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Marino difende Castori: “Salernitana è in buone mani. Ribéry? Sarà decisivo”

“L’impatto con la A per la Salernitana è stato problematico. Mancavano i risultati, ma le prestazioni arrivavano. La partita di sabato sarà interessante. Lo Spezia è in difficoltà, ha perso male a Verona, la Salernitana si è rinvigorita, vincendo col Genoa e ha la mente libera. Le due squadre hanno filosofie di gioco differenti. Lo Spezia è propositivo e attacca con tanti uomini, la Salernitana gioca in verticale e concede poco in difesa, può essere pericolosa in contropiede”. L’ex allenatore dei liguri (stagione 2018/19) Pasquale Marino presenta così, ai nostri microfoni, lo scontro diretto di sabato 16 ottobre alla ripresa del campionato tra Spezia e Salernitana. Il trainer siciliano ha sfidato lo scorso anno i granata, in Serie B, sulla panchina della Spal, vincendo (2-0) e pareggiando (0-0) tra andata e ritorno. “La Salernitana ha tanta qualità nel reparto offensivo – dice Marino -. Bonazzoli è un calciatore forte tecnicamente, Djuric ha fisicità, poi c’è Ribéry che, se ha scelto di giocare in una neopromossa, vuol dire che ha ancora tanta passione. È un campione, in campo non fa mai cose banali e non spreca palloni. Darà una grande mano alla squadra per rimanere in A. I calciatori acquistati dimostreranno il loro valore, l’organico c’è”. A Ferrara Marino ha allenato un attuale calciatore granata, Luca Ranieri. L’ex Foggia nelle ultime settimane ha inanellato prestazioni convincenti: “Dopo tanta esperienza in B, Ranieri è pronto per la Serie A. Parliamo di un calciatore che ha giocato in Nazionale under 21, ha personalità, piede ed è duttile perché può fare il terzino, l’esterno alto e il centrale nella difesa a tre. È un calciatore che si allena sempre con la giusta concentrazione che poi trasmette in partita”. Da collega, l’ex allenatore dell’Udinese commenta anche l’operato di Fabrizio Castori: “Stimo tanto Fabrizio, è una persona diretta e genuina, siamo nemici solo in campo. È sincero e spontaneo come pochi. Ci siamo sentiti recentemente e mi ha chiesto di un calciatore che ho allenato e abbiamo fatto una bella chiacchierata. Si è meritato la riconferma e la fiducia della società, anche in questo inizio di stagione complicato. Lo scorso anno ha compiuto una vera e propria impresa con una squadra inferiore ad alcune, costruite per vincere, e in un torneo lungo, difficile ed imprevedibile. Le difficoltà iniziali in Serie A sono fisiologiche per una neopromossa, i giocatori devono conoscersi ed entrare in condizione. Lui ha sempre tirato dritto. Si sta adattando bene alle caratteristiche dei calciatori che ha in rosa e prova anche a variare tatticamente. Fabrizio ha l’esperienza anche per fronteggiare la situazione societaria, isolando se stesso e la squadra”.

La lotta salvezza sarà un affare per quattro squadre, più qualche illustre outsider, come sottolinea il tecnico di Marsala: “Tutte le neopromosse hanno preso giocatori che possono adattarsi ai propri allenatori. Empoli e Venezia stanno diversamente in campo rispetto alla Salernitana. Entrambe giocano dal basso, palleggiando; la Salernitana invece va in verticale ed è aggressiva in fase difensiva. Sarà una bella bagarre in zona salvezza. Mi sorpende negativamente, al momento, il Cagliari che ha una rosa di gran lunga superiore alle altre, ma non sta esprimendo il suo potenziale. La Salernitana è in buone mani, dovrà cercare di lottare sempre per arrivare con l’agonismo dove non può arrivare con la tecnica”. Marino conosce bene il calore del tifo meridionale e di piazze importanti come Genoa, Udine e Parma. Commento finale sulla situazione societaria che vive la Salernitana e sull’apporto che la torcida granata, durante il campionato, può dare alla squadra: “Con risultati positivi la Salernitana può diventare certamente più interessante per chi vuole acquistarla. Salerno è tornata in A dopo anni, la piazza è bellissima e merita una continuità sportiva. Certamente si troverà una soluzione. Le piazze del sud hanno pro e contro. Sono molto esigenti e poco pazienti nei momenti di difficoltà. Allo stesso tempo ti danno una grande carica, servirebbe forse un pizzico più di equilibrio. Personalmente le preferisco. A Salerno sarà per tutti difficile fare punti, è una piazza che mi ricorda Foggia, Catania e Palermo dove sono stato. Il pubblico sugli spalti è molto vicino al terreno di gioco e questo è bellissimo”.

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