Da un lato la maggiore responsabilizzazione di Sambia per il fondamentale mese preparatorio di dicembre (ma rischia comunque la cessione, se non convincerà; clicca qui per leggere), dall’altro l’evidente necessità di rituffarsi sul mercato per il ruolo di cursore destro. L’infortunio di Pasquale Mazzocchi è più grave del previsto (clicca qui per leggere): il giocatore dovrà operarsi ed i tempi di recupero saranno più lunghi, tra i tre ed i quattro mesi almeno. Dunque, al contrario di quanto immaginato dopo un primo check sanitario della Salernitana, l’ex veneziano non rientrerà a metà gennaio, bensì a marzo (clicca qui per leggere i dettagli)
Filo diretto con Bergamo
Morgan De Sanctis è già al lavoro. Il primo (ma non l’unico) pensiero è al ritorno a Salerno di Nadir Zortea, calciatore che è legato alla piazza (e viceversa) per aver partecipato alla fantastica cavalcata salvezza dello scorso torneo. Ha cominciato la stagione con l’Atalanta, ma Gasperini lo ha impiegato pochissimo: solo 8 apparizioni, di cui una da titolare, per un minutaggio misero (183′). La grande concorrenza e la voglia di giocare potrebbero spingere l’ex Cremonese a cambiare aria e la proposta della Salernitana sarebbe ben accetta. Peraltro, Zortea può giocare indistintamente a destra e a sinistra: lo si è visto l’anno scorso in determinate occasioni. Nicola conosce il giocatore, che non è più under. Poco male.
Venezia-Salernitana: Zortea in azione (foto Francesco Pecoraro)
Zortea arriverebbe (di nuovo) in prestito secco dagli orobici e sarebbe una soluzione perfetta, a naso, per il sodalizio granata, che deve arginare l’assenza di un titolare con un elemento che potrebbe poi accettare di buon grado la concorrenza al suo rientro (e soprattutto a giugno tornerebbe nel club d’appartenenza senza costringere l’ippocampo ad investimenti pesanti e aggiuntivi oggi nel ruolo). Inoltre, Zortea è assistito da Tullio Tinti, procuratore che cura gli interessi anche di Federico Bonazzoli, attaccante che la Salernitana ha messo sul mercato. Dunque, un agente con cui sarà necessario dialogare. Per riottenere il prestito di Zortea la Salernitana si sarebbe già mossa, forte anche della presenza nell’organigramma del dinamico Giulio Migliaccio, fino all’anno scorso dirigente proprio dell’Atalanta. Non è l’unica pista, ma è una delle più calde.
Le alternative
Bonazzoli piace a Verona e Monza, può essere una pedina di scambio. Se gli scaligeri hanno in rosa il difensore Ceccherini, nelle file dei brianzoli figura un altro elemento gradito a De Sanctis. Si tratta di Samuele Birindelli, classe 1999 e non più under. Il figlio d’arte (papà Alessandro ha vestito la casacca della Juventus) milita nel Monza ed è scivolato indietro nelle gerarchie di Palladino. Già in estate la direzione sportiva granata aveva messo gli occhi addosso al giocatore, che l’anno scorso ha fatto benissimo in B nel Pisa, sfiorando la promozione in massima serie proprio in finale playoff contro i brianzoli, che l’hanno acquistato per 1,5 milioni. Ora la Salernitana può tornare alla carica, sfruttando il fatto che i biancorossi abbiano iniziato a preferirgli Ciurria. Dialoghi in corso con il procuratore del ragazzo, ma anche con la società rappresentata da Galliani. Che potrebbe chiedere in cambio proprio il già citato Bonazzoli. Secondo La Gazzetta dello Sport l’attaccante si sposerebbe alla perfezione con il gioco offensivo di Palladino. Ma anche lì troverebbe tanta concorrenza, quella che ha sofferto nella prima parte di stagione a Salerno. Si riavvicinerebbe tuttavia a casa, essendo originario della provincia di Brescia. Scambio di prestiti? Possibile, magari con diritti di riscatto.
Occasione dalla Norvegia
Soprattutto qualora Sambia dovesse non superare l’attento periodo di monitoraggio a cui sarà sottoposto a dicembre per capire se poter contare su di lui oppure dover cederlo in prestito altrove per attenderne l’ambientamento in Italia, gli interventi potrebbero anche essere due. Il secondo potrebbe provenire da campionati medi europei, come quello norvegese, danese ed olandese che sono attenzionati in maniera importante dagli osservatori granata. Il nome in cima al taccuino milita in Norvegia, nel Bodo/Glimt: è Alfons Sampsted (foto in alto) islandese classe 1998 che ha già 14 presenze nella sua Nazionale e ben 38 apparizioni nelle coppe europee, tra Champions League, Conference ed Europa League. Si tratta di un affare, perché potrebbe arrivare a parametro zero. Il suo contratto scade il 31 dicembre e la Salernitana vorrebbe bruciare la concorrenza portandolo subito in Italia: il campionato norvegese è già finito e, sulla scorta di quanto fatto dalla Roma con Solbakken, la dirigenza potrebbe provare a strappare il nulla osta del Bodo per far allenare il ragazzo già a dicembre agli ordini di Nicola, tesserandolo al primo minuto utile a gennaio.
I nomi più… difficili
Ci sono anche altri elementi graditi, ma i percorsi per arrivarvi sono irti. Alla Salernitana non dispiacerebbe anche Bartosz Bereszynski, esperto polacco assistito dalla stessa scuderia che cura gli interessi di Piatek. Il giocatore milita nella Sampdoria e le difficili situazioni di classifica e societaria potrebbero dar via ad un fuggi fuggi da Genova a gennaio. Tuttavia, un po’ l’età (è un classe 1992) ed un po’ la corte di altre società più blasonate (anche la Roma sarebbe sulle sue tracce per il dopo Karsdorp) sembrano rendere l’ipotesi poco praticabile. Nelle ultime ore da Firenze è spuntata anche l’ipotesi Lorenzo Venuti: stessa età di Mazzocchi, impiego senza grandissima continuità da parte di Italiano in viola nelle prime 15 partite (solo 6 gettoni in campionato) e contratto in scadenza nel 2024. Sarebbe un’operazione comunque onerosa, forse per ora troppo per la società che deve dirottare risorse ed investimenti altrove.
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