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Manfredi: “Nessun trattamento di favore. Ora i danneggiati siamo noi”

Intervistato dal Corriere dello Sport, Matteo Manfredi, presidente della Sampdoria, è intervenuto sulla questione playout e sui presunti favoritismi nei confronti della formazione blucerchiata: “Illazioni sgradevoli, falsità che hanno creato un danno senza precedenti al club, ai suoi tifosi e al sistema calcio italiano in generale. Non c’è stato alcun trattamento di favore – ha detto il numero uno del club genovese -. La conferma che fossero tutte illazioni l’abbiamo avuta quando il Brescia ha rinunciato al ricorso in appello accettando i 4 punti di penalizzazione inflitti in primo grado. Ora i danneggiati siamo noi, perchè al netto delle tempistiche, che sono state regolari e hanno rispettato i vari step della giustizia sportiva, se i punti fossero stati decurtati durante la stagione, come fatto con il Cosenza, questa vicenda sarebbe finita in un’altro modo. E mentre gli altri si muovono sul mercato e programmano la prossima stagione, noi a fine giugno siamo ancora nel limbo”.

Sulle proprie resposabilità Manfredi ha detto: “Non entro nelle scelte altrui, mi concentro solo sulle nostre responsabilità. Me le sono sempre prese e lo ribadisco: avevamo preparato una stagione con l’obbiettivo di andare in Serie A. Non dovevamo essere qui a giocarci i playout. Avevamo investito tanto e, oltre a non centrare l’obbiettivo, siamo precipitati. Diversi meccanismi non sono riusciti a integrarsi appieno. Sono state date ampie deleghe alla direzione tecnica che, in totale buona fede, non ha allestito una rosa competitiva. Ci siamo sentiti in obbligo di vincere ogni partita e la pressione ci ha divorati”. Il presidente ha poi continuato parlando del playout e del tecnico Evani: “Noi pensiamo al campo e rispettiamo la classifica. Nonostante le possibili implicazioni legali, ci sarà un giudizio cautelare il 13 e uno di merito il 19, a cavallo dei due playout. Non è facile operare così, ma non dobbiamo avere alibi. Evani e il suo staff, dal loro arrivo, hanno fatto la differenza”.

Manfredi si è poi soffermato sulla rabbia dei tifosi dicendo: “Li comprendiamo e li rispettiamo. Al punto che abbiamo meso in vendita i biglietti per la gara di domenica a prezzi popolari e al costo di un euro per i nostri abbonati. Questo gesto vuole essere l’inizio di un nuovo percorso insieme”. Per concludere il presidente della Sampdoria ha parlato delle prospettive in caso di permanenza in B e quelle in caso di retrocessione: “Andremo avanti in qualsiasi caso, investendo. Detto questo è nostra responsabilità prevedere tutto e muoverci di conseguenza con due piani operativi distinti a seconda del risultato. Voglio restituire alla Samp la dignità, la stabilità e l’orgoglio. Voglio vedere Marassi pieno, con una squadra che lotta ed emoziona la sua gente. Ma vorrei anche costruire un club serio, solido, rispettato, che lavora con metodo, competenza e che mette al centro la maglia, non gli interessi personali. Un club dove i giovani crescono”.

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