrebbe cercato la conclusione, questo Federico vede e serve Dia per il vantaggio. Il destino lo premia subito dopo, con Boulaye che ricambia il favore: quel pallone che gli viene incontro in area è un cioccolatino. Il gol ovviamente lo gasa, corre come un indemoniato all’attacco di tutto e tutti. Piccolissimo neo: sul finire di tempo in un paio di occasioni tiene troppo palla, rinunciando ad appoggi facili per i compagni. Standing ovation alla sostituzione (dal 20′ st BOTHEIM 7. Dieci minuti e due tocchi per metterla dentro, pure lui; risponde al telefono sotto la nord con un chirurgico diagonale destro in corsa. Mezzo voto in meno per la sciocca ammonizione rimediata sul 4-0).
DIA 9. Come il minuto in cui viene convalidato il gol segnato due minuti prima. Esordio da titolare con la Salernitana, ci mette ben poco per metterla in fondo al sacco da opportunista vero. Al pronti-via fa subito vedere le sue capacità di attacco alla profondità. Nicola gli chiede aggressività nella fase di non possesso e lui risponde presente. Incontenibile quando si libera negli spazi aperti. Oltre al gol, anche due assist: per uno che partecipa attivamente a tre dei quattro gol della squadra, è un primo impatto che rasenta la perfezione (dal 32′ st VALENCIA 6. Si spende e si prodiga per la causa).
ALL: NICOLA 7,5. Conferma gli undici provati in settimana e assegna le chiavi della regia a Maggiore. Grande ritmo fin dall’inizio, nonostante il campo leggermente appesantito dalla pioggia è una Salernitana aggressiva su ogni zolla, da quelle di Audero a salire. Attenti sulle seconde palle e sicuri di sé, i calciatori granata asfaltano gli avversari nei primi venti minuti di gioco sotto il profilo delle idee e del ritmo. Fisiologico il rallentamento nella seconda metà di primo tempo, sempre restando in controllo di partita, seppur concedendo alla Samp un paio di pericoli sventati anche grazie a un po’ di fortuna. Partenza forsennata anche nella ripresa, grande crescita del gruppo che fa circolare bene palla, si muove in modo omogeneo e mostra di aver fatto una settimana di progressi giganteschi. Lui è il solito treno anche in panchina: Massa lo sorprende quasi all’altezza della bandierina ad un certo punto, scatta il cartellino giallo. Molto bene anche nella gestione dei cambi: tira fuori Mazzocchi, ammonito, per non rischiare e concede minuti a Pirola e Sambia; soprattutto, mette Botheim nelle condizioni di sbloccarsi, facendolo giocare dapprima in coppia con Dia e poi con Valencia.
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