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Mariotto analizza: “Manca un vero direttore sportivo, la società ascolti il pensiero della piazza”

“Mi rendo conto che il momento non è semplice, ma bisogna prendere coscienza della situazione e andare avanti”. É questa la ricetta di Massimo Mariotto, direttore sportivo della Salernitana nella stagione 2012/2013 che sulle colonne de Il Mattino ha analizzato il momento vissuto dalla compagine granata: “Ovviamente fino a qualche tempo fa era impensabile uno scenario simile, purtroppo però nell’ultimo periodo la Salernitana si è fatta male un po’ da sola. Mi dispiace molto per l’attuale andamento, soprattutto perché la piazza merita ben altro”.

La società ha deciso di continuare con Gregucci che dal canto suo non ha optato per le dimissioni: “Scelta migliore?
Francamente non lo so, in più in circolazione attualmente non ci sono molti allenatori bravi. Probabilmente dovrebbe essere prima il mister a capire se è giusto andare avanti, Salerno non è una piazza semplice da gestire in questi momenti. A mio avviso, comunque, ha le risorse per poter uscire da questa fase complicata”. E dopo il ko di La Spezia c’è un’altra sosta per i granata: ” Fermarsi un attimo sarà utile per ricaricare le batterie, scendere invece subito in campo dopo l’ultima sconfitta avrebbe potuto incidere sull’aspetto mentale. Ecco proprio questo discorso, specie in una piazza come Salerno, è fondamentale per riuscire a raggiungere determinati traguardi. La sosta può essere utile per provare a fare chiarezza. In questi momenti, inevitabilmente, si vive di alti e bassi, di conseguenza le idee che nascono possono essere diverse tra di loro. Ad ogni modo parlare con l’allenatore può servire”.

Dopo il turno di campionato iniziato con la vittoria del Brescia sul Venezia, la Salernitana conoscerà la sua situazione di classifica con maggiore precisione: “Nell’ultimo turno ho visto giocare il Venezia e, nonostante sia stata fatta confusione nella costruzione della squadra, lotta sempre su ogni pallone, ma nel week-end affronterà il Brescia e non sarà affatto semplice. Delle evidenti difficoltà le troverà anche il Livorno che invece sfiderà il Cittadella. Ma a prescindere da quello che accadrà nei prossimi novanta minuti, nessuna squadra ha gli stessi valori della Salernitana. Sinceramente non vedo una situazione tragica, ciò però non toglie che servirà ancora più concentrazione e attenzione. In più se quel pizzico di fortuna che fino ad oggi non ha assistito la Salernitana inizierà ad essere un’alleata, allora sì che la salvezza verrà conquistata senza problemi”.

La certezza è rappresentata dal mancato raggiungimento dell’obiettivo play-off: “In primis, probabilmente, la società dovrebbe ogni tanto ascoltare anche il pensiero della piazza e non ritrovarsi spesso e volentieri allo scontro verbale, perché c’è sempre qualcosa di utile da estrapolare nei vari commenti, poi forse all’interno della dirigenza manca un vero direttore sportivo. Sono convinto che il sottoscritto in coppia con Fabiani formerebbe una coppia perfetta per il club granata. Ricordo che una decina di anni fa quando ero il diesse del Benevento, proprio Angelo, che era viceversa a Salerno in B, mi propose di lavorare insieme per i granata, poi sfortunatamente non si fece più nulla. Chissà che in futuro non possa accadere l’esatto contrario, sono convinto che con le nostre capacità saremmo in grado di portare finalmente la Salernitana in serie A”

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