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Migliorini e Firenze si presentano a Novara. La mezzala: “Dispiace per come è finita a Salerno”

Due Marco da Salerno a Novara. Migliorini e Firenze ieri pomeriggio sono stati ufficialmente presentati dalla società piemontese in conferenza, come da abitudine consolidata nelle altre piazze con i nuovi acquisti.

Il centrocampista, neppure  convocato per il ritiro di Sarnano da Castori, aveva anche prospettive di restare in Serie B, ma ha preferito accasarsi agli azzurri per cercare di vincere il campionato di terza serie. “Spero di dare qualcosa in più anche nello spogliatoio per quelle che sono state le mie esperienze in questi anni. Non ho alcuna voglia particolare di rivincita, spero solo di dare il massimo. Poi ci sono annate che vanno bene, altre che vanno un po’ peggio, ma bisogna sempre vedere anche quali motivazioni ci sono dietro. – le parole di Firenze – A Salerno sono stato da Dio, ho avuto un rapporto incredibile con la tifoseria e probabilmente non lo meritavo neanche, continuo a ricevere tanti messaggi dalle persone di Salerno che sono dispiaciute per come è andata. Quel che io ho lasciato, più che in campo, è stato il fattore umano. I tifosi granata probabilmente hanno capito il ragazzo e la persona che sono, che è la cosa più importante, perché il calcio finisce, fai una cosa bene e si dimenticano tutti. Resta, però, chi sei. Mi dispiace non aver potuto dare alla tifoseria campana in campo quel che sicuramente avrei potuto dare se le cose fossero andate in un’altra maniera. Quando ti trovi in un ambiente ideale anche a livello mentale hai quella serenità in più. Io ho bisogno di sentire all’interno dello spogliatoio e della società quella fiducia e anche la responsabilità necessarie per essere un perno della squadra”.

Prime dichiarazioni da giocatore del Novara anche per Migliorini: “Con Firenze ci siamo sentiti praticamente a cose già fatte. Ho fatto parte della Salernitana fino a pochi giorni fa, svolgendo il ritiro, le amichevoli e uno spezzone alla prima giornata. Alla seconda ero già in direzione Novara. Fisicamente sto bene, non ho problemi. L’idea Novara mi è stata proposta dal mio procuratore e ci ho ragionato. Dopo 6 anni di Serie B ho sposato un progetto secondo me valido: avevo altre società di Serie C interessate ma non le ho volute ascoltare, mentre il Novara ha suscitato in me qualcosa ed ho voluto conoscere la società ed ascoltarla per capire se c’era l’ambizione che cercavo anche io. Ho scelto questa piazza perché vuole vincere il campionato. Ho cercato quella che per me è una sfida. Ho giocato in piazze molto calde, avevo bisogno di un progetto ambizioso“.

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