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Moviolone Reggina-Salernitana: manca rigore ai calabresi, Abisso insufficiente

Monday night piuttosto impegnativo e con una manciata di errori di troppo per il signor Rosario Abisso di Palermo, chiamato all’opera in diverse occasioni ieri sera in Reggina-Salernitana. Confermando la propria tendenza a fischiare calci di rigore (prima di questa gara ben 7 in 11 direzioni), l’arbitro ne assegna uno ai granata, negandone un altro abbastanza evidente ai padroni di casa.
Sin da subito la gara si presenta molto spezzettata, fisica, con tanti duelli. Dopo 9 minuti il direttore di gara viene subito impegnato: Cionek lamenta una trattenuta in area da parte di Mantovani, in seguito alla battuta di un corner. Abisso lascia continuare, ritenendo regolare il contatto fra i due. Effettivamente la maglia si allunga ma minimamente; rimane il rischio preso dal centrale granata. Al 14′ azione pericolosa della Salernitana. Nonostante non si concretizzi è però viziata da un tocco di mano involontario di Gondo non ravvisato da Abisso. Al minuto 43 arriva il primo giallo del match: se lo becca Montalto che, dopo aver rifilato un calcio, non violento, tira anche la maglia a Coulibaly. Cartellino che ci sta. Allo scadere del primo tempo ammonizione anche per Gondo, che in una mischia in area di rigore si sbraccia troppo colpendo Cionek. Pure qui ammonizione giusta.
La ripresa viene inaugurata con il terzo cartellino della gara: fallo tattico operato da Di Tacchio che interrompe la ripartenza di Crimi sgambettandolo; giallo sacrosanto. Al 50′ il primo episodio episodio attorno a cui gira la moviola. L’esordiente Durmisi imbuca per Gondo che si trova a tu per tu con Nicolas. L’estremo difensore della Reggina in un’uscita avventata, tentando di prendere il pallone, colpisce in pieno le gambe dell’avversario. Per l’arbitro – ben piazzato – è rigore e nella circostanza decide di ammonire il portiere amaranto. Sul contatto non ci sono dubbi, ma è da rivedere la posizione di partenza di Gondo sulll’imbucata del danese: l’ivoriano sembra essere in posizione di fuorigioco a uno sguardo sommario, ma riflettendoci, la prospettiva della telecamera da cui è preso il fermoimmagine – che non è in linea con l’azione – potrebbe essere facilmente ingannatrice. Non facile dare con certezza un giudizio. Al 54′ arriva la terza sanzione per i campani: Coulibaly entra in ritardo ai danni di Crimi; giustissima l’ammonizione. Dopo sette giri di lancette ecco l’altro episodio tanto discusso: Bogdan fa allungare la maglia di Montalto (immagine in alto in apertura di articolo) che gli passa davanti a due passi dalla linea di porta. Il giudice di gara lascia scorrere il gioco nonostante l’irregolarità sembri piuttosto evidente: chiaro errore di Abisso, poteva starci il penalty perché il difensore croato impedisce nettamente all’attaccante reggino di allungarsi in spaccata e cercare la deviazione in rete. A 10′ dal termine il neo-entrato Kiyine viene ammonito per una spinta ai danni di Crimi e per le successive proteste. Anche qui nulla da eccepire, come d’altronde sei minuti dopo in occasione del giallo a Loiacono che intralcia la corsa di Tutino, impedendogli di ripartire. All’88’ c’è un tocco di mano da parte di Bellomo che si aggiusta la palla in maniera palesemente volontaria sul filo del fallo laterale; l’arbitro però non fischia e lascia proseguire. Un altro errore, l’ex barese andava ammonito e il gioco fermato. In pieno recupero c’è tempo per l’ultima ammonizione: Bogdan trattiene vistosamente Denis che cercava di accelerare palla al piede sulla metà campo. Cartellino giallo indiscutibile.

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