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Lungo divieto trasferta, Commissione Sport al Sindaco: “Incontri il Prefetto”

Le istituzioni salernitane iniziano a prendere posizione sul divieto di trasferta inflitto dal Viminale ai tifosi della Salernitana dopo quanto successo nella partita di ritorno dei playout il 22 giugno contro la Sampdoria. La società sta studiando le carte e presto potrebbe cercare di porre in atto le iniziative più idonee volte a tutelare la sua tifoseria, anche perché buona parte degli ultras era all’esterno dell’Arechi, per protesta, e i disordini all’interno sono stati opera di una minoranza, con il lancio di oggetti e seggiolini.

Nel frattempo, la politica cittadina prova a scuotersi. Rino Avella, presidente della Commissione Sport del Comune di Salerno, ha pubblicato una nota al riguardo: “Quattro mesi di divieto di trasferte e due partite casalinghe a porte chiuse: una sanzione spropositata, ingiusta e sbagliata per opporsi alla quale l’Amministrazione Comunale è chiamata a muovere passi ufficiali. Porterò all’Ordine del Giorno della Commissione Sport di martedì 22 luglio la richiesta di impegnare il Sindaco ad incontrare il signor Prefetto. Attraverso il massimo rappresentante del Governo in città dovrà quindi giungere al Viminale la protesta ufficiale del massimo esponente cittadino in nome e per conto dell’intera comunità. Salerno è culla di civiltà e i tifosi della Salernitana sono i figli di questa terra. È inaccettabile che si infligga una punizione enormemente sproporzionata rispetto ai fatti realmente accaduti. Se si accettasse questa condanna si accetterebbero implicitamente le sue motivazioni che addirittura attengono a motivi di sicurezza pubblica e sono di natura preventiva. Inconcepibile”.

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