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Moviolone Juve-Salernitana, Marcenaro e il Var sbagliano più volte

È successo di tutto in Juventus-Salernitana, che sarà di certo la partita più chiacchierata del sesto turno di Serie A, e non solo per il punto strappato dai granata all’Allianz Stadium. Serata difficile per il direttore di gara Marcenaro. Il finale concitato è stato solo il culmine di una gara densa di occasioni non chiare, da rivedere al rallentatore e anche al microscopio.

Prima di tutto, il gol di Candreva che ha portato in vantaggio la squadra di Nicola al 18′ del primo tempo è stato oggetto di una revisione abbastanza lunga in sala Var, dove sedeva Banti con l’assistenza di Mele. Il motivo è un eventuale tocco col braccio dell’esterno per spingere il pallone in rete. In campo solo Bonucci fra gli juventini prova a far evidenziare la presunta irregolarità, ma dalle diverse angolature delle immagini è davvero complicato capire come l’ex della gara abbia impattato il pallone, se con il fianco come apparso in presa diretta o con il braccio come lamentava il difensore bianconero. Al check, si appura la regolarità del gol: Candreva tocca col fianco. Al 40′ viene invece annullato un gol ai padroni di casa, quello di Vlahovic, che era partito in posizione irregolare sull’assist di Kean. Il fuorigioco è abbastanza netto e non bisogna attendere molto per la conferma della tecnologia.

Necessario l’intervento del Var anche alla fine della prima frazione di gioco, dato che il fischietto ligure non aveva ravvisato il tocco di mano di Bremer sulla conclusione di Piatek, decisivo nel deviare la conclusione del polacco fuori dallo specchio. Il pistolero si prende sotto braccio il pallone ancora prima che il direttore di gara venga richiamato a vedere il replay. All’arbitro bastano pochi secondi a bordocampo per fischiare rigore per la Salernitana e ammonire l’ex Torino. Tra l’altro il bomber di proprietà dell’Hertha Berlino si era già lamentato di un incrocio di gambe con il centrale brasiliano in area a inizio gara, che l’arbitro di Genova non aveva valutato falloso. Tuttavia, rivedendolo, si evince come il ginocchio di Bremer abbia colpito il polpaccio del 99 granata, spostandone chiaramente la gamba sinistra nel momento in cui il tiro era in fase di caricamento. Il rigore sembra esserci, eppure Marcenaro non viene neppure richiamato all’on field review. Quantomeno tanta superficialità nell’episodio, per non dire errore grosso, da parte delle giacchette… gialle.

Nella ripresa gli episodi dubbi non accennano a diminuire. Al 26′ Vlahovic non protesta per un contatto con Coulibaly poco dentro i 16 metri: l’attaccante serbo viene sbilanciato e va a terra, poi la palla va a Paredes che prova una rasoiata dal limite che si perde a lato. Anche in questo caso per Marcenaro non ci sono gli estremi per la massima punizione e il Var non interviene: il tocco del maliano sulla punta comunque sembra esserci, anche se molto leggero.

Nel recupero accade il finimondo, con un rigore, quattro espulsioni e un gol annullato. Al 46′ è netto il penalty guadagnato da Alex Sandro per l’intervento ingenuo di Vilhena; la Salernitana però lamenta un precedente fallo del colombiano nel tentativo di liberarsi di Candreva. L’esterno della Juventus effettivamente usa le braccia, ma l’ex Samp si lascia cadere al minimo tocco e la decisione dell’arbitro non viene ripresa da Banti. Insomma, gli estremi per fischiare un fallo in favore dei granata c’erano. La terza grave negligenza degli ufficiali in sala Var arriva in occasione del gol vittoria annullato a Milik all’ultimo respiro. Al 96′ l’attaccante spizza di testa su calcio d’angolo e insacca sul secondo palo, scatenandosi nell’esultanza che gli costa anche il secondo giallo dopo quello preso all’83’ per una trattenuta su Vilhena a palla lontana. Poi però Banti chiama Marcenaro per giudicare l’interferenza di Bonucci nell’azione. Prima che l’arbitro possa avvicinarsi allo schermo, a bordocampo scoppia un parapiglia che coinvolge praticamente tutti i tesserati presenti sul terreno di gioco e fuori. Protagonisti principali dell’accenno di rissa, dosata non senza difficoltà, sono Fazio e Cuadrado, che vengono espulsi direttamente insieme ad Allegri. Solo dopo questo parapiglia si materializza un clamoroso errore del gruppo arbitrale. Marcenaro considera attiva (a nostro avviso correttamente, perché il difensore della Nazionale – pur non impattando il pallone – si protende nettamente con l’intenzione di colpirlo, non disinteressandosene e quindi influenzando indirettamente la capacità di direzionare l’intervento ed azionare i riflessi da parte di Sepe) la posizione di fuorigioco di Bonucci, che sull’incornata di Milik cerca senza successo la deviazione. Altrettanto vero è che il centrale campione d’Europa tiene occupati gli avversari che lo marcavano. In ogni caso questa diventa una discussione inutile, dato che in realtà la posizione del capitano della Juventus non è irregolare. Svista incredibile del Var, va detto per amore di cronaca, perché le immagini escludono dall’inquadratura Candreva, vicino alla bandierina da cui era stato battuto il corner. Stando alle misurazioni virtuali di Sky (comunque non ufficiali) il calciatore della Salernitana sarebbe più vicino alla linea di fondo rispetto a Bonucci e dunque lo terrebbe in gioco.

Difficile comunque avere risposte certe. Si attende un comunicato chiarificatore da parte dell’Aia e del sempre attento Gianluca Rocchi, visto il clamore mediatico sollevato dagli episodi. Queste le considerazioni dell’esperto ed ex arbitro, Luca Marelli, opinionista di Dazn: “Ho visto la posizione di Candreva sul tocco di Milik, la dinamica mi fa pensare che il giocatore non teneva in gioco Bonucci, che comunque non tocca il pallone e non ostruisce la visuale al portiere avversario. La posizione di Bonucci non è attiva. Non ostacola la visuale del portiere e non tocca il pallone. Io questo gol l’avrei convalidato, non sono d’accordo con la decisione di arbitro e Var“.

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