José Mourinho tesse le lodi della Salernitana e del suo allenatore. “Vorrei fare i complimenti a Davide Nicola: quando arriverà l’opportunità di consegnare la Panchina d’Oro, io voterò lui. Ha fatto una metà di stagione epica, ha preso una squadra completamente in difficoltà ed è riuscito a fare quello che ha fatto. Complimenti a lui”, ha detto il tecnico portoghese della Roma in coda alla conferenza stampa con cui ha presentato il campionato della sua squadra.
Rispetto per l’ippocampo
Tante domande sul mercato e sulla stagione, poche sulla partita contro i granata: “Come sempre succede alla prima di campionato, mi aspetto una partita difficile. Indipendentemente dal fatto di giocare in casa o trasferta e dall’avversario, il primo match investe sempre un aspetto emozionale. Hai la sensazione di lavorare da due mesi per questo giorno, anche se non è così perché il tuo lavoro mette le basi per i successivi dieci mesi. Andremo su di campo difficile, contro una squadra che ha speso tanti milioni, ha preso dieci nuovi giocatori ed è diventata fortissima. Guardo a questa partita non solo con la responsabilità di sempre ma con la consapevolezza che sarà una partita molto difficile per noi”, ha dichiarato Mourinho.
Il mercato dei suoi
“Non è chiuso, purtroppo. Non mi piace giocare partite di campionato prima della chiusura. Fare una valutazione adesso penso sia prematuro. Meglio aspettare, voglio aspettare, anche se mi sembra ovvio che è stato ottimo prendere cinque giocatori di qualità per 7 milioni: fantastico. Si tratta di elementi utili al miglioramento della nostra rosa, da cui sono usciti due importanti giocatori come Mkhitaryan e Veretout. Sono soddisfatto, chi è arrivato mi piace e ho dato parere affermativo su ognuno. A chi mi chiede se io voglia qualcosa in più per avere più equilibrio e più possibilità di fare una stagione senza paura degli imprevisti, rispondo di sì”.
Che Roma sarà?
“Nel precampionato ho visto una squadra di ragazzi seri che ha lavorato sempre al massimo dal primo giorno. tutte le amichevoli sono state giocate con l’obiettivo di migliorare ed essere competitivi. Principi di risse? Non ho visto niente – taglia corto il mister capitolino – Di solito alla seconda stagione sfrutti il maggior tempo di lavoro, più consapevolezza di chi sei, dei giocatori che hai, del potenziale degli avversari. La seconda stagione crea le condizioni per fare meglio. La verità è che in Europa per fare meglio dobbiamo vincere l’Europa League, dove ci sono squadre che hanno un potenziale economico non paragonabile, come la distanza dalla Terra a Marte. In campionato, dopo il sesto posto dell’anno scorso, dovremo migliorarci. Finora la nostra rosa è migliorata, però anche gli altri lo hanno fatto. Per questo, durante questo periodo estivo in cui non ho avuto necessità di parlare con la stampa, mi ha stupito il fatto che si sia parlato di noi come una squadra delle candidate allo Scudetto e non delle altre”.
Scudetto, Mou si smarca
L’esperto allenatore lusitano cerca di allontanare le pressioni: “Si parla solo di noi come favoriti. Potrei capirlo se ci fossero 18 Scudetti, perché solo Sampdoria e Lecce hanno speso meno di noi sul mercato. Milan e Inter hanno finito 25 e 23 punti davanti a noi e hanno migliorato le loro squadre: per quale ragione dovremmo essere noi i maggiori candidati? C’è tanto rumore attorno a noi perché abbiamo fatto una partita interessante contro il Tottenham, una bella gara con lo Shakhtar. Ma c’è silenzio intorno alle altre squadre. La Lazio ha speso 39 milioni: se loro sono candidati, allora parliamo di tutti, ma indicare solo della Roma come favorita è come vendere un prodotto non reale. Il nostro Scudetto già vinto è quello dell’amore con i tifosi. giocare amichevoli con lo stadio esaurito e con passione e fiducia tra le parti: questo è il nostro Scudetto. Abbiamo sempre detto che c’è un progetto, c’è tempo, non siamo una squadra che può fare investimenti massicci. C’è tanta gente che vende fumo, noi vogliamo fare sicuramente meglio principalmente in campionato, però lasciateci lavorare e parliamo un po’ della Salernitana, perché sembra che non ci sia una partita importante e difficile domani”.
La tattica
Si ricomincerà dalla difesa a tre anche a Roma: “Per attuare la difesa a quattro, devi lavorarci. Principalmente nella seconda metà della stagione scorsa abbiamo lavorato sul reparto a tre che era più adatto alle caratteristiche dei nostri giocatori. tutti i nostri difensori si trovano meglio con la difesa a tre, i laterali che abbiamo sono più ali. Quest’anno è arrivato qualche altro elemento, abbiamo la possibilità di giocare a quattro dietro ma occorre lavorare: per fare questo tipo di soddisfazione non puoi fare come nel campionato inglese, che tiri fuori i soldi, compri e cambi. L’anno scorso non mi piaceva quando eravamo in vantaggio sembrava che volevamo solo controllare la situazione positiva in cui eravamo. Alle volte devi avere la consapevolezza della tua forza e poter chiudere una partita che, se resta con il minimo scarto, resta pericolosamente aperta. Abbiamo i nostri limiti, non lo nascondo. Però abbiamo anche potenziale importante in un gruppo di giocatori che sa far girare palla e creare occasioni da gol”.
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