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Mazzarri come Ventura, ricorso ok ma Figc precisa: “Da ora, tecnici espulsi saranno squalificati”

Ricordate l’espulsione di Trapani e la conseguente squalifica di Gian Piero Ventura, poi annullata grazie a un ricorso che ha fatto giurisprudenza, consentendo al tecnico di sedersi regolarmente in panchina in occasione di Salernitana-Chievo? Bene, resterà il primo… di due soli casi, perchè d’ora in poi la squalifica scatterà d’imperio per ogni tesserato espulso, a meno che non ci sia presenza di errori di fatto (ad esempio, scambi di persona). La Corte Sportiva d’Appello della Federcalcio, infatti, sulla falsa riga di quanto accaduto all’ex Ct qualche settimana fa, lo scorso 4 ottobre aveva accolto il ricorso del Torino, annullando la squalifica all’allenatore Walter Mazzarri, pure lui vittima di un cartellino rosso sventolato dall’arbitro.

Come è noto, dal 15 luglio, il codice disciplinare della Fifa ha adottato diverse variazioni, tra cui la possibilità di trattare allenatori e componenti delle panchine alla stregua dei calciatori, con cartellini gialli e rossi all’occorrenza. Nella riunione di ieri a Roma sul caso Mazzarri, la Corte Federale ha condiviso la tesi della Figc secondo cui debba trovare immediata applicazione tale codice, con immediata squalifica, senza che debba essere modificato il Codice di Giustizia Sportiva, “perché l’adeguamento delle norme tecniche e disciplinari della Federazione Nazionale alle determinazioni che in materia sono promanate dalla FIFA è assicurata sia dalla disposizione dell’art. 3 comma 4 del Codice di Giustizia Sportiva, a mente del quale “in assenza di specifiche disposizioni del Codice e di Norme federali gli organi di giustizia sportiva adottano le proprie decisioni in conformità ai principi generali di diritto applicabili nell’ordinamento sportivo nazionale ed internazionale”, sia dall’art. 1 comma 5 dello Statuto della FIGC il quale impone agli organi di giustizia sportiva di rispettare in ogni momento gli statuti i regolamenti e le decisioni della FIFA e della UEFA”.

Stando così le cose, secondo la Corte Federale, la Corte Sportiva di Appello nell’accogliere il ricorso del Torino e nell’annullare la sanzione della squalifica all’allenatore Mazzarri non ha correttamente interpretato le norme e ha dunque commesso un errore di diritto. Per tale ragione, sul presupposto che il ricorso per evocazione può esser accolto solo in presenza di un errore di fatto, la Corte Federale di Appello, pur ritenendo corretta la tesi della Federazione ed errato il ragionamento della CSA ha dovuto tecnicamente dichiarare il ricorso inammissibile. La conseguenza della decisione è che Mazzarri non sconterà la squalifica per la prossima gara ma che, da oggi il Giudice Sportivo e per essa anche la Corte Sportiva di Appello, dovrà squalificare automaticamente per la gara successiva tutti gli allenatori e, comunque, tutti i tesserati espulsi nel corso della gara.

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