Un ritorno atteso quattro anni. Milan Djuric ha riassaporato ieri la gioia (mostrata anche sui social) di rivestire la maglia della sua Nazionale: 60′ (partendo titolare) per il gigante di Tuzla nel match di Nations League tra Bosnia e Olanda. Un ritorno che sembrava, ancora una volta, svanito, poi la chiamata del CT Bajevic all’ultimo minuto.
“Milan è raggiante per essere tornato in Nazionale e per aver giocato. Era un obiettivo che si era prefissato da qualche tempo – ha detto l’agente del calciatore Vittorio Sabbatini ai nostri microfoni – Ha avuto questa bella possibilità di giocare contro l’Olanda, si è potuto confrontare con giocatori importanti. Peccato non sia sceso in campo contro l’Irlanda del Nord giovedì scorso, avrebbe potuto dare una grande mano per passare il turno. Speriamo abbia altro impiego contro la Polonia. Questa convocazione testimonia che lavoro e serietà pagano sempre, ed è stato così per lui. Il CT ha dovuto fare delle scelte e capita che qualcuno rimanga scontento, ma alla fine la soddisfazione è arrivata e ne siamo orgogliosi”. In questi anni la presenza di un campione come Edin Dzeko ha spesso complicato il ritorno della punta granata con i dragoni; tra i due c’è un rapporto di profonda stima, come ci ha confermato il suo procuratore: “Dzeko è un campione assoluto, Milan è un ragazzo intelligente e lo sa. C’è un rapporto di stima reciproca tra i due, si sentono spesso. Credo possano giocare insieme. Nel match contro l’Irlanda, inserendo Djuric vicino a Dzeko, la pericolosità offensiva sarebbe aumentata e magari anche le chance di vincere”. All’alba della sua avventura a Salerno Djuric ha trovato non poche difficoltà di ambientamento, con qualche problema di feeling con la porta. Le critiche non sono mancate: “All’inizio a Salerno non è stato facile. Milan si portava degli strascichi della precedente stagione, dove aveva avuto qualche infortunio di troppo, il recupero non è stato semplice. La scelta della società poi si è rivelata giusta – ha affermato Sabbatini – Le critiche fanno parte del gioco, quando le cose non vanno bene, ci può stare che i tifosi giudichino. Il ragazzo si è fatto scivolare tutto addosso, si è rimboccato le maniche, ha lavorato, non ha mai dubitato di se stesso e i risultati si sono visti”.
La nuova stagione è iniziata col piede giusto per la Salernitana (un pari e una vittoria) e per Djuric, in gol contro il Chievo. “L’obiettivo è sicuramente di migliorare sul piano personale e di squadra. La scorsa stagione è stata a fasi alterne, sfiorando, ma purtroppo non cogliendo, l’obiettivo playoff. La società si è mossa per migliorare la rosa. È arrivato Castori al posto di Ventura. Ogni allenatore ha un proprio credo tattico, un calciatore bravo e intelligente deve sapersi adattare e capire i dettami del proprio mister per rendere al meglio. Le cose stanno andando bene, i risultati stanno arrivando e Milan ha segnato subito. Tutino è un ottimo calciatore e le sue caratteristiche sono complementari a quelle di Milan, infatti, c’è grande intesa. Lo scorso anno c’era Gondo come partner, con il quale si trova anche bene. Djuric si è messo finalmente alle spalle il problema al piede, giovedì tornerà in città e si sottoporrà ai tamponi e, se gli esiti saranno, si spera, negativi, sarà a disposizione per il Pisa”. La squadra deve convivere con l’emergenza Covid e con i forti malumori della piazza. Una situazione non facile per i calciatori, come sottolineato dall’agente di Djuric: “Il supporto dei tifosi è importante ovunque, a Salerno ancora di più. Sono il dodicesimo uomo, la marcia in più. Questa spaccatura che c’è purtroppo non fa bene, ci vorrebbe più unità, ne gioverebbe l’ambiente tutto. La società può essere criticata, ma ogni anno ha provato a migliorare la squadra, con sforzi economici, acquistando calciatori anche a titolo definitivo, come successo con Djuric. L’asse con la Lazio va visto anche in maniera positiva, permette di far approdare a Salerno giocatori giovani e interessanti, preferendo la Salernitana ad altri club”. Il classe ’89 è legato al cavalluccio da altri due anni di contratto (scadenza 2022) e a Salerno si trova bene. L’ambizione di rigiocare in Serie A (come fatto col Cesena nel 2014/15) ovviamente c’è e sul finire del mercato si era prospettata una possibilità. Sabbatini poi ci svela un retroscena relativo alla fine dello scorso campionato: “I calciatori oggi hanno una vita professionale più longeva. Djuric sta benissimo a Salerno e ha ancora due anni di contratto con la Salernitana, in futuro dialogheremo con la società, non c’è fretta. L’interesse dello Spezia è stato lusinghiero sicuramente, ma si è palesato verso la fine del mercato. La Salernitana avrebbe avuto difficoltà a trovare un degno sostituto e ha voluto tenere i pezzi pregiati. Alla fine della scorsa stagione si era prospettata anche per Milan la possibilità di vestire la maglia della Lazio che cercava un attaccante strutturato fisicamente. Ci sono stati dei dialoghi, alla fine si è scelto di non togliere alla Salernitana un calciatore importante”.
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