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Nicola indica la strada: “In Friuli sarà gara gagliarda. Dia? Voglio valutarlo subito”

Davide Nicola cerca i primi tre punti della stagione lì dove l’anno scorso ne trovò altrettanti al cardiopalma, nei minuti di recupero. “Ma stavolta speriamo di…”, ha detto il trainer granata nella conferenza stampa di presentazione di Udinese-Salernitana, match in programma domani alle 18:30.

Dia subito in campo?

Boulaye scalpita e, dalle parole di Nicola, si evince che potrebbe essere immediatamente schierato titolare. “I progressi che mi aspetto sono legati al lavoro sul campo. Oggi abbiamo visto per la prima volta Dia, che ha caratteristiche uniche nell’organico. È un attaccante moderno, nel calcio di adesso devi saper fare più cose – ha affermato Nicola – Lui sa attaccare la profondità, ha discreta struttura, è abituato a fare anche la prima punta. A me piace attaccare anche gli spazi, non solo con un punto di riferimento per geometrie prestabilite: nel mio calcio ho anche necessità di interpretare un gioco dinamico con cambi di posizione. Dia ha caratteristiche per farlo, mi ha dato ottime impressioni e c’è l’idea di integrarlo quanto prima; sta bene, ha giocato anche recentemente a fine luglio diverse amichevoli, sono solo due settimane che sta svolgendo allenamenti senza partite. L’ho visto in forma, ha struttura abbastanza nervosa e non c’è problema. Bonazzoli? Giocherà titolare”. Eccola, la possibile coppia alla Dacia Arena: l’ex doriano con Dia.

Due recuperi importanti

Radovanovic e Bradaric hanno solo necessità di continuare gli allenamenti con grande intensità, ma se avessimo bisogno di loro non avrei remore nel metterli in campo da subito; è questione di tenuta fisica e capacità di sostenere sforzi ed intensità. L’obiettivo è portarli in poco tempo alla massima capacità di espressione. Lo stesso Maggiore ha bisogno di potersi integrare: dobbiamo diventare squadra con i comportamenti, la ripetizione dei gesti e dei movimenti. Questo ce lo permetterà solo il campo ed il lavoro”. Capitolo Mazzocchi: “Ha fatto molto bene, sono contento sia stato definitivamente risolto il suo caso; ha duttilità importante, mi è piaciuta l’interpretazione degli esterni e possiamo migliorare ancora. Su Bradaric ripeto: mi piace molto, vediamo se giocherà. Dovremo stare attenti a subire le fatiche, rispetto alle altre partite avremo soluzioni anche a partita in corso”. Due parole su Valencia: “Grazie alle sue capacità è più duttile di quel che si pensi. Ha un motore importante, esprime potenze interessanti, è molto giovane e deve essere collocato in una posizione in cui possa attaccare lo spazio. Diego è un patrimonio della società, ci si può lavorare nel tempo, avremo modo e tempo di conoscere tutti sempre di più”.

Chi fa il play?

“Abbiamo la necessità di migliorare alcuni meccanismi, l’interpretazione degli spazi, la velocità con cui si conquistano, le scelte nell’ultimo terzo di campo, le interpretazioni delle tre altezze di campo. Per strategia c’è un momento in cui sei costretto a stare basso, un altro in cui scegli di aggredire alto. La trasposizione di queste altezze può essere una strategia, dobbiamo interpretare tutto con fluidità – ancora il tecnico – La necessità di costruire un centrocampo con caratteristiche diverse è stata uno dei punti del progetto tecnico-tattico, mi piacerebbe proporre rotazioni che rendano imprevedibile la manovra. Con la Roma la scelta di Lassana play è stata anche dettata da ciò che portava in dote la squadra avversaria, ovvero la capacità di liberare uomini tra le linee con possibilità di gioco veloce. Lassana non è il play che preferiamo, per caratteristiche sa fare altro. Maggiore? Lo può fare, ha tempi di gioco rapidi, sa interpretare le due fasi e ribaltare il triangolo, con lo staff medico vedremo cosa fare anche con Radovanovic: Ivan ha capacità di verticalizzazione importante, ha interpretato quel ruolo per una vita. Per qualità di palleggio e ordine tattico, gli è stata fatta interpretare la posizione di difensore centrale a tre, in determinate partite dà la possibilità di aggiungere un doppio play ed alcune soluzioni con lui diventano molto intuitive. Ha duttilità e dovrà metterla a disposizione della squadra. Se Ivan fosse al pari degli altri forse si farebbero più valutazioni, in questo momento i giocatori che hanno giocato domenica credo possano dare un altro contributo”.

L’avversario

“Incontriamo una squadra molto forte che ha costruito il suo percorso con una struttura definita, consolidata. Ha identità precisa, cambia allenatore ma non il modo di stare in campo. Dovremo essere lucidi e pratici, perché l’Udinese sa togliere profondità e sa creare densità tra le linee per non farti entrare facilmente – l’analisi di Nicola – Dovremo avere capacità di lettura degli spazi e gestione della palla importante. Stiamo cercando di mettere altre idee e soluzioni per attaccare frequentemente gli spazi senza arrivarci con manovre ragionate. L’Udinese ha prodotto un mercato importantissimo vendendo tre esterni di assoluto valore. Ha portato nell’organico un giocatore come Masina, ha un attacco forte ed una difesa consolidata. Quando la incontri è una battaglia per tutti. Ha i suoi punti deboli, come li hanno tutti. Sarà una partita gagliarda, i duelli saranno determinanti, la gestione dei reparti sarà fondamentale. Dobbiamo fare una partita che ci veda con l’ambizione di crescere rapidamente. Abbiamo avuto un’altra settimana per integrare nuovi giocatori, le partite arrivano per avere la continuità che ci porti il prima possibile a raggiungere questo obiettivo”.

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