La prima conferenzastampa del 2023 per Davide Nicola, che accende i riflettori su Salernitana-Milan. La partita che fu del suo esordio a febbraio scorso con l’esaltante 2-2 ora è anche la prima del nuovo anno. Alla vigilia della sfida contro i rossoneri i problemi, però, sono quelli che il 2022 ha lasciato in dote, conditi da qualche infortunio di troppo.
La ripresa
“C’è curiosità e voglia di rimetterci all’opera e vedere quanto, dal punto di vista della fluidità, abbia inciso la sosta. Affrontiamo una squadra che ha valori, ci siamo preparati al meglio sempre con la stessa perseveranza nel duro lavoro – ha esordito il trainer – Il Milan devi affrontarlo pareggiando ciò che conta di più in questo calcio che è la capacità di tenere testa dal punto di vista atletico, di organizzazione del coraggio nel fare il tuo gioco. Non c’è più la squadra che pensa solo a limitare gli altri, anche noi abbiamo le nostre buone individualità. Abbiamo cercato in queste settimane di capire i punti di forza dei rossoneri, che hanno qualità tecnica, capacità di offendere con molti giocatori nella metà campo avversaria, sanno ripartire ma a loro volta concedono degli spazi. Dovremo essere presenti soprattutto occupando gli spazi con i tempi giusti. Bisognerà essere abili quando dovremo gestire la palla e proporre le giocate che pensiamo possano mettere in difficoltà gli avversari”.
Per Nicola non ci sono aspetti negativi della lunga pausa per i Mondiali: “Era in programma, lo sapevamo tutti. C’è curiosità di vedere la ripresa di chi non gioca da oltre un mese e mezzo. La partita e l’avversario ti può far performare subito, in altri momenti devi stare attento ad altro. Ci siamo preparati. Vogliamo andare in campo e rivedere il nostro pubblico. Abbiamo lavorato per organizzarci occupando il campo dal 3-5-2 ad altre alternative. In questo momento la squadra per caratteristiche non è propensa a fare un altro tipo di gioco come la difesa a quattro. Forse chi potrebbe fare il terzino potrebbe essere più Bronn, ma non lo è di natura. Questo modo di stare in campo che adottiamo ci permette di far coesistere più giocatori di qualità possibili senza dover rinunciare a chi per noi è importante. Ora l’aspetto più importante sarà riprendere quella velocità di gioco e di occupazione degli spazi e mantenere quell’ordine tattico che la sosta ti porta inevitabilmente a perdere, in assenza di continuità di partite. I ragazzi devono andare solo in campo e giocare, senza troppo spazio ai pensieri, divertirsi ed essere ambiziosi nel voler esprimersi. Questo fa la differenza. Ci sono molte partite che sulla carta sembrano proibitive in calendario, magari non sarà così. E se lo sarà dovremo farci trovare pronti”.
Le chances
Junior Sambia attende un’occasione: “Credo di sì, giocherà lui. Sono sei mesi che si allena con noi, è un ragazzo fantastico dal punto di vista dell’umore nei confronti del gruppo, si impegna, dà tutto se stesso, per un allenatore è importante anche concedere delle chances. Quando non c’è chi gioca sempre ce ne sono altri. Tutti si preparano per sfruttare il proprio momento, sono contento di dargli una possibilità, tutti facciamo il tifo per lui. Tocca a lui sfruttarla”, commenta Nicola. Quali differenze rispetto allo scorso anno con il Milan? “Parecchi giocatori sono cambiati, domani ci saranno elementi diversi rispetto all’anno scorso. Abbiamo modificato il modo di giocare cercando triangolazioni e sviluppi del gioco, dobbiamo migliorare la capacità di essere efficaci nei duelli difensivi e di trasformare in tiro in porta la mole di gioco che creiamo, quantitativamente siamo più bassi rispetto allo scorso anno sotto questo aspetto”, risponde il mister, che in avanti darà fiducia alla coppia Dia-Piatek: “In questo momento ho provato tutti gli attaccanti, ho testato anche una soluzione con tre di loro contemporaneamente. Potrei partire con Piatek e Dia anche se mi soddisfano tutti ma voglio vedere anche le scelte degli avversari. Dopo 4 giorni si rigiocherà, diventa improponibile pensare a titolari inamovibili, ci sono molti giocatori che si passano il testimone, le partite durano ormai 100 minuti”. Capitolo infortuni. “Ci sono studi pubblicati ovunque, la Salernitana è al di sotto o in linea con la media infortuni della Serie A, non ne abbiamo certo più di altri club – dice il trainer – Il Milan nell’ultimo periodo ne ha avuti di più. Ogni dieci allenamenti c’è il rischio infortunio, ogni due partite ce n’è un altro. Si cerca di curare la prevenzione. Abbiamo avuto infortuni più da trauma, si veda Mazzocchi e lo stesso Bohinen. I problemi muscolari sono in parte in linea con le caratteristiche di alcuni giocatori come Lovato che non ha avuto grossa continuità”.
Davide Nicola al suo esordio assoluto sulla panchina granata contro il Milan nella stagione 2021/22 (foto Francesco Pecoraro)
L’avversario
“Non so se sarà rabberciato il Milan, non so quanto ci si possa fidare, io non mi fido ma lo faccio già prima di sentire gli altri, tendo a considerare il massimo potenziale degli avversari – la chiosa di Nicola – Io non mi sento rabberciato, ci sono giocatori assenti ma ce ne saranno altri che stimolano la mia curiosità, sto attento alle presenze dei singoli. Non penso che i rossoneri giochino con un solo centravanti, hanno tanti giocatori offensivi come Leao in aggiunta. Chiaro che un giocatore che ha dimostrato di essere una pedina importante ha sicuramente più occasioni, ma chi non ha giocato molto deve essere abile a conquistarsi il suo futuro. Vilhena può giocare mezzala e può fare anche l’esterno, fa parte del suo bagaglio tattico, se non ci fosse Bradaric l’unico giocatore in grado di poter occupare quella zona di campo sarebbe lui. L’ho visto molto motivato e finalmente ci sarà anche Bohinen che non abbiamo praticamente mai avuto”.
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