Dalla panchina alla scrivania. Stefano Colantuono ha cominciato da ormai un mese la sua avventura da responsabile del settore giovanile della Salernitana, ma soltanto oggi, a pochi giorni dall’inizio della maggior parte dei campionati baby, ha rilasciato le prime dichiarazioni ufficiali in conferenza stampa. Presso la sede del Gruppo Noviello, sponsor del club, l’ex allenatore ha presentato programmi, ambizioni, progetti ed obiettivi personali, ma anche e soprattutto del team.
La genesi e i pilastri
“È stata un’operazione messa in piedi in pochi giorni e con numeri importanti, per essere un nuovo inizio. Ho ricevuto carta bianca per la conformazione della mia idea che prevedeva due figure importanti come Lorenzo Rubinacci e il professore Armando Fucci che ha deciso di dedicarsi in prima persona alla Primavera, affinché coprissero le linee guida per la parte tecnico-tattica e fisico-atletica. Potrebbero lavorare in una prima squadra di qualsiasi categoria. Il presidente ha chiesto di prestare attenzione alla formazione: quando ero ancora alla guida della prima squadra e conobbi per la prima volta Iervolino al Mary Rosy, la prima cosa che mi chiese non fu della squadra e del momento delicato, nonostante ci fossero problemi, il Covid e quant’altro. Mi chiese come prima cosa del settore giovanile e parlammo di quello, con il fatto che ero stato sette anni a Bergamo. Parlammo di quella esperienza: eravamo in una situazione delicata e lui era già avanti e pensava al settore giovanile. È la base, se fatto bene aiuta il movimento e la prima squadra”, afferma Colantuono.
Orizzonti
“Il progetto è a media scadenza ma siamo già partiti forte, le squadre sono state formate in tempi record con tecnici all’altezza. Posso contare su uno staff di valore e siamo alla ricerca anche di un’altra figura oltre a Filomeno Fimmanò che starà un po’ più vicino a me, ovvero un capo scouting che coordinerà gli osservatori nelle partite da andare a vedere. La struttura è stata creata con raziocinio e l’aiuto fondamentale della società siamo pronti, non mi piace molto la vetrina: lavoriamo in silenzio, dobbiamo diventare trasparenti in alcuni casi e invisibili in altri perché questo lavoro vive di arrivare prima su determinate situazioni, stiamo costruendo qualcosa di interessante, il tempo dirà quel che saremo stati capaci di fare”.
Carenza di strutture
“Abbiamo otto squadre, più tre femminili. Abbiamo dovuto ospitare parecchi ragazzi, ne ospiteremo altri. È stato un lavoro complesso e sono grato a tutti i nostri collaboratori fino ai magazzinieri, a chi guida i pullmini per accompagnare i ragazzi avanti e indietro. Tutti svolgono un lavoro importante. I campi saranno Volpe, Casignano e Baronissi, in settimana chiederò la disponibilità di un ulteriore campo in provincia. Su questi campi siamo in grado di fare sedute di allenamento perfette, se potessi ne troverei anche altri di campi, la società non mette paletti ma siamo in difficoltà proprio con le strutture. La Salernitana potrà diventare proprietaria di un centro sportivo, è nei programmi. Ho visto crescere Zingonia che nel 2010 già esisteva, i Percassi l’hanno messa a posto e può essere un punto di riferimento. Quest’anno dobbiamo stringere un po’ i denti. La società vorrebbe darci la possibilità di migliorare, ci stiamo lavorando”.
I risultati da ottenere
“Alla Primavera non possiamo chiedere cose straordinarie, dovrà fare un campionato bello, dignitoso per poi strutturarci nel corso degli anni. C’è la retrocessione quest’anno e bisogna stare attenti – commenta Colantuono – alle altre squadre chiediamo di fare campionati buoni, senza dare troppe pressioni di classifica fermo restando che sono un agonista nato, mi piace l’obiettivo finale. Andrò a stimolare i tecnici anche da questo punto di vista, avere una buona classifica non guasta. Portare qualcuno in prima squadra sarebbe importante, sperando che Nicola non abbiamo bisogno per necessità ma perché ne vede qualcuno giocare e pensa possa essere utile, sarebbe il premio a un lavoro certosino. Modulo a cascata uguale alla prima squadra? Sì. Ho consigliato, ma è stata una sorta di piccola pretesa, il fatto che le squadre fino all’U16 giochino con lo stesso sistema di mister Nicola perché nell’eventualità dovesse chiamare uno dei nostri dovranno essere già proiettati a dinamiche che agevolerebbero lavoro prima squadra, per le altre non ci sono obblighi e si adatteranno a quel che metterà i ragazzi nelle condizioni di esprimersi meglio. Ringrazio De Sanctis che mi ha dato indicazioni e dritte, anche lui è stato di grandissimo supporto, presto verrà a vedere partite e a conoscerci, ha svolto questo ruolo nella Roma. Nel nostro piccolo stiamo raggiungendo un minimo di appeal a livello nazionale e internazionale. Mi hanno già contattato due academy, una molto importante negli Stati Uniti e una in Africa che vorrebbero affiliarsi alla Salernitana perché hanno visto che ci sono progetti importanti e ne sarebbero orgogliosi.”.
Flashback esonero e contratto
“I rapporti con il presidente sono ottimi, non li abbiamo mai interrotti. C’era stato solo un misunderstanding su una cosa: chi subentra e prende una società nuova e vuole fare cambiamenti è giusto che li faccia. Avevo un contratto che faceva scattare il rinnovo in caso di salvezza, l’ho maturato, mi è stata fatta questa proposta, ci ho ragionato e sono entrato nell’ultima fetta della mia carriera: sono da 45 anni nel calcio e mi piacerebbe regalare qualche ragazzo che venga ricordato nel tempo nella Salernitana con i miei collaboratori. Con Iervolino ho messaggiato quando c’è stata la salvezza, è una persona garbata e corretta. Ho accettato un contratto triennale perchè è questo è un progetto di media-lunga scadenza, mi auguro si possa andare anche oltre”.
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