Connect with us

News

Pagellone Atalanta-Salernitana: difesa gruviera, Nicolussi d’orgoglio

OCHOA 5,5. Che potrebbe essere anche 6, ma otto gol sul groppone sono comunque otto gol. La deviazione lo inganna sul gol di Boga, dice no a Koopmeiners pochi minuti più tardi col suo marchio di fabbrica, la parata di piede. Vola su Lookman appena dopo l’1-1. Sul penalty del raddoppio va vicinissimo alla neutralizzazione (forse si fionda sul pallone con troppa sicurezza di averlo preso e gli sfugge sotto la mano), il secondo lo becca ma la respinta è centrale. Insomma, è l’ultimo dei colpevoli, è continuamente bersagliato senza la minima opposizione dei suoi difensori.

LOVATO 4. Nello stadio che l’anno scorso fu suo (solo per due apparizioni) Nicola gli ridà un’occasione dopo la negativa prestazione col Milan. Per scelta ma anche per necessità dopo lo stop a Daniliuc e l’infortunio di Bronn. Boga lo fa secco al pronti-via rientrando per scagliare il destro del vantaggio e lo porterà a spasso per tutta la prima frazione. Ennesima bocciatura. (dall’1′ st GYOMBER 5,5. Incrementa il minutaggio a partita già ampiamente alle ortiche).

FAZIO 3,5. Un disastro totale. Ha responsabilità pesantissime sui due falli da rigore provocati che hanno regalato rispettivamente il raddoppio e la quaterna ai bergamaschi. Soprattutto il primo penalty per l’ingenuità (ed irruenza fuori luogo) dell’intervento. Hojlund gli sfugge via con incredibile facilità per la cinquina. Si fa anche male, esce per un problema al polpaccio. (dal 26′ st RADOVANOVIC 5,5. Può fare ben poco con l’Atalanta già lanciata a razzo).

PIROLA 4,5. Sfortunato nella deviazione dell’1-0 nerazzurro. Cerca di battersi, ma naufraga nell’inconsistenza generale. (dal 41′ st SAMBIA sv. Un ingresso che mortifica il francese per punteggio e minutaggio).

CANDREVA 4,5. Cerca di produrre azioni offensive, però spegne l’interruttore quasi subito.

NICOLUSSI CAVIGLIA 5,5. Impossibile pretendere che alla sua seconda da titolare in A prenda in mano il centrocampo. In ogni caso ci prova con personalità almeno fino al terzo gol della Dea. Nella deriva totale è l’ultimo ad alzare bandiera bianca: il primo gol in massima divisione è giusto premio per un ragazzo certamente volenteroso e di prospettiva, catapultato da pochi giorni in una squadra in crisi.

COULIBALY 4,5. Torna dopo la squalifica. Si sentiva la mancanza del maliano ma non di quello visto stasera, sistematicamente saltato dagli avversari in velocità, anche a causa dell’uomo in meno in mediana. Troppo morbido nel rimpallo che premia Boga in occasione del vantaggio locale e sulla marcatura su Scalvini per il tris. Non riemerge.

BRADARIC 4,5. Una discesa interessante per reagire allo svantaggio, poi cerca di sacrificarsi in copertura ma è sommerso.

VILHENA 4,5. Dato “in gran forma” da Nicola alla vigilia prova a muoversi tra le linee ma pecca in copertura. Non sempre fa la scelta giusta al limite dell’area. Molla pure lui. Lookman scocca il tiro del 6-1 e l’olandese lo guarda senza batter ciglio. (dal 27′ st KASTANOS 5,5. Almeno ci mette grinta e voglia nonostante il punteggio).

DIA 5,5. Le scorie del Mondiale emergono tutte dopo il gol del momentaneo pareggio. Non tiene palla, anzi ne perde qualcuna di troppo e vanifica ripartenze interessanti con la sua imprecisione. Assist per Nicolussi. (dal 27′ st BONAZZOLI 5. Dentro sul 7-2 già svogliato e nervoso, anche in parte comprensibilmente).

PIATEK 5. Prima da titolare nel 2023. Fondamentale con la sua spizzata che innesca Dia per il pareggio, poi finisce imbrigliato nella retroguardia avversaria.

ALL: NICOLA 3,5. Male, male. La squadra è in crisi, i calciatori in imbarazzo. L’Atalanta ne fa 8 e “rischia” di farne anche molti di più. Scelte obbligate in difesa – posto che non era il caso di rischiare Gyomber dall’inizio, a detta dello stesso tecnici – e pure a centrocampo, visto che in settimana Bohinen è stato fiaccato da un virus gastrointestinale. Sofferenza iniziale sul palleggio atalantino: Gasperini va uomo contro uomo in attacco e la velocità degli avversari è doppia. Dia mette a posto subito le cose, ma il 3-4-2-1 proposto rende i granata piuttosto vulnerabili: Vilhena copre pochino, il senegalese non aiuta nei recuperi, il centrocampo non fa filtro e i tre lì dietro non riescono a star dietro alla velocità degli avversari. Ma è la preoccupante, continua involuzione anche tattica e psicologica a colpire. La sua avventura a Salerno potrebbe essere terminata nel modo più inglorioso: la proprietà sembra aver deciso per l’esonero.

Dì la tua!

Pubblicando il commento, dichiario di aver letto accuratamente il regolamento e di accettarlo per intero, assumendomi la piena responsabilità di ciò che scrivo. Presto il mio consenso al trattamento dei dati personali, ai sensi del d.lgs. N. 196/2003. La mia identificazione, in caso di violazione delle regole e di eventuali responsabilità civili e penali, avverrà tramite indirizzo IP e non tramite nick o indirizzo email sottoscritto.

La tua opinione conta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.





Advertisement

Seguici su Facebook

Advertisement

Altre news in News