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Nicolussi Caviglia contro la “sua” Juve. Zauli: “Un giovane già maturo dotato di un gran tiro”

La sfida di martedì sera avrà un sapore particolare per Hans Nicolussi Caviglia: il centrocampista granata affronterà per la prima volta da avversario la “sua” Juventus, il club che lo ha allevato nel suo vivaio e non solo. Con i bianconeri Hans ha anche esordito in Serie A, era l’8 marzo 2019, nella gara contro l’Udinese. Poi due stagioni in prestito, a Perugia ed a Parma (in Emilia lo sfortunato infortunio con la rottura del crociato) ed il ritorno alla Juve, per rilanciarsi nella rosa Under 23 che milita in Serie C, ribattezzata oggi Juve Next Gen. Nella passata stagione altri problemi al menisco ne limitarono l’utilizzo (due sole le presenze), ed ecco perché il positivo girone di andata al Sudtirol e le prime lodevoli prestazioni a Salerno rappresentano segnali di crescita confortanti dopo un periodo complicato.

Nicolussi Caviglia ha da subito rubato l’occhio ed è entrato nelle simpatie dei tifosi granata, che ne hanno apprezzato l’abnegazione, la grinta e la capacità di leggere le giocate avversarie. Bene col Torino, in gol nella debacle di Bergamo, Nicolussi Caviglia è apparso tra i più brillanti anche a Lecce, dove ha preso il posto di Bohinen. La sua candidatura per una maglia da titolare è credibile contro la Juventus, al netto di variazioni di moduli che Nicola sta studiando.

Ritrovarsi i bianconeri, proprietari del suo cartellino, è motivo di stimolo per il classe 2000 nativo da Aosta. Alcuni suoi ex compagni nella Juve Next Gen, Nicolò Fagioli e Fabio Miretti, sono diventati riferimento nella squadra di Allegri, ma sicuramente la nuova Dirigenza non ha perso d’occhio i tanti giovani dati in prestito. Nel burrascoso momento che attende la Juve, sia da un punto di vista economico che sul piano della giustizia sportiva, possono risultare decisivi i giovani di valore come Nicolussi Caviglia.

Dell’incrocio con l’ex compagno Fagioli ha parlato anche Lamberto Zauli, allenatore della Juve Under 23 della passata stagione, capace di approdare ai playoff per la B: “Hans è un ragazzo con tantissime qualità – ha raccontato l’ex centrocampista del Vicenza a TuttoSport – giovane ma già maturo, che era uscito fuori qualche anno fa. Poi un brutto infortunio lo ha condizionato per un anno e mezzo. Però la sua grande maturità e la sua determinazione gli hanno permesso di tornare in brevissimo tempo ad alti livelli. Io l’ho avuto l’anno scorso nella fase finale quando la Juventus gli ha messo a disposizione tutto per ritornare il calciatore che era. E’ stato un periodo non facile perché ha subito qualche ricadutina, però lo ha affrontato con grandissima determinazione e la trasmetteva a tutti. Quanto in estate sono andato al Sudtirol l’ho subito indicato e quella stessa determinazione gli ha permesso di fare subito bene, tanto che alla prima sessione di mercato è tornato in Serie A, alla Salernitana”.

Sempre Zauli: “Hans è un calciatore capace di giocare in tanti ruoli, con tanta forza nelle gambe, fisicità, tecnica, un gran tiro e poi ha in testa l’umiltà del giocatore importante. A Fagioli suggerisco di non far avvicinare Hans all’area con la palla, pressandolo bene, visto che il tiro è una delle sue qualità principali. Ad Hans direi di non far girare Fagioli perché con il dominio della palla che ha può far innescare azioni importanti”.

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