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Lotito: “I calciatori possono allenarsi nel rispetto delle norme. Speriamo si torni presto a giocare”

Claudio Lotito torna a parlare e lo fa in maniera, ovviamente, mai banale. Il numero uno della Lazio e co patron della Salernitana è intervenuto selle frequenze della radio ufficiale biancoceleste, commentando la situazione del mondo calcistico italiano, in relazione all’emergenza Coronavirus: “Precisiamo che nessuno vuole prendere sotto gamba la salute dei cittadini e degli atleti. I fatti mi stanno dando ragione, da un mese e mezzo ho lanciato l’idea di fare dei test sierologici, che già ci siamo fatti arrivare da tempo. Sono test importanti, oltre al tampone, perché verificano la presenza di immunoglobine e di altri anticorpi che dimostrano l’esistenza o meno del virus”. L’imprenditore romano è, da sempre, uno di quelli favorevoli alla ripresa quantomeno degli allenamenti: “Ho sempre sostenuto che tutte le attività lavorative possano essere espletate se rispettano le norme di sicurezza e se hanno l’autorizzazione dei Prefetti. Non capivo perché un atleta non potesse svolgere la propria attività, che non deve essere considerata ludica. I giocatori hanno una condizione fisica diversa dalle persone normale e possono andare in difficoltà se vengono fermati per così tanto tempo. Non è un caso che nessuno di loro sia stato ricoverato in ospedale. Formello è stato sanificato, abbiamo fatto la nebulizzazione del perossido di idrogeno che consente di evitare il contagio di qualsiasi natura. In un contesto così, con tutti i controlli, non ho mai capito perché i giocatori non si siano potuti allenare. Secondo me lo possono fare, nessuno rischia la salute. Io ho il personale che tutti i giorni lavora in ospedali Covid-19: tutti sono stati dotati di misure di protezione. Da due mesi abbiamo mascherine P3 e tutto ciò che occorre, compresi per esempio gli occhiali”. La Lazio è stata una delle prime società a stoppare le attività e a bloccare i calciatori in città: “Non siamo parlando di scelte della società, io sono per il rispetto delle norme dello stato. Siamo rispettosi delle regole, ma in questo contesto non c’è una validazione scientifica che impedisca ai giocatori di allenarsi in un contesto da me sopra descritto. O meglio, adesso sono impedite le sedute, ma nel precedente decreto no. Se viene adottato un protocollo che rispetta alcune misure di sicurezza, la salute non viene compromessa. L’allenamento è un atto lavorativo. Perché se lavorano nelle fabbriche, un calciatore non può svolgere il proprio compito in condizione di totale sicurezza? Comunque mi auguro che adesso la situazione migliori e mi aspetto che si torni presto in campo, sempre nel massimo rispetto dei protocolli. Il centro sportivo della Lazio, che è uno dei più grandi d’Italia, ha il personale idoneo per poter proseguire la propria attività”.

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