Marelli fa chiarezza: “Corretta la ripetizione del rigore di Ciofani”

“La ripetizione del rigore di Ciofani è corretta”. Ci pensa l’ex fischietto Luca Marelli, opinionista arbitrale Dazn, a mettere il punto sulla questione che ha creato movimento sui social. In pasto al web è andato il caso simile di un Lazio-Lecce del 2019 in cui il Var intervenne: ne scaturì un calcio di punizione indiretto per i biancocelesti, dopo che il leccese Babacar aveva calciato, con Lapadula in gol sulla ribattuta. Ma erano entrati in area prima del tempo giocatori delle due squadre.

“La disciplina frattanto è cambiata, è stato introdotto il concetto di encroachment, termine impropriamente tradotto con ‘invasione’. Quando a commetterla sono elementi di entrambe le squadre e il Var se ne accorge, intervenendo se la palla torna in gioco in seguito a una ribattuta che avvantaggia uno di loro, il rigore va sempre ripetuto – spiega Marelli – Quel Lazio-Lecce fu tenuto in considerazione dall’Ifab per fare delle precisazioni. Sostanzialmente il Var non punisce e/o premia uno più dell’altro e rimanda al regolamento”. Che dice che il calcio di punizione indiretto è da concedere solo se ad entrare prima è unicamente l’attaccante che beneficia della ribattuta; nei casi di ingresso di entrambi o del solo difensore che impatta c’è ripetizione. “A Salerno il rigore è stato ripetuto per l’accertamento della presenza in area anche di giocatori della Salernitana, non solo di Castagnetti”, aggiunge Marelli.

Che solleva però altri dubbi: “Perché non c’è stata on field review sul tocco di mano in area di Tsadjout? Poteva starci il rigore per i granata, fosse stato in Juve-Inter sarebbe venuto fuori un caos. Sull’1-1 di Okereke, inoltre, il Var avrebbe potuto segnalare un’imprudenza evidente di Tsadjout su Lovato, secondo me da ammonizione, con annullamento del gol”.