Connect with us

News

Meno 100… al centenario, col paradosso del gradimento al minimo storico: tutto tace sul fronte iniziative

Quelli invocati da Claudio Baglioni erano mille. Allo scoccare della mezzanotte odierna sono… cento i giorni che separano Salerno da quel simbolico 19 giugno che quest’anno avrà una valenza ancor più significativa. Si avvicina a grandi passi il Centenario. Un compleanno atteso, invocato, da qualcuno esageratamente enfatizzato per tornaconti personali. Cento anni con molti dispiaceri ma anche con tante gioie, uomini, storie, aneddoti degni di nota. Senza nominare stucchevoli (e sballate) percentuali sulle categorie vissute dalla Salernitana nella sua longeva esistenza, lo dice il vissuto del Cavalluccio: la sofferenza accompagna, da sempre, il cammino granata. E anche nel “dolore”, la piazza non ha mai lasciato sola la squadra. Cosa che sembra invece potersi concretizzare al giorno d’oggi con una disaffezione mai vista prima, che si tocca con mano.

Inevitabile parlare del momento attuale che vede una grande depressione sul campo e sugli spalti. L’Arechi è stato espugnato per la quinta volta nelle ultime sette partite passando da fortino a territorio di conquista. Il campionato aspetta ancora la Salernitana, ma le gare diminuiscono e le speranze di raggiungere i playoff, obiettivo semi-dichiarato dalla società, diventano sempre più fioche; nell’impianto di Via Allende – divenuto un cantiere work in progress per le Universiadi – il disamore è palpabile gara dopo gara. I risultati altalenanti certamente incidono, ma la sensazione è che molti tifosi non abbiano più fiducia nell’operato della società che non sembra fare molto per mostrarsi più vicina al suo pubblico: negli anni precedenti, seppur in maniera sporadica, vi erano state iniziative per avvicinare allo stadio diverse fasce di età e sociali. Quest’anno netto niet da parte dei piani alti, forse per tutelare chi ha deciso di dare fiducia a inizio torneo sottoscrivendo l’abbonamento. Mossa che, numeri alla mano, appare quantomeno poco convincente.

Ad ora, a cento giorni dal Centenario, non è stato pubblicato dalla “festeggiata” in maniera ufficiale un programma con determinati eventi, né ideata e realizzata una maglia celebrativa. Che pare comunque in cantiere. Ma il clima creatosi attorno alla squadra, tra risultati e atteggiamenti-dichiarazioni di proprietà e management, non è certo dei più favorevoli per un florido merchandising. Sulle tempistiche, poi, meglio stendere un velo pietoso. Per qualcuno queste potrebbero essere minuzie, per altri è l’abc di come si dovrebbe impostare una ricorrenza così importante in una città così devota a questi colori. “Non pubblicizzare le cose non significa che stiamo con le mani in mano”, ha replicato Mezzaroma qualche settimana fa. Eppure, sull’house organ del club (e negli eventi stessi) continuano a non trovare spazio (e presenza di esponenti del cavalluccio) iniziative che non siano sotto la regia dei soliti noti. Sarebbe opportuno evitare personalismi in questo speciale compleanno, onde evitare sovrapposizioni ed inutili schieramenti da guelfi e ghibellini che servono a poco. Perché, in molti, forse non hanno compreso che la Salernitana è un bene della città di Salerno, non un lusso per pochi. Con l’augurio, come cantava Ron, di rivederci fra altri… cento anni.

Dì la tua!

Pubblicando il commento, dichiario di aver letto accuratamente il regolamento e di accettarlo per intero, assumendomi la piena responsabilità di ciò che scrivo. Presto il mio consenso al trattamento dei dati personali, ai sensi del d.lgs. N. 196/2003. La mia identificazione, in caso di violazione delle regole e di eventuali responsabilità civili e penali, avverrà tramite indirizzo IP e non tramite nick o indirizzo email sottoscritto.

La tua opinione conta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.





Advertisement

Seguici su Facebook

Advertisement

Altre news in News