Non raggiunge del tutto la sufficienza Gianluca Aureliano, arbitro della gara d’andata del playout tra Salernitana e Sampdoria. Il fischietto bolognese, nella sua ultima in carriera, si trova a dirigere una sfida tutt’altro che calma, vista anche la posta in palio. Molti i momenti di tensione tra i giocatori in campo e diverse le decisioni dubbie prese dal direttore di gara, come quella di non mostrare il cartellino giallo a Vieira per l’intervento su Amatucci nel primo tempo. Saranno, poi, 11 i cartellini totali alla fine dei 90′, con nove gialli e due espulsioni. Buona la prova degli assistenti Matteo Passeri e Alessandro Costanzo e quella del VAR diretto da Michael Fabbri, utilizzato in occasione dell’espulsione ai danni di Borini.
Primo tempo
Passano soltanto 8 minuti sul cronometro e Yepes corre un grande rischio. Il centrocampista blucerchiato, nel tentativo di recuperare la sfera, stende Hrustic con un pestone violento nella trequarti di campo granata. L’arbitro, però, grazia il numero 28 e non prende nessun provvedimento disciplinare, concedendo solo un calcio di punizione alla formazione di Marino.
Al 13′ leggere proteste da parte dei calciatori padroni di casa, in seguito ad un fallo fischiato a Yepes ai danni di Simy. Il calciatore aveva effettivamente colpito il pallone in anticipo, ma il direttore ha considerato l’intervento del centrocampista troppo pericoloso, accordando un calcio di punizione ai granata.
La prima decisione dubbia presa da Aureliano arriva al 31′, quando Vieira interviene in modo molto violento sulla caviglia di Amatucci. L’arbitro, che inizialmente aveva fatto proseguire il gioco applicando la regola del vantaggio, ha poi interrotto l’azione qualche secondo più tardi per fischiare un fallo subito da Simy, senza prendere nessun provvedimento disciplinare nei confronti del numero 4 blucerchiato. Errore quello di Aureliano, che avrebbe dovuto estrarre il giallo in direzione del centrocampista.
Al 34′ scintille tra Hrustic e Yepes, a seguito di un contatto tra i due nei pressi del centrocampo. Aureliano, che inizialmente aveva assegnato vantaggio alla Salernitana, ha poi immediatamente fermato il gioco per placare la baraonda creatasi attorno ai due calciatori. Al termine di quest’ultima il direttore ha fatto riprendere il gioco con un calcio di punizione diretto in favore dell’Ippocampo, senza prendere nessun provvedimento disciplinare.
Al 40′ è perfettamente regolare la rete del vantaggio blucerchiato segnata da Meulensteen. Il numero 17 dei padroni di casa, in posizione perfettamente regolare, ha dovuto solo dovuto spingere nella porta sguarnita il pallone servitogli da Depaoli.
Passa meno di un minuto e proprio Depaoli diventa il primo ammonito della gara, dopo aver fermato fallosamente una ripartenza di Lochoshvili a centrocampo. Corretta, in questo frangente, la decisione presa da Aureliano.
Al 45′ anche Yepes si iscrive all’elenco degli ammoniti, per un duro intervento in scivolata ai danni di Caligara. Dopo due minuti di recupero, l’arbitro fischia per due volte, mandando entrambe le formazioni all’interno degli spogliatoi.
Secondo tempo
Al 51′ arriva la prima ammonizione anche in casa Salernitana. A farne le spese è Ghiglione, che atterra in netto ritardo Venuti nei pressi del limite laterale dell’area granata. Passano sei minuti ed anche a Tongya viene mostrato il cartellino giallo, dopo che quest’ultimo aveva colpito Venuti con una spallata mentre la sfera usciva fuori dal terreno di gioco.
Al 58′ anche Simy registra il suo nome sull’elenco degli ammoniti, dopo aver colpito con lo stinco il volto di Cragno, uscito per recuperare la sfera dai piedi del centravanti nigeriano.
Al 65′ tantissime proteste da parte dei calciatori della Sampdoria, che richiedevano un calcio di rigore per un presunto tocco di mano di Lochoshvili all’interno dell’area granata. Il contatto, però, non c’è e Aureliano fa cenno di proseguire.
Al 77′ l’ennesimo ammonito della gara è Venuti, che ferma irregolarmente il contropiede di Stojanovic nei pressi del centrocampo.
All’86’, da una leggerezza di Lochoshvili, che, nel tentativo di uscire dalla trequarti palla al piede, commette fallo su Vieira, nasce il gol del raddoppio blucerchiato. Dagli sviluppi del calcio di punizione, infatti, Curto trova la deviazione vincente, aiutato anche dallo sfortunato Ferrari, e porta il risultato sul 2-0.
Al 91′ Borini stende in scivolata Lochoshvili nei pressi del centrocampo. Aureliano, che inizialmente aveva soltanto ammonito il numero 16 dei padroni di casa, è stato poi richiamato al Var, per rivedere il replay dell’intervento. Al termine della review il direttore è rientrato sul terreno di gioco e ha cambiato il colore del cartellino, facendo terminare anticipatamente la partita del classe 1991.
Al 96′ si scatena il caos sul terreno del Ferraris. A seguito di un intervento in scivolata in netto ritardo su Sibilli, Raimondo viene ammonito. Qualche secondo più tardi Stojanovic, non contento della decisione presa dal direttore di gara, si scaglia contro Ioannou, portando la sua mano sul collo dell’avversario. Aureliano, molto vicino all’accaduto, vede la scena ed estrae il cartellino rosso, mandando lo sloveno sotto la doccia.
Al 98′ viene ammonito anche Veroli per aver trattenuto Raimondo a centrocampo. Passano due minuti e per lo stesso identico fallo il direttore di gara estrae il cartellino giallo anche in direzione di Ioannou.
Al 101′, dopo undici minuti di recupero, Aureliano fischia per tre volte, mettendo la parola fine al primo atto del playout tra Salernitana e Sampdoria.