Non potrà essere una partita come le altre per Davide Nicola domani all’Arechi. L’allenatore dell’Empoli, finora imbattuto nelle prime tre partite da subentrato sulla panchina toscana (due pareggi e una vittoria), resta nel cuore della tifoseria granata e nella storia della Salernitana per aver conquistato la miracolosa salvezza due anni fa partendo dall’ultimo posto. Sembrava spacciata, invece la Bersagliera riuscì nell’incredibile rimonta con il biondo mister piemontese e Walter Sabatini a orchestrarla. Oggi il diggì è tornato al suo posto in granata, mentre l’allenatore sarà avversario. Anche se la sua esperienza non si è chiusa in modo memorabile, con l’esonero di febbraio 2023 e qualche macchia come il ko per 8-2 a Bergamo, Nicola sarà certamente emozionato domani sera.
La conferenza della vigilia
Il trainer empolese ha incontrato la stampa per la tradizionale conferenza prepartita. “Per me non ha senso utilizzare luoghi comuni come partita decisiva o ultima spiaggia. Noi stiamo cercando di costruire una rincorsa, a me interessa il percorso. Credo invece nel lavoro quotidiano che stiamo facendo. Da questo punto di vista per noi è solo un altro gradino per arrivare al nostro obiettivo. L’avversario ha molti valori. Domani troveremo uno stadio gremito, che proverà a spingere la propria squadra. Mi aspetto una squadra che proverà a far di tutto, che sta attraversando un buon momento, ha fatto un mercato importante. Non riesco a trovare una squadra senza qualità, alla fine è il campionato di Serie A, tutte le squadre sono forti e possono impensierirti, ma possono anche essere messe in difficoltà. Noi abbiamo fiducia in noi stessi e proseguiremo con molto entusiasmo. – ha detto l’allenatore piemontese – La Salernitana è una squadra bene allenata con molti giocatori di qualità. Alcuni li ho avuti e ne riconosco la forza. Per noi sarà importante valutare la partita in sé e capire se vorranno imporre immediatamente il loro gioco, noi proveremo a fare il nostro. Ci sarà una lettura della partita, ma ovviamente è chiaro che non si può fare una sola cosa per 100 minuti. Dovremmo essere bravi ed avere la capacità di essere lucidi e veloci senza perdere l’entusiasmo di giocare. L’avversario ci metterà sicuramente alla prova ma sono curioso di vedere a che punto siamo giocando in un contesto del genere”.
Il tecnico ha poi continuato parlando dell’impegno che la propria squadra sta mettendo per raggiungere l’obbiettivo: “I ragazzi non si sono risparmiati questa settimana. È chiaro che più vai avanti più vedi il frutto del lavoro svolto. Ho visto una squadra che si sta allenando con entusiasmo e voglia di migliorare. Gli ultimi arrivati, come Niang, si sono allenati con grande dedizione. Io credo che tutti siano pronti per avere una parte o tutto il minutaggio. Abbiam bisogno di tutti, anche perché nelle prossime partite che andremo ad affrontare, tra squalifiche ed infortuni, diventa importante pensarsi come giocatori fondamentali. Quando verranno chiamati in causa in una partita in cui c’è bisogno di mostrare il proprio valore, sarà quella l’occasione. Un allenatore deve solo preparare, sostenere ed incoraggiare i proprio giocatori. – ha detto l’ex mister granata – Noi ogni settimana lavoriamo in proiezione dell’avversario che incontreremo, quindi proviamo sistematicamente almeno due modi di stare in campo, modi diversi di giocare e i giocatori da schierare. Questo fa parte del lavoro dell’allenatore. Io ancora non conosco bene tutti, non bastano solo tre partite e venti giorni di allenamento per farlo. Questo è il bello, ogni assenza a cui non sei abituato ti mette nella condizione di scoprire nuove risorse e nuove opportunità. Non posso dire cosa abbiamo fatto, perché ovviamente ci sono delle strategie e lavoro dietro. Proviamo regolarmente sia la difesa a 3 che quella a 4. Ovviamente nelle ultime partite ci sono state delle situazioni per cui era meglio utilizzare un determinato sistema di gioco. Ma le partite cambiano, gli avversari possono disporsi in maniera diversa e noi dobbiamo adattarci mantenendo i nostri principi di gioco. Non bastano tre partite per consolidare tutto, bisogna continuare a fare quello che si sta facendo, mettendo dentro anche delle novità in base alle caratteristiche dei giocatori”.
Per concludere Nicola ha detto la sua su i nuovi innesti della Salernitana: “Se i giocatori sono forti, indipendentemente dal nome, possono portare beneficio ad una squadra. Sicuramente Boateng ha dimostrato nel tempo di essere un calciatore importante, ha molta personalità. Però noi abbiamo i nostri giocatori, ed io credo ciecamente in loro, anche quando non riesce ancora ad esprimersi al massimo, perché se si crea un bell’ambiente un giocatore può andare anche oltre le sue qualità. Questo è il mio compito e questo voglio fare”.
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