Tra Marco Valentini e Roberto Breda, nella sala stampa dello stadio Arechi, c’era seduto anche Maurizio Milan. In contatto con il patron Iervolino, l’amministratore delegato ha deciso come provare a far cambiare rotta alla Salernitana, dopo quattro mesi al di sotto delle aspettative. “I risultati non erano all’altezza. Abbiamo scelto due profili che conoscono bene la cadetteria. La città ama il calcio, ma è delusa. Il percorso in corsa è difficile. L’entusiasmo e il curriculum di Valentini hanno indotto la scelta verso di lui. Ha un curriculum importante, si forma in un grande club come la Juve, ha esperienza – ha spiegato Milan -. È stato ad Ascoli, piazza importante e calda come Salerno. L’intento comune era di agire in maniera repentina. Abbiamo agito, come promesso, nei primi giorni di gennaio. Abbiamo avuto una lunga discussione col mister rispetto al modo di giocare. La squadra sarà rinforzata, il direttore vi farà il punto della situazione. La scelta di Breda è una scelta legata allo spessore dell’allenatore pensiamo sia il simbolo più importante per far capire a questa squadra cosa significhi indossare la maglia della Salernitana. Ieri abbiamo ricordato insieme iò gol nel derby con l’Avellino, questi sono i messaggi che cercheremo di mandare alla squadra già alla ripresa degli allenamenti alle 14:30″.
L’ad ha sottolineato come, anche con Valentini e Breda, potrà aprirsi un discorso futuro, in caso di salvezza, ed è tornato anche sull’addio a Petrachi: “La programmazione è chiara, l’ho detto dopo Catanzaro. Né io né la proprietà siamo persone di calcio, i programmi li abbiamo chiari ma ci affidiamo a professionisti. Il calcio amplifica cambi repentini a differenza di altri business, ma nello stesso tempo si imparano tante cose. Siamo convinti e sicuri di aver trovato le persone giuste, abbiamo cercato profili che conoscono questa categoria in maniera approfondita. E’ una sfida e lo è per tutti, il 31 dicembre abbiamo definito con entrambi un accordo verbale per il futuro. Per ora dobbiamo concentrarci sulla permanenza in categoria, è l’unico obiettivo che abbiamo. Dopodiché affronteremo altri discorsi che in due giorni di negoziazione non potevamo fare. Valentini e Breda hanno la parola mia e della proprietà che si può aprire un futuro insieme dopo la salvezza. Lo abbiamo detto e lo ripetiamo, il progetto è triennale. Nel calcio come nella vita contano i risultati che ora stanno mancando. Va un ringraziamento a Petrachi, è arrivato in una situazione non facile. Ha fatto un buon lavoro nella fase estiva, ma è evidente che se abbiamo fatto un cambio non siamo soddisfatti del prosieguo dell’attività. Lo dico chiaramente per evitare fraintendimenti. E’ un ottimo professionista che troverà altri lidi dove poter esprimere il suo valore. Abbiamo ritenuto che in questo momento non fosse la persona più idonea nel proseguire con noi per perseguire l’obiettivo della permanenza in categoria”.
Milan ha poi spiegato che arriveranno novità anche nell’organizzazione societaria e ha chiarito voci su un eventuale ruolo di Filomeno Fimmanò, figlio del legale del club, Francesco Fimmanò: “Veniamo da un’annata molto complicata dentro il campo ma anche fuori dal campo. E’ mia intenzione nelle prossime settimane dare massimo supporto al direttore ed al mister. Subito dopo ci saranno dei correttivi a livello organizzativo, ci sono dei margini di miglioramento. Circolano tante notizie, molte rimbalzate e gonfiate. Filomeno Fimmanò è un dipendente della Salernitana da anni e lavora nell’area scouting. Trovo di cattivo gusto cercare di romanzare il percorso di un ragazzo giovane e che sta lavorando bene. E’ a disposizione della Salernitana, il direttore deciderà come avvalersi della sua professionalità. Filomeno Fimmanò è da tre anni in carica nel nostro club. Gerardo Soglia l’ho visto ieri per un caffè, ho colto la disponibilità della famiglia che è stata anche nostro sponsor nell’anno della Serie A, valuteremo il da farsi. Busso è il presidente del consiglio d’amministrazione, è un caro amico ed un ottimo professionista. Non ha nemmeno il tempo fisico per stare qui dalla mattina alla sera, lo fa in maniera ottima nella gestione del CdA e nel supportare il sottoscritto nella gestione finanziaria. Non è il presidente che sta a bordocampo e che vive quotidianamente con la squadra. Ci sentiamo tutti i giorni, non prevedo nuovi ingressi alla presidenza”.
Il dirigente è tornato sugli addii a Gianluca Petrachi e Stefano Colantuono e sulla possibilità di inserire una nuova figura nei quadri dirigenziali giovanili: “Prima che professionisti siamo persone ed è mia abitudine rispettarle. Quando ci sono dei cambiamenti si guarda in primis il bene della persona e del professionista. La strada con Petrachi s’è consumata nel tempo con la mancanza di risultati ma anche nel dialogo che ho sempre avuto con lui. Ho capito che serviva nuova linfa. Prima di Catanzaro non avevamo nessun contratto in tasca, non avevamo l’idea di cambiare. Ci siamo sentiti con Valentini il 31 dicembre alle 14.30, fin da subito c’è stato un intendimento totale. Successivamente abbiamo formalizzato e dialogato con Petrachi, ufficializzando ieri. Non è mai stata una questione economica. Volevamo lasciarlo tranquillo, a breve sicuramente troverà un nuovo contesto lavorativo perché è un ottimo professionista. La storia di Colantuono è diversa, lui s’è legato al club prima che al ruolo. Non ci sono dietrologie, sono situazioni differenti. Con Petrachi avevamo pensato a un ruolo diverso. Colantuono s’è preso un periodo di riposo dopo tanti anni trascorsi all’interno del club. Ci siamo sentiti anche ieri, non riprenderà il ruolo di responsabile del settore giovanile. Aspettavo l’arrivo di Valentini, prioritariamente ci concentreremo nel lavoro da fare con la prima squadra. La prossima settimana affronteremo anche questo discorso, abbiamo delle idee. Non è detto che in futuro Colantuono non collabori ancora con la Salernitana”.
“L’idea Valentini nasce perché sviluppa il suo percorso professionale in cadetteria, categoria che conosce molto bene. Conosce i giocatori della B e della C oltre che quelli della Serie A ovviamente – così ha motivato Milan la scelta del nuovo ds -. Ci deve traghettare verso l’idea di un club che possa avere tranquillità e programmazione. La proprietà non ha lesinato affinché ci sia linfa nuova all’interno del club”.
Chiosa sulla questione societaria, con possibili ingressi o possibile vendita delle quote: “Non c’è alcuna trattativa per la cessione in corso. Le scelte di questi anni non sono mie ma condivise con la proprietà. Non le definirei fallimentari, vi invito con tutta umiltà a leggere in maniera concreta e coerente i numeri e la finanza. Non trasformatevi in giornalisti finanziari, è un altro lavoro. Mi fa molto male quando leggo alcuni articoli, non lo testimonio con veemenza perché ho rispetto delle persone. Abbiamo rilevato un club dando tutto quello che potevamo. Abbiamo costruito con troppa enfasi affidandoci a guide che ci hanno fatto investire parecchi soldi e non mi riferisco all’ultima. Non abbiamo passività patrimoniali, soltanto un prestito con un istituto di credito pari a dieci milioni di euro e stop. Negli anni di nostra gestione abbiamo avuto approvazioni da parte della Covisoc e da società specializzate, parlare di fallimento è esagerato. Abbiamo delle responsabilità, la mia che ho preso al 100% è di aver puntato su uomini sbagliati. Sono arrivato in punta di piedi, ho imparato tanto. Non sono incollato alla sedia, non spetta a me autoesonerarmi ma a qualcun altro. C’è la mia totale dedizione 24 hr su 24, sono stato qui tutti i giorni degli ultimi tre anni. Come sempre parlano i risultati, sportivamente parlando non sono favorevoli. Da un punto di vista del club la situazione è differente. La Salernitana è stata attenzionata da tantissimi ma non abbiamo l’esigenza di vendere. Tutti gli interlocutori con cui ho affrontato con questo discorso seriamente non siamo andati avanti per mancanza di solidità e serietà progettuale. Giovanni Lombardi è un amico del club che non ha mai fatto alcuna proposta d’acquisto. Viene in maniera intermittente allo stadio e dà consigli sulla parte sportiva”.
Pubblicando il commento, dichiario di aver letto accuratamente il regolamento e di accettarlo per intero, assumendomi la piena responsabilità di ciò che scrivo. Presto il mio consenso al trattamento dei dati personali, ai sensi del d.lgs. N. 196/2003. La mia identificazione, in caso di violazione delle regole e di eventuali responsabilità civili e penali, avverrà tramite indirizzo IP e non tramite nick o indirizzo email sottoscritto.