Menichini ridisegna la Salernitana: granata a trazione anteriore contro il Pescara

Sarà una Salernitana d’assalto quella ridisegnata da Leonardo Menichini. Il tecnico di Ponsacco, giunto alla sua terza esperienza sulla panchina granata, è al secondo giorno di allenamento nel ritiro alle porte di Roma. Pur senza essere stato ancora ufficializzato, il mister della promozione (e successiva) salvezza in B vara una nuova veste per la Bersagliera: sarà 4-2-3-1 con l’inserimento di tante forze fresche.

Ma andiamo con ordine. Nonostante una valanga di indisponibili (dai non convocati Bernardini, Di Gennaro, Perticone, Volpicelli e Vuletich) e con alcuni elementi infortunati (Minala e Schiavi), Menichini ha le idee ben chiare. Dopo una sessione di attivazione, infatti, si è passato subito al campo. Ed ecco che lo storico vice di Carletto Mazzone ha provato alcuni accorgimenti tattici: innanzitutto ritorna la difesa a quattro; poi due mediani e un trio di fantasia alle spalle di un unico riferimento offensivo. Tradotto in uomini, davanti a Micai, ecco Casasola e Lopez sulle due corsie esterne difensive; Migliorini e Gigliotti i due corazzieri nel pacchetto centrale. A centrocampo spazio alla grinta di Francesco Di Tacchio e all’impeto di Moses Odjer che, proprio con Menichini, ha espresso il suo miglior calcio a Salerno.

In avanti due ali ficcanti e veloci come Francesco Orlando e Lamin Jallow, uniti all’estro, la spensieratezza di Andrè Anderson, nelle ultime settimane scomparso dai radar granata. Un trio al servizio di Milan Djuric, forse uno dei pochi elementi in forma che il tecnico ben conosce avendolo allenato a Crotone. Nella formazione che si contrapponeva, anch’essa con il 4231, ecco Pucino, Mantovani, il giovane Novella e Memolla in difesa. A centrocampo Mazzarani nel ruolo di play, insieme all’altro primavera Marino. In avanti un trio atipico formato da Rosina, Akpa-Akpro in versione trequartista e con Djavan Anderson dietro all’arciere Calaiò.

Mancano tre giorni a Pescara, Menichini ridisegna i granata. Sarà una Salernitana a trazione anteriore, pronta alla guerra in terra abruzzese: ci si gioca la salvezza e la stagione in novanta minuti.