Davide Nicola incontra la stampa, in presenza. Entusiasmo per l’imminente inizio del campionato ma soprattutto, per allentare un po’ di naturale tensione, contento di vivere la conferenza stampa pre match in presenza. Inevitabili le domande sul mercato e… i ringraziamenti: “Non vedo l’ora di vedere il presidente domani perché si è davvero adoperato per cercare di portare quanto prima i giocatori di cui avevamo assoluta necessità, è stata una settimana molto impegnativa soprattutto per il mio staff che ha dovuto fare test aggiuntivi per valutare le condizione degli ultimi arrivati”.
Nuovi arrivi subito in campo
Il primo passaggio è per l’impegno economico svolto dal presidente che ha regalato al gruppo granata anche Antonio Candreva: “Antonio è quello che conosco di più, l’ho trovato con un entusiasmo importante e si vede che voleva venire. Sono contento del suo arrivo, aggiunge esperienza, conosce il modulo e sa integrarsi velocemente nelle conoscenze di gioco. Ha tutto ciò che cerchiamo da chi viene a indossare la nostra maglia. Tatticamente ha una collocazione precisa: nella maggior parte della sua carriera è stato utilizzato in fascia destra, può fare il quinto, l’ala o finanche il terzino, la mezzala. C’è stato subito un confronto tra noi, con un giocatore di questo livello è bene essere subito chiari. Non potremmo essere perfetti ma non cerco la perfezione, cerco la capacità di capire al volo dove sono arrivati”. Poi c’è Bronn, “un giocatore che ci mancava, portato ad aggredire sulla verticale; per lui e Vilhena avremo tempo e modo di conoscerci. In questo momento abbiamo assoluta necessità di integrare tutti, allenando tutti utilizzando la partita. Non siamo nella condizione di poter fare troppe scelte, saranno giocoforza della partita e io sono contento. La cosa importante è che parli italiano, lo aiuterà ad inserirsi. Vilhena? Ha curiosità, qualità e voglia di mettersi a disposizione”.
Il prossimo innesto
Tra chi “dovrebbe” far parte della rosa si parla di Maggiore: “Non mi esprimo su chi non è in rosa, è un nome che piace ma non è ancora dei nostri nonostante riunioni e briefing con lo staff che sa comunque che è un profilo molto gradito. Le società si stanno parlando, ma non so dire altro”. Cosa manca ancora alla squadra? Nicola dribbla la domanda: “Non credo sia questo il contesto per parlare di mercato. Non cerco quantità ma qualità, vi risponderò… il 31 agosto. Non raccolgo il mercato della società come fossero regali personali, c’è un progetto tecnico-tattico valutato a inizio stagione, per il quale abbiamo anche dovuto aspettare e subire cambi di rotta da parte di chi avevamo scelto. Chi è giunto qui ha potenzialità, non siamo ancora completi al 100% ma è altrettanto vero che i giocatori arrivati sono quelli essenziali per poter progredire in questo progetto. Mi interessa integrare i nuovi e la Roma, dopodiché, vedremo”.
Capitolo Mazzocchi
Ritorna il tema di “Pako”, tra campo e mercato: “L’idea è quella di affidarci a chi lo scorso anno ha dato tanto. Pasquale è un ragazzo che ammiro ed è tra questi sia tecnicamente, sia umanamente. Lui è importante per la squadra ma ovviamente cerchiamo sempre di alzare l’asticella. Sicuramente nessuno dovrà sentirsi titolare del posto, però nemmeno una riserva”.