Direzione di gara insufficiente per Rapuano di Rimini, che oltre a confermarsi bestia nera della Salernitana, incappa in una serata ricca di episodi controversi e cambia metro di giudizio sulla distribuzione dei cartellini gialli pur non favorendo nessuna delle due squadre sul piano disciplinare. Decisiva la tecnologia, con sala Var e fuorigioco semi-automatico chiamati in causa più volte. Fa discutere il caso del gol annullato a Cabral sullo 0-0, situazione in cui la squadra arbitrale era chiamata a dare una valutazione complessiva dell’azione per capire se considerare la posizione del capoverdiano sul lancio di Maggiore (in tal caso sarebbe oltre l’ultimo difensore) o dopo la deviazione di Ebuehi che contandola come retropassaggio rimette in gioco il capoverdiano. Nel caso in cui il difensore empolese non tocchi il pallone, si tratterebbe di off-side conclamato e questa potrebbe essere la chiave di lettura data in sala Var. Con ordine.
Al 5’ Rapuano considera regolare un intervento in scivolata di Kastanos su Pezzella: il cipriota va sulla palla ma sullo slancio prende anche la caviglia dell’avversario. Le proteste empolesi non servono a nulla, ma le conseguenze sull’esterno si vedono anche diversi minuti dopo con il numero 3 che viene sostituito dal neozelandese Cacace. Al 20’ Walukiewicz si aiuta su Cabral con una spinta: Rapuano fischia fallo. Nello stesso minuto ecco l’episodio incriminato (che la Lega Serie A decide di estromettere dalle azioni salienti nelle sintesi video ufficiali): sul pallone filtrante di Maggiore, il capoverdiano è in offside. Il liscio di Ebuehi attiva Cabral che deposita alle spalle di Berisha ma il tocco del difensore, secondo Rapuano e la Sala Var, non rimette in gioco la punta perché non viene considerata nuova giocata, ma solo una semplice deviazione. Rimane rilevante la posizione di partenza di Cabral sul primo filtrante e non quella sul tocco avversario. Proprio su questa interpretazione si concentrano le proteste granata.
Dobbiamo scomodare il chiarimento dell’IFAB dell’agosto 2022, in cui si distingue tra “deliberate play”, cioè la cosiddetta “giocata”, e una “deviazione”: la prima, se effettuata da un difendente, è tale da rimettere in gioco un attaccante che si trova oltre la linea del fuorigioco, mentre la seconda non “sana” la sua posizione. Ma è proprio questo il punto. L’IFAB spiega che per avere una giocata è necessario che il calciatore che tocca il pallone ne abbia il “controllo”, e pertanto la possibilità di passarlo a un compagno, ottenerne il possesso o respingerlo. E questo sembra il caso di Ebuehi che non ha pressione avversaria e ha tutto il tempo per controllare il filtrante di Maggiore.
Testualmente, “si stabilisce che si potrà parlare di “giocata” quando il pallone arriva da lontano e il giocatore lo vede chiaramente; il pallone non si muoveva velocemente; la direzione del pallone non era inaspettata;il giocatore ha avuto il tempo di coordinare il movimento del proprio corpo, per esempio senza prodursi in movimenti istintivi, oppure s’è mosso ottenendo un contatto/controllo del pallone limitato.
Nel caso in oggetto, il pallone arriva da lontano, e quindi non è inaspettato, la velocità della sfera è bassa, Ebuehi ha il tempo di coordinarsi. Ecco perché sarebbe più corretto dire che effettua una giocata e non semplicemente una deviazione. Nell’era del Var, resta questa una delle poche zone d’ombra lasciate appunto all’interpretazione arbitrale. Rapuano (e Maggioni in remoto) non considerano il tocco di Ebuehi come una giocata, negando la gioia del gol a Cabral.
C’è curiosità allora di attendere lunedì quando Dazn, che lo ricordiamo possiede gli audio tra direttore di gara e sala Var, svelerà come Maggioni e Doveri (all’Avar) hanno valutato la cosa. Potrebbero non aver ravvisato alcun tocco di Ebuehi, un’ipotesi che rende persino superfluo tutto il distinguo tra “giocata” e “deviazione”. In questo caso, eventualmente, andrebbe valutata la posizione di Cabral dal momento del lancio di Maggiore. Ed a quel punto sarebbe corretto l’annullamento. Ma – dalle immagini a campo largo – il pallone sembra cambiare giro dopo essere passato sotto la figura di Ebuehi.
Al 24’ Maggiore diventa il primo ammonito del match per intervento in ritardo su Cancellieri: il centrocampista granata non ha modo di raggiungere il pallone, giallo inevitabile. Al 28’ l’ex Spezia procura il primo giallo su sponda Empoli: Grassi lo trattiene vistosamente per la maglia. Non arriva il giallo per Pirola su Baldanzi nonostante le proteste toscane. Per Rapuano normale fallo di gioco con trattenute reciproche delle divise di gioco. Era da giallo anche il fallaccio di Fazzini su Martegani, con l’argentino che si era liberato del pallone prima della scivolata dell’avversario.
Al 33’ l’Empoli chiede un corner, ma l’ultimo tocco è di Cancellieri e Rapuano corregge l’iniziale decisione errata. Al 34’ l’Empoli passa in vantaggio con Baldanzi: i difensori granata chiedono il fuorigioco di Cancellieri (autore dell’assist decisivo) su lancio dalla mediana, ma il toscano è tenuto in gioco da Lovato. La conferma dalla sala Var è rapida. Al 40’ non c’è contatto in area granata tra Baldanzi e Maggiore. Rapuano attende il check del VAR anche se il toscano non protesta.
Secondo tempo
La ripresa si apre con un buco aereo di Walukiewicz che cade male nel tentativo di anticipare Cabral. Non c’è fallo e sul proseguimento dell’azione si sgonfia la sfera, con Rapuano costretto a scodellare la palla in possesso degli ospiti. Al 54’ l’arbitro concede ai toscani una rimessa laterale che però è granata: Shpendi infatti è l’ultimo a toccare. Graziato Cancellieri poco dopo, perché non è considerato tattico il fallo su Mazzocchi in ripartenza. Stesso discorso per Baldanzi, che una volta perso il pallone trattiene per i calzoncini Daniliuc. Al 58’ è evidente il fuorigioco di Shpendi che insacca alle spalle di Ochoa dopo una fuga di 40 metri inutile. Il secondo assistente Di Monte attende l’esito dell’azione per alzare la bandierina.
Al 59’ proteste dell’Empoli per un contatto tra Shpendi e Gyomber ultimo uomo. Per Rapuano si può continuare, fischiando il fallo sarebbe arrivato anche il rosso per lo slovacco. Rapuano risparmia il giallo anche a Daniliuc al 62’, reo di un intervento in ritardo su Cancellieri. Regolare la posizione di Shpendi (Gyomber sale in ritardo) in occasione della parata di piede di Ochoa.
Al 67’ ancora in offside Shpendi che sul tiro di Fazzini respinto da Ochoa fallisce il tap-in ravvicinato pur partendo oltre l’ultimo difensore. Al 75’ niente fallo su Bradaric che frana ai limiti dell’area di rigore cercando una punizione. All’86’ Maleh trattiene Kastanos che aveva recuperato palla, giallo inevitabile. Al 95’ graziato Maggiore che alza troppo la gamba su Grassi già ammonito. Rapuano fischia solo il fallo ma non estrae il secondo giallo. La Salernitana ha giocato male e meritato la sconfitta, non è di certo nella serataccia di Rapuano che vanno cercate le ragioni del ko. Ma, e questo è innegabile, la direzione di gara è stata negativa quanto la prestazione dei ragazzi di Sousa.
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