Non è il Var, ma qualcosa di simile che… allunga le partite. A bocce ferme, il giudizio sul nuovo Fvs, acronimo di Football Video Support, non può che restare sospeso: pregi e difetti, pro e contro per le società e per i tifosi.
La Salernitana ha battuto il Siracusa soprattutto grazie alla revisione dell’episodio del rigore al video a bordo campo da parte dell’arbitro Di Loreto, è un dato di fatto. La chiamata dell’allenatore, frutto di un ottimo lavoro sull’asse Pagnotta-Avella (le due nuove figure di riferimento arbitrale volute dal club per assistere nel miglior modo possibile la panchina in questi casi), è servita eccome. Nel corso della partita c’è stata anche una card giocata da Turati, allenatore siracusano, senza successo. E poi le tante revisioni automatiche dei gol annullati. Tutto ciò ha comportato un recupero complessivo di ben 17 minuti, 9 il primo tempo e 8 il secondo. Qualcosa di impensabile fino a poche settimane fa e che rallenta indubbiamente il ritmo del gioco, ma anche la visione delle partite per il tifoso a casa, allungando tutta la durata dell’evento partita di quasi mezz’ora. Verrebbe da chiedersi perché la Lega Pro, alla luce di questo condizionamento, non valuti di anticipare gli orari di inizio delle partite notturne alle 20:30 per recuperare del tempo. La conferenza stampa di Knezovic, per fare un esempio, è terminata a mezzanotte e un quarto lunedì. La partita era a porte chiuse, quindi nessun tifoso allo stadio. Quando ci sarà pubblico, anche i tifosi dovranno mettere in conto un rientro serale… più largo. Inconvenienti da FVS, piccoli o grandi che siano: ci si abituerà, come è stato con il Var a suo tempo.
Ogni panchina ha a disposizione due card da poter consegnare al quarto uomo per ogni partita, esercitando il diritto con l’allenatore che deve ruotare il dito indice e richiamare l’attenzione, poi consegnando la card con il motivo della chiamata scritto: gol-no gol, fuorigioco, scambio di persona oppure espulsione diretta sono i motivi che consentono il ricorso al FVS. La collaborazione dei giocatori è fondamentale, oltre al lavoro di screening del responsabile arbitrale, che si posiziona in alto con una visuale diversa e dell’addetto all’arbitro in panchina. Gli arbitri, si apprende, sono stati sensibilizzati per dare qualche secondo di tempo di possibilità alle panchine per ragionare sull’opportunità di chiamare la revisione o meno, però bisogna fare presto perché se riprende il gioco, non si può più fare nulla. Nei casi di gol, la revisione è automatica, mentre negli altri casi c’è bisogno della chiamata di una delle due panchine, che riceve indietro la card se la chiamata ha esito positivo, quindi se la motivazione del “ricorso” è accolta in pieno e non parzialmente. La card restituita può essere riutilizzata. Quando le decisioni dell’arbitro non vengono cambiate (o se vengono cambiate non assecondando la richiesta della panchina), le card vengono invece trattenute dal quarto uomo, che ha accanto un altro ufficiale (arbitro anche lui) per assistenza FVS. Il meccanismo va avanti giudicando le riprese della produzione televisiva, nel caso della Lega Pro di Sky. Spesso, però, non c’è un numero sufficiente di telecamere: in Salernitana-Siracusa erano solamente due, troppo poche per valutare la completezza del campo e prendere decisioni eque, come nel caso del gol annullato a Liguori, partito probabilmente in posizione regolare ma, vedendo i replay mostrati da Sky, era impossibile avere una visuale di tutto il campo (c’era un difensore in fascia destra a tenere presumibilmente in gioco il numero 11 granata, nascosto però dalle inquadrature strette).
Anche questi sono pro e contro della nuova tecnologia FVS in fase di sperimentazione in questo campionato. La Lega Pro, però, si raccomanda: non chiamatelo Var, perché non c’è revisione a distanza di un altro arbitro VMO che può richiamare l’attenzione di quello di campo in collegamento, ma è solo l’arbitro di campo a poter rivedere la proprie decisione con la possibilità di vedere un replay. Var “Light” o “Var a chiamata”, insomma, non sono definizioni che piacciono al mondo arbitrale e della Lega che sta sperimentando in C un minimo di tecnologia in più. Un beneficio oppure un elemento da rivedere? Come tutte le cose, rischia di dividere…