Davide Nicola sembra avere le idee chiare in vista della sfida con la Juventus. Non solo sulla formazione da mandare in campo, ma anche – e soprattutto – sull’atteggiamento da sfoderare contro i bianconeri. Sepe, Fazio, Lassana Coulibaly e Bonazzoli saranno i titolari sicuri (clicca qui per leggere i convocati) come anticipato dallo stesso tecnico che nella conferenza stampa pre-partita via Zoom ha fatto il punto sulla situazione in casa Salernitana all’indomani della vittoria del Genoa nell’anticipo: “La classifica è quella, col vantaggio che la gara di ieri sera ha dilatato ancora di più la lotta salvezza. Per noi cambia poco che vinca chi ci precedeva, l’importante è che possiamo fare anche noi punti nelle undici gare che rimangono. Non c’è un solo risultato a disposizione, abbiamo ancora undici partite, la gara che viene è sempre la più importante perché può farci ottenere quello che ci serve. Vado su ogni campo con la mente rivolta al massimo risultato possibile e questo deve valere per tutti noi”.
Le scelte di formazione
“Sepe, Fazio, Bonazzoli e Lassana giocheranno sicuramente. Aspetto anche valutazioni sulle altre dinamiche. Sul ballottaggio tra Ranieri e Ruggeri lo vedremo domani. Tra Verdi, Ribery e Perotti quale seconda punta? Lavoriamo quotidianamente anche su altri modi di stare in campo, tutti possono fare la seconda punta, Verdi ha fatto di tutto con me a Torino, Perotti ha un’intelligenza tattica importante, Ribery idem, ho cercato di metterli tutti e tre quando erano al top. Stanno crescendo tutti, Franck si allena per la seconda settimana con noi, alcuni fastidi sono scomparsi, appena c’è la condizione per poter riproporre anche tutti e tre dall’inizio non ci penserò su”
Mousset ha avvertito una distorsione, vedremo nei prossimi giorni l’entità. Ha appena fatto le visite, la radiografia esclude rotture. Mamadou? Non gli manca molto per essere al top, crediamo in lui; si sta allenando bene e quando inizierà il ciclo di fuoco diventerà importante aver recuperato anche uno come lui. Bohinen? La Salernitana sta cercando di impiegare più giocatori di qualità possibili, anche per caratteristiche dei giocatori presenti in rosa si può fare anche a tre il centrocampo e lavoriamo anche in quest’ottica. Per me è importante portare tutti alla massima espressione possibile e poi dargli una chance nel momento in cui serve. Per me conta la Salernitana e la Salernitana non è Nicola, Bohinen o Ribery: tutti saranno chiamati in causa, dobbiamo solo pensare a fare del nostro meglio, le individualità le abbiamo abolite già da tempo e credo che la mentalità di squadra si veda”.
A Torino sarà fondamentale preservare l’equilibrio: “È sempre un aspetto molto importante però è anche vero che abbiamo voluto lavorare sulla mentalità di produrre gioco, per farlo devi rischiare qualcosa, il giusto. Una gara del genere si prepara col gusto e la consapevolezza di incontrare una squadra forte con giocatori con mentalità vincente nel tempo, noi possiamo scoprire il livello di forza mentale che abbiamo, a Milano siamo andati con coraggio, faremo altrettanto ma dobbiamo migliorare nell’equilibrio, sono squadre talmente forti che in qualsiasi momento ti mettono in difficoltà. La Juve è una squadra che si difende in un modo e può giocare tranquillamente con 3 centrocampisti 3 attaccanti o con due esterni più larghi e due attaccanti e un centrocampista che si inseriscono se non entrambi, può bloccare un terzino e avanzare un altro.
Nella parte di non possesso, sicuramente tende a occupare il campo con due linee e due attaccanti che danno sempre una mano, cercando di abbassare un esterno per fare superiorità numerica sulla linea difensiva. È una squadra che ha un’educazione tattica, la capacità di riconoscere gli spazi, offre un gioco posizionale sulla qualità dell’organizzazione degli avversari con qualità e tempi giusti, parliamo di una big. La gara deve servire anche a noi per migliorare mentalità di voler essere competitivi su ogni campo, non c’è più spazio né tempo di tornare indietro, a questo dobbiamo abbinare capacità di sapere come e quando fare una cosa: le facciamo bene ma non sempre abbiamo tempi giusti di azione. Stiamo lavorando tanto, i ragazzi si stanno impegnando allo spasmo, siamo tutti mentalizzati nel voler giocarci tutte le nostre carte”.
In settimana Mikael ha pubblicato via social una foto senza maglietta, dimostrando di aver perso peso: “Anche se la mettesse con la maglietta andrebbe bene uguale, è il messaggio che conta. Mikael sta crescendo, si sta dedicando a entrare in forma dal punto di vista fisico, non vedo l’ora di dare chances, ben venga, mi piacciono i giocatori che si prendono responsabilità per partecipare alla causa”.
L’avversario
“La Juve perde Locatelli, ha utilizzato anche Danilo come centrocampista, potrebbe variare e utilizzare Bernardeschi come centrocampista, ha giocatori che possono giocare in più posizioni, anche lo stesso morata viene impiegato come esterno nella costruzione del gioco. La Juve sa fare molte cose e le fa bene, noi dobbiamo stare particolarmente attenti e non perdere il filo del gioco. Vogliamo fare la nostra parte e poter costruire il nostro percorso. La Juve sa essere arrembante, sa ritardare i tempi, sa far sfogare l’avversario, ha un livello di gestione della partita incredibile. Ogni squadra ha momenti in cui concede all’avversario e dovremo essere bravi a portare la partita ad un discorso competitivo che possa durare nel tempo. A Milano facemmo un primo tempo molto buono e non dobbiamo far scivolare via le partite, un contro è prendere gol, un altro è farlo e andare all’intervallo in un certo modo. Nell’ultimo periodo la Juve è stata poco in difficoltà: se si guarda la Champions sono tutti forti e bastano pochi episodi per determinare. I bianconeri hanno ripreso la loro mentalità e stanno dimostrando continuità. Se facciamo una partita gagliarda, con organizzazione, puntuale, possiamo fare bene contro chiunque”.
Infine sulla designazione di Ayroldi, arbitro del discusso rigore revocato contro il Bologna: “Sicuramente gli arbitri fanno parte del mio interesse, ma tendo a non commentare mai. Sono stato sorpreso per un discorso di regolamento ma finisce qui, non penso che ritrovare un arbitro che ci ha già arbitrato vada a modificare una forma mentis da parte sua o nostra”.
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