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Nicola mattatore tra i giovani: “L’anno scorso traguardo difficile, mi sono goduto il percorso”

Grande entusiasmo al PalaBerlinguer di Bellizzi dove ieri sera è stata organizzata la Festa Diocesana dei giovani. Tra gli ospiti della serata, oltre al rapper Clementino, il tecnico della Salernitana Davide Nicola, acclamato dai tanti ragazzi (e non solo) presenti. Salito sul palco, Davide Nicola è stato l’autentico mattatore della serata. Insegnamenti di vita, sorrisi e tanto entusiasmo per il trainer granata, il quale ha ripercorso le tappe della sua vita ed – inevitabilmente – quella della sua carriera da calciatore prima e allenatore poi.

“Non ho mai pensato di fare quello che sto facendo” ha confessato Nicola rivedendo una foto di quando da calciatore vestiva la maglia della Ternana. “Ho avuto maestri incredibili nella mia vita, dalla scuola agli amici. Ho incontrato delle persone nei momenti topici della vita, ma non ho mai pensato che avrei fatto la carriera da calciatore che ho fatto dopo, non avrei pensato di arrivare al dodicesimo anno da allenatore. Ho sempre fatto tutto con entusiasmo”.

Poi, rispondendo ad una domanda sull’importanza del percorso, Nicola ha sottolineato: “Il percorso è un cammino. Il mio non è mai stato in linea retta, senza ostacoli. A volte si può sbagliare strada, si deve tornare sui propri passi e imboccare una strada diversa. È importante avere sempre l’obiettivo ben focalizzato in mente e capire dove ci si trova e dove si vuole arrivare. Personalmente ho imparato a capire che quando sei consapevole di desiderare un obiettivo devi essere anche disposto a perderlo. Ogni volta che ho raggiunto gli obiettivi prefissati, non ho mai goduto. Non sono arrivato all’ultimo chiodo con la felicità nel cuore, mi ero divertito ed esaltato strada facendo. La vera meta è il percorso”.

E un percorso importante Nicola lo ha vissuto lo scorso anno, raggiungendo l’insperata salvezza sulla panchina della Salernitana. Emblematica una foto di quella sera in cui Nicola viene sollevato dalla squadra mentre gioisce: “Ero al settimo cielo per gli altri. Sono arrivato all’ultima partita dove mi ero già goduto il percorso, avevo già immaginato tutte le possibilità. Quando c’è qualcosa che desidero e che mi emoziona, ci penso ogni giorno, immaginando cosa può succedere in ogni caso. Non sempre ho raggiunto quello che desideravo, ma ci penso tutti i giorni. Statisticamente era molto difficile raggiungere quel traguardo, ma avercela fatta insieme ai giocatori, alla nostra gente, al presidente e al direttore sportivo, mi ha portato ad essere felice per gli altri. Anche quest’anno continuo a pensare a cosa può accadere, ascolto tutti, ma seleziono le persone che mi portano crescita, gioia ed entusiasmo”. Parole importanti, prima di un momento di leggerezza in cui Nicola ha “organizzato” una partita uno contro uno: in campo il sindaco di Bellizzi, Mimmo Volpe, e l’arcivescovo Bellandi. Quest’ultimo si è affermato sul primo cittadino prima di un abbraccio finale.

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