Davide Nicola trova i lati positivi nel ko contro il Milan: “Dopo un mese e mezzo la squadra ha risposto bene sul piano del gioco, soprattutto in attacco – ha spiegato il tecnico a SkySport – Non abbiamo fatto bene in difesa, concedendo tanto al Milan. Sicuramente la fase difensiva va migliorata perché è importante come quella offensiva, dobbiamo avere anche più equilibrio e personalità negli uno contro uno”.
La Salernitana ha concesso troppo ad elementi letali: “Abbiamo sbagliato il posizionamento su Leao, dovevamo togliergli profondità dietro. Dovevamo anticipare il movimento avversario. L’idea di gioco è in funzione alle altezze di campo, di certo non possiamo essere sempre alti. Ci sono errori individuali e su alcune situazione serve una lettura diversa. Dobbiamo esprimerci sempre per ciò che sappiamo fare, migliorando alcuni aspetti”.
Il debutto del numero uno messicano è stato positivo: “Ochoa? Ha dimostrato ciò che si dice di lui, ha personalità e conosce bene il ruolo. È un acquisto importante. Su Bonazzoli non so di cosa si parli, i nostri attaccanti hanno giocato quasi tutti lo stesso numero di partite, ognuno interpreta il ruolo a proprio modo”.
Nicola ha elogiato lo spirito dei suoi: “Giocare contro una grande squadra avendo il coraggio di esprimerci deve essere nel nostro dna per le caratteristiche dei giocatori. Questa prova ci ha permesso di verificare anche alcuni accorgimenti, oggi potevamo giocare con 3 punte con un giocatore che potesse offuscare Bennacer nel caso specifico, per poi smarcarsi tra linee ed entrare. Purtroppo non c’erano grandi scelte sugli esterni ma Sambia ha avuto due occasioni che poteva sfruttare ancora meglio, oggi ha fatto la sua prestazione, credo abbia dimostrato che si può contare su di lui”.
Dove ha perso la partita la Salernitana? “Quando dobbiamo difendere non siamo ancora cosi aggressivi nei tempi e modi giusti, sbagliamo duelli aerei, saltiamo dietro l’avversario e non la prendiamo mai. Vogliamo essere sempre puliti anche quando non si può e dobbiamo migliorare. Caratteristica della Salernitana è quella di essere più votata a costruire che a difendere, ma dobbiamo migliorare nelle due fasi. Solo Fazio e Gyomber per caratteristiche sono portati ad aggredire l’uomo, gli altri hanno probabilmente ancora bisogno di migliorare”.
E Lovato? “Lovato potrebbe farlo ma deve crescere dal punto di vista della convinzione personale, e cresci quando giochi con continuità, ecco perchè lui deve sfruttare i momenti ma bisogna considerare che è giovane, spetta anche a lui calarsi nella parte. Devo dire che si era allenato bene, ha le caratteristiche per fare quel ruolo in maniera importante; io non lo boccio di sicuro, sarebbe stato facile toglierlo in un momento della partita, ma io voglio credere nei giocatori per come li vedo applicarsi”.
Bonazzoli ha realizzato un gol entrando dalla panchina: “Lo conosco di più – ha spiegato Nicola – li leggo i giornali, ma per me è un giocatore della Salernitana e in questi giorni ho cercato di attuare delle soluzioni che mi permettessero di modificare il 3-4-1-2 anche con Vilhena. Noi abbiamo tanti attaccanti bravi, l’impiego dei tre si equivale, a volte giocheranno tutti e tre, a volte due su tre; Federico è nel progetto, non lo vedo fuori dal contesto, se poi le cose cambieranno me lo diranno”.
Su Junior Sambia: “Oggi avevamo due esterni di ruolo, Sambia ha cercato di dare suo contributo facendo cose buone, ha motore diverso rispetto a Candreva e Mazzocchi, vedremo se crescerà ulteriormente ma oggi non mi è dispiaciuto. Bradaric ha fatto la sua partita ma quando incontra giocatori più strutturati deve impegnarsi. Bohinen lo abbiamo recuperato, sta dando segnali di crescita e deve migliorare in alcuni frangenti, sono soddisfatto del gioco proposto”.
Un passaggio sul mercato: “La Salernitana è costruita per proporre gioco, dobbiamo essere più equilibrati nelle due fasi e vincere più duelli individuali. Quando incontri gente come Giroud non è facile prendere palla saltandogli dietro, il lavoro serve soprattutto a questo. Mercato? Valuteremo chi ci serve, vorrei gente che possa fare quel tipo di gioco che vogliamo. C’è urgenza di trovare nuovi elementi, il compito spetta a chi deve trovarli. Devono essere adatti a un certo tipo di gioco, non dobbiamo prendere gente tanto per qualcuno che possa migliorarci. Tendo a credere nei ragazzi che già ho, ci lavoro insieme da sei mesi, è dalla prima partita che ogni gara per noi è importante, questo va bene e ci dà il pepe di volerci misurare, quello che conta è far punti, contro chi vengono e quando vengono sarà oggetto di valutazione successivamente. Gyomber? Per me fa parte del progetto, è un giocatore assolutamente in linea con le mie idee difensive, quando è stato presente ha sempre dato il suo contributo, se lo avessi a disposizione lo valuterei al pari dei suoi compagni di reparto”.
In definitiva: “Credo che oggi abbiamo provato a giocare, da metà campo in su abbiamo osato con coraggio tenendo conto della qualità dell’avversario incontrato. Se giochi dando pressione all’uomo sulla catena lo devi seguire fino agli spogliatoi, non giochiamo sugli spazi ma su una proposta aggressiva. Perché non ho scelto Bronn? Il calcio è capacità di poter dialogare in un reparto, credo che Radovanovic abbia qualità di guidare gli altri. Commettiamo ancora troppi errori perché molti di noi non sono performanti, Bronn tra i tre per caratteristiche era il meno indicato oggi, stava male aveva anche costipazione”.
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