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Mercato, il bilancio alla sosta: Dia è il colpo, troppa sfortuna per Lovato. Delusione Vilhena

Pur non essendo terminato il girone d’andata, la sosta è utile per tracciare un primo bilancio soprattutto sul mercato estivo. Un mercato per la Salernitana che in parte ha portato frutti. Dieci dei tredici acquisti si possono considerare a tutti gli effetti integrati, per minutaggio, nel progetto tecnico di Nicola, con rendimenti ovviamente diversi.

I promossi

Partendo dal reparto difensivo spicca l’ambientamento di Dylan Bronn. Il tunisino, fresco di convocazione per i Mondiali, è stato presente in tutte le 15 partite finora disputate, giocandone 11 da titolare. L’ex Metz ha sfornato prove convincenti, quelle negative sono quasi sempre combaciate con i ko della squadra. Passando al centrocampo si possono considerare promossi Giulio Maggiore e Antonio Candreva. L’ex Spezia è stato fortemente voluto in estate dal ds De Sanctis e Nicola gli ha subito affidato una maglia da titolare (10 apparizioni) come mezzala destra. Solo un infortunio muscolare lo ha frenato a metà ottobre; la sosta gli servirà per migliorare la condizione. Chi pensava che Antonio Candreva fosse venuto a Salerno a svernare invece si sbagliava. L’esterno ha giocato tutte e 15 le partite di campionato, di cui 13 da titolare, disimpegnandosi bene sia da mezzala che da esterno. Prestazioni arricchite da due gol contro Juventus e Lazio, unica macchia il rosso rimediato ieri a Monza.

In avanti spicca Boulaye Dia. Il senegalese è certamente il colpo di mercato, 6 gol e 2 assist in 14 presenze hanno avuto un peso specifico importantissimo per la classifica della Salernitana; basti pensare soltanto ai gol contro Bologna, Verona e Lazio. Bilancio positivo anche per Piatek che ha segnato 3 gol in 11 presenze e può essere considerato il titolare a tutti gli effetti con Dia.

Appuntamento al 2023

Da quattro calciatori invece ci si aspettava un rendimento diverso. Flavius Daniliuc è stato impiegato 12 volte, l’ex Nizza ha avuto dei passaggi a vuoto ma è certamente un calciatore di prospettiva sui cui la società punta fortemente. Tra i difensori è inoltre quello (insieme a Fazio e Radovanovic) con migliori doti di impostazione. La continuità di prestazione è senz’altro un aspetto da migliorare. Lorenzo Pirola ha invece trovato pochissimo spazio in questo inizio di campionato, con 476′ divisi su 7 presenze. L’ex Inter si è trovato spesso chiuso dai vari Gyomber, Daniliuc, Bronn e Fazio, nelle poche occasioni in cui è stato chiamato in causa ha alternato prove positive a prove negative (come ieri a Monza). Andrebbe però giudicato in un contesto di maggiore frequenza di impiego.

Un delicato infortunio muscolare nel pieno del ritiro precampionato ha condizionato certamente finora Domagoj Bradaric. Nelle prime dieci giornate l’ex Lille ha trovato poco spazio, entrando spesso male in partita. Il buon ingresso con lo Spezia invece gli è valso la titolarità contro la Lazio; fiducia ricambiata con l’assist per il gol di Dia. Dopo la sfida ai biancocelesti però ha fatto registrare di nuovo un calo di rendimento. Erik Botheim era partito come il titolare in avanti accanto a Bonazzoli, gli arrivi di Dia e Piatek lo hanno inevitabilmente spinto dietro nelle gerarchie. Un aspetto che ha un po’ abbattuto il classe ’00; l’ex Bodo Glimt ha dato un buon contributo da subentrato, soprattutto nei match contro Verona e Spezia. Insomma per questi quattro appuntamento all’anno nuovo.

Delusione e sfortuna

Quattro giocatori sono invece finora da giudicare negativamente o addirittura non giudicabili. La delusione più grande è certamente Tonny Vilhena. L’esperienza e le doti tecniche dell’olandese non sono in discussione, il rendimento certamente sì. L’olandese aveva cominciato molto bene, a testimoniarlo il gol contro la Samp e l’assist a Dia contro l’Empoli, col passare delle partite però si è completamente eclissato. Il numero 10 ha fatto male in qualsiasi posizione in cui è stato impiegato, sia come mezzala che come esterno alto. L’equivoco sembra proprio essere sul ruolo naturale dell’ex Feyenoord. La Salernitana lo ha prelevato dall’Espanyol in prestito oneroso (300mila euro) con diritto di riscatto fissato a 3,5 milioni di euro; non è da escludere che la società possa fare oculate riflessioni nel mercato invernale. La sfortuna ha invece caratterizzato finora l’esperienza a Salerno di Matteo Lovato. Il club lo ha prelevato a titolo definitivo dall’Atalanta, facendogli sottoscrivere un contratto quinquennale. Gli infortuni hanno frenato l’ex Cagliari che ha raccolto appena 2 presenze. Una brutta distorsione nel ritiro austriaco ha messo Lovato ai box fino ad ottobre, poi il match intero giocato col Sassuolo, prima di un altro lieve problema alla caviglia nel riscaldamento contro il Verona. Nulla di grave che non gli avrebbe precluso di giocare contro l’Inter, ma prima del match con i nerazzurri è stato un virus gastro interstinale a metterlo fuori dai giochi. Il 5 novembre il ritorno in campo, dal 1′, contro la Cremonese. Uno scontro aereo con Okereke lo costringe ad uscire in barella per trauma cranico. Il ragazzo si augura che l’anno nuovo gli porti un po’ di fortuna.

Junior Sambia e Diego Valencia possono essere considerati degli oggetti misteriosi. L’ex Montpellier è sceso in campo in appena 5 occasioni (49′) e mai da titolare; mai dal 1′ anche il cileno che ha collezionato invece 8 presenze (181′). Sambia è arrivato in netto ritardo di condizione, allenandosi a parte per tutto il ritiro e anche oltre; Nicola non lo ha mai visto realmente come alternativa a Mazzocchi e Candreva, visto anche che il rendimento di questi ultimi è stato alto. Su Diego Valencia pesa probabilmente un equivoco tattico. L’attaccante non ha mai avuto problemi fisici, presentandosi in ottime condizioni in ritiro. Negli scampoli di partita concessigli Nicola però lo ha spesso piazzato come esterno alto a centrocampo, ruolo che evidentemente non appartiene a Valencia. Non è da escludere che, visto la giovane età (classe ’00), la dirigenza non pensi ad una partenza in prestito nella sessione invernale; stesso destino potrebbe esserci per Sambia.

 

 

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