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Multa a Dia dopo i ‘capricci’ di settembre: Collegio Arbitrale accoglie e dimezza la cifra

Il Collegio Arbitrale ha confermato le ragioni della Salernitana nel multare Boulaye Dia per i suoi comportamenti prima della trasferta di Lecce della terza giornata (a cui non partecipò per motivi disciplinari) anche se soltanto parzialmente, rimodulando quindi la cifra nella metà di quella inizialmente inflitta dal club. L’attaccante granata potrebbe essere agli sgoccioli della sua avventura in Campania, con le sirene di mercato ormai rumorosissime. Uscito anzitempo contro il Milan (lamentava una fitta alla coscia sinistra), potrebbe essere estromesso dalla trasferta di Verona. Si vedrà dopodomani alla ripresa.

Intanto, come detto, il Collegio Arbitrale si è pronunciato sul ricorso che l’attaccante aveva presentato contro la decisione di multarlo della Salernitana, difesa dai professori Francesco Fimmanò e Rino Sica e dall’avvocato Eduardo Chiacchio: la sentenza è arrivata ieri dal collegio presieduto dal prof. Edoardo Ales con gli arbitri Ferruccio Auletta e Fernando Macrì, che hanno rideterminato la somma della multa da 29.625 euro alla metà del massimo già applicato, ovvero 14.812,50 euro.

I fatti

Dia aveva fatto ricorso il 6 ottobre, difeso dall’avvocato romano Carlo Gallavotti, ricordando l’intervento al menisco del 30 maggio e alla serie di cure a cui si era sottoposto fino ad agosto e facendo presente che nonostante “le voci di mercato mai smentite dalla società che lo volevano vicino al trasferimento in Inghilterra aveva sempre partecipato alle gare non facendo mancare il suo apporto professionale, a dispetto delle precarie condizioni fisiche”. A fine mercato scoppiò il patatrac con il no al Wolverhampton e la famosa conferenza stampa di De Sanctis che portò all’esclusione per Lecce. Il 9 settembre la Salernitana contestò a Dia diverse violazioni: dall’aver preso parte a trattativa contrattuale con il Wolverhampton, fino ad aver simulato infortuni per tirarsi fuori dagli allenamenti del’1 e del 2 settembre. Dia aveva fatto pervenire le sue giustificazioni il giorno 14 e la Salernitana – sette giorni dopo – comunicava ugualmente l’applicazione della multa “nella misura massima prevista dall’autonomia collettiva categoriale del 15% della retribuzione lorda mensile, pari a € 29.625,00 da applicarsi sulla busta paga di settembre 2023″. Dia e il suo avvocato hanno contestato la multa perché fatta “in spregio dei basilari principi posti a tutela del lavoratore, anche sportivo, diversi vizi procedurali e presunta “insussistenza nel merito delle condotte contestate, non corroborate da alcuna prova documentale”. La difesa granata ha contestato, soprattutto in merito al discorso della simulazione degli infortuni, che il giocatore si sarebbe sottratto, indebitamente e senza autorizzazione alcuna, agli allenamenti dei giorni 1 e 2 settembre 2023, lamentando una forte emicrania prima e sofferenze al ginocchio poi, che a detta della società non hanno avuto alcun riscontro né in seguito ad una risonanza magnetica eseguita il 2 settembre né dalla visita alla quale il Calciatore è stato sottoposto dal parte del Responsabile Sanitario della società, tanto da consentire al calciatore di rispondere alla convocazione della Nazionale il 4 settembre 2024″. Peraltro, il 9 settembre il giocatore si infortunò proprio in Nazionale: la sua Federcalcio comunicò un guaio muscolare che ovviamente non fa fede nel procedimento perchè avvenuto in seguito. Il giocatore rimase per qualche giorno in Francia, di rientro dal ritiro con la Nazionale, adducendo motivazioni personali.

La multa è quindi confermata ma ridotta rispetto all’origine in seguito alla ritrattazione dell’accusa di aver trattato col Wolves. Il Collegio ha però giudicato “plausibile la ricostruzione della Salernitana rispetto all’idoneità fisica di Dia” per gli allenamenti in questione. Il giocatore, peraltro, in presenza di accertamenti diagnostici contrari alle proprie sensazioni fisiche, avrebbe potuto attivarsi per sottoporsi ad altre visite mediche di parte al fine di dimostrare reali infortuni, cosa che non sarebbe avvenuta.

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