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Liverani-Inzaghi, 3 incroci in panchina. Da compagni una rete d’antologia a… De Sanctis

Terzo confronto con Simone Inzaghi per Fabio Liverani, i precedenti due entrambi alla guida del Lecce contro la Lazio. Il 10 novembre 2019, all’Olimpico, la spunta Simone per 4-2 con doppietta di Correa e reti di Immobile e Milinkovic-Savic (Lapadula e La Mantia a segno per i salentini). Nel girone di ritorno la vendetta: a luglio e dopo la sosta obbligata causa Covid, Babacar e Lucioni ribaltano l’iniziale vantaggio biancoceleste di Caicedo per il 2-1 finale.

Liverani è ancora a caccia della prima imposizione contro l’Inter: in 4 precedenti delle sue squadre, due pareggi e due sconfitte, con 1 solo punto ottenuto a San Siro, quello beffardo alla guida del Parma nell’ottobre 2020. Una doppietta di Gervinho illuse i Ducali, Brozovic e soprattutto Perisic a tempo scaduto permisero a Conte di evitare il ko.

Liverani e Simone Inzaghi sono stati pilastri della super Lazio targata Cragnotti di inizio millennio. L’attaccante piacentino – a differenza di Liverani – ha conquistato lo scudetto del 2000, con annessa rete nel 3-0 alla Reggina che valse il sorpasso alla Juventus sconfitta a Perugia.

Liverani sarebbe stato prelevato nel 2001 dal Perugia per 25 miliardi più la metà del cartellino di Berrettoni. Per cinque stagioni e mezzo (escludendo un breve prestito di Simone alla Sampdoria), hanno vissuto lo stesso spogliatoio, con allenatori del calibro di Zoff, Zaccheroni, Roberto Mancini e Delio Rossi. D’antologia una rete siglata da Liverani a Udine, il 18 novembre 2001, un gol ricordato proprio pochi giorni fa da Inzaghi perché simile a quello di Calhanoglu a Monza su sponda di Thuram. Inzaghi infatti, servì un assist no-look di tacco all’accorrente Liverani. A essere bucato, tra i pali dell’Udinese, quel Morgan De Sanctis, che è stato fino a un mese fa Direttore Sportivo della Salernitana.

Nel 2019, quando mezza Italia corteggiava il Simone Inzaghi allenatore della Lazio, Liverani ebbe una serie di colloqui con Igli Tare per un’eventuale sua sostituzione in biancoceleste. Alla fine Inzaghi proseguì per un altro, ultimo, anno alla corte di Lotito.

Liverani – da sempre legato ai destini della Lazio – avrebbe dichiarato qualche mese più tardi: “Mi aspettavo gli ottimi risultati di Simone come allenatore, perché già quando giocavamo, lui conosceva calciatori di ogni categoria”.

 

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