L’ex centrocampista della Salernitana, Francesco Montervino, ha da poco interrotto la sua avventura come direttore sportivo del Nola e attende una nuova occasione per ripartire. Frattanto, non dimentica la piazza granata, di cui segue costantemente le vicende.
Montervino ha parlato ieri nel corso della trasmissione Amici Granata su TvOggi Salerno: “Siamo in uno stato di emergenza inaspettato e siamo tutti protagonisti nell’affrontarlo, anche i calciatori ovviamente. Questi ultimi sono stati professionali, allenandosi a casa, anche grazie al supporto delle società. Riprendere ora dopo tre mesi provocherà scompensi fisici. L’AIC sta cercando di tutelare i giocatori, l’idea è quella di giocare in orari serali per evitare la calura estiva e ridurre la percentuale di rischio di infortuni”. L’ex capitano granata ha espresso la sua idea anche sul calciomercato: “Chiaramente le valutazioni sul mercato saranno diverse dal solito. Questo finale di stagione conterà molto, andranno osservati i calciatori che in queste ultime partite avranno un rendimento alto e che potrebbero mantenerlo all’inizio del prossimo torneo, che sarà a distanza di poco tempo. L’investimento non dovrà considerare solo il lato economico, ma anche l’obiettivo sportivo”.
Montervino poi ha detto la sua opinione anche su possibili obiettivi di mercato della Salernitana: “Charpentier viene da un infortunio, ma ha una forza fisica e una velocità devastanti, a livello tecnico può migliorare, ma è giovane. Farebbe comodo alla Salernitana e a tante altre, è un bel prospetto. Va capito se è già pronto per una piazza importante di B. Di Parisi si parla molto bene, è giovanissimo e ha qualità tecniche, ma non tantissima fisicità. In Italia ci sono pochi terzini sinistri e quindi può essere prezioso”. Sull’asse Roma-Salerno: “Dal punto di vista societario è positivo, per la forza economica che la Salernitana può avere. Lotito e Mezzaroma sono una garanzia, in B si vedono tante situazioni spiacevoli. Onestamente faccio fatica a trovare qualcuno che possa garantire ai granata ciò che garantisce l’attuale proprietà. Sul mercato sicuramente la Lazio è l’interlocutore principale se la Salernitana ha un calciatore interessante e questo può garantire comunque una utile plusvalenza. I tifosi possono parlare di attaccamento alla maglia dei calciatori, ma questo è un discorso diverso. Sicuramente i giocatori non vanno mai in campo per perdere, ma danno il massimo per sé stessi”.
Parentesi anche sulle delicate questioni contratti e prestiti in scadenza e taglio stipendi: “Il calciatore in prestito è un problema risolvibile, basta prolungare l’accordo tra le società, probabilmente uscirà una normativa. I giocatori in scadenza sono un discorso diverso, io senza rinnovo non li farei scendere in campo. Quelli in scadenza probabilmente avranno la correttezza di parlare con l’allenatore e di tirarsi fuori, considerando la possibilità di farsi male se hanno firmato già con una nuova società. La Salernitana potrebbe anche giocare su questa cosa, offrendo un rinnovo a ribasso, con bonus in base a queste ultime giornate. Sugli stipendi ci vorrà grande buonsenso, è difficile trovare una soluzione che metta d’accordo tutti. Non è possibile pensare di non pagare tre o quattro mensilità, come volevano fare alcuni club di Serie C. L’accordo può essere anche individuale, purtroppo sia calciatori che società hanno perso qualcosa in questo periodo difficile”.
Montervino poi ha commentato anche la nuova carriera intrapresa dall’ex compagno Emanuele Calaiò, ora osservatore granata per il settore giovanile: “Per Emanuele mi aspettavo un finale diverso, se lo meritava anche per quello che aveva dato al calcio delle nostre parti. La carriera resta importante, è stato un attaccante fenomenale in A e B. Lo sto vedendo al lavoro ora ed è stata una bella sorpresa, è un uomo di calcio e può dare tanto in questo nuovo ruolo”. L’ex centrocampista del Napoli ha chiuso con il suo pensiero sulla Salernitana di Ventura: “La Salernitana ha qualità tecniche e fisiche, e quest’ultime, in un momento così, possono essere determinanti. La squadra di Ventura potrà essere una mina vagante, ha sicuramente le carte in regola per arrivare in fondo, poi ci vorrà anche fortuna e che tutti i giocatori siano sempre a disposizione”.
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