ORE 13:06. Si chiude la conferenza stampa con le parole di Liverani sul suo staff: “Maurizio Cantarelli sarà preparatore atletico, Federico Fabellini il collaboratore tecnico. Per il ruolo di vice, visto che il mio secondo era un ragazzo che si è accasato con Iachini, Simone Pavan, sto facendo delle riflessioni su chi mi può accompagnare in una situazione particolare. Se trovo sintonia con qualcuno già legato alla Salernitana ben venga e si va tutti per una strada. Ribéry? Devo vedere, sarà uno già all’interno della società”. Molto probabilmente potrebbe trattarsi di Manolo Pestrin.
ORE 13:03. Ancora Liverani: “Candreva ha carisma tecnico, la squadra deve appoggiarsi e mettere in condizione i giocatori di qualità di potersi esprimere. A prescindere dal ruolo, lui e Dia sono elementi che un minimo di libertà e spazio in campo se lo trovano da soli, l’importante è che siano armonici con gli altri, altrimenti non siamo in grado di sostenerli. L’Inter porta i due attaccanti a difendere a 25 metri dalla porta, anche i nostri devono farlo e poi essere valore aggiunto quando dobbiamo far male agli avversari. Capitano? Non ho grande difficoltà, entrando a febbraio, a lasciare le gerarchie come erano. Lo spogliatoio è sacro, i giocatori sanno gestirlo. Ho grande rispetto e lascio a loro la gestione degli spogliatoi. Le regole e il controllo di tutto passa sempre per l’allenatore ma se non ci sono cose su cui intervenire, dopo 7-8 mesi credo che la gestione già decisa vada bene”.
ORE 13. Liverani sull’attacco: “Dobbiamo cercare, rimanendo equilibrati, di vincere le partite e mettere un po’ di offensività con attaccanti puri o trequartisti. Abbiamo esterni di gamba che arrivano sul fondo e quindi dobbiamo riempire l’area. Weissman, Dia, ce ne sono tanti, c’è Candreva, giocatori di qualità vanno portati vicini all’area per vincere. L’arrivo di Manolas non va certo presentato, insieme a Boateng, Fazio e agli altri che c’erano, anche se qualcuno si è infortunato e ci vorrà tempo, ci aiuteranno ad essere equilibrati. Non possiamo fare tante prove in vista dell’Inter. L’avversario è fortissimo, non abbiamo tempo, ogni partita è una possibilità per fare punti”. Sabatini su Weissman: “È stata l’opportunità dell’ultimo secondo, ne stavo cercando uno con quelle caratteristiche, ci è stato offerto e l’abbiamo preso”.
ORE 12:55. Sabatini: “Manolas è un ragazzo giovane, intendevo che il mercato è stato insufficiente per i tempi, non tanto per le scelte dei giocatori. Avrei dovuto fare tutto e subito e invece non sono riuscito per tanti contrattempi. Lui ci darà una mano ma non sarà lui a risolvere tutti i problemi. Li risolverà l’allenatore che deve mettere in campo un undici che sappia come recuperare palla. Non è mai un giocatore che cambia il corso di una stagione ma la squadra che con l’allenatore viene prima di qualsiasi cosa. Sono certo che Fabio troverà un concerto di giocatori che si attiveranno in una certa maniera”. Liverani: “Contratto di soli 5 mesi? Quando uno subentra in un momento come febbraio o marzo, mettersi seduti in posizione di ultimo posto e parlare del futuro è difficile. Una società viene dal terzo allenatore e chi arriva non può mettersi a pensare al dopo, non avrebbe avuto senso e non sarebbe stato conveniente per nessuno. La società ha scelto Liverani per quello che è adesso, ci conosceremo, ci valuteremo, avremo fatto la follia di salvarci? Ci sediamo e se c’è volontà non dovuta a un pezzo di carta potremo trovare accordo. Se retrocedessimo, pure possiamo parlare. Se pensiamo di separarci andrà bene lo stesso, sperando di aver fatto bene con la salvezza in tasca. Non ho mai giocato solo per un contratto, c’è tempo per il futuro”.
ORE 12:52. Ancora Liverani: “Nel ruolo di play si può fare tanto. Nella rosa non ci sono caratteristiche da regista puro che può essere fatto da elementi con qualità differenti, in rosa ce ne sono. Cercherò di capirlo. Per me è fondamentale girarsi con la giusta posizione dei piedi e del corpo che permette di essere meno attaccato e più giusto nella gestione di una difficoltà di un attacco. Ci lavoreremo. Kastanos può essere usato in più situazioni, dobbiamo capire se abbiamo bisogno di più qualità dalla metà campo in su o un giocatore che ci permetta di giocare un po’ più basso”.
ORE 12:48. Sempre il mister: “In questa città è stato fatto un miracolo sportivo un paio d’anni fa. La tifoseria è stato valore aggiunto per arrivare a farlo. Chiedere qualcosa ai tifosi non è facile, siamo noi a dover dare qualcosa, atteggiamento, determinazione, fame di poter finire la partita stremati e con orgoglio. Se noi diamo qualcosa, la gente ricambierà con tantissimo. Basta poco per accendersi a questa piazza”. L’ad Milan: “C’è pragmatismo nella conduzione di un club. Penso che da qualche mese nelle nostre dichiarazioni la parola sostenibilità è diventata un mantra. La lettera B non voglio nemmeno pronunciarla. Siamo convinti di poter fare l’impresa. Mister Liverani può confermarlo: abbiamo parlato degli sviluppi che vogliamo fare al Mary Rosy, non abbiamo parlato di situazioni economicamente restrittive. Siamo tutti convinti, è ovvio che gli scenari sono ben presenti e li abbiamo tranquillamente scritti”.
ORE 12:44. Ancora Sabatini: “Questa non è mai diventata una squadra. Il motivo è questo: se tutti tirassero fuori la verve e la disperazione che io preferisco, come Weissman… quel ragazzo ha giocato con follia, rabbia, andava a raccogliere la palla fuori dal campo. Se tutti esprimessimo questo tipo di follai per l’allenatore sarà probabile riuscire a tirar fuori qualcosa di importante”. Liverani: “Prendere gol o farne pochi non è questione di modulo ma è nella mentalità di avere la percezione del pericolo quando gli altri giocano e quando tu giochi nella metà campo avversaria. Serve quel pizzico di follia nel voler fare fatica. Oggi le partite si vincono per un calcio da fermo, un calcio d’angolo o per la volontà di riempire l’area avversaria e proteggere la tua”.
ORE 12:41. Ecco Liverani: “Mediamente io e il mio staff cerchiamo di avere un’idea su tutte le squadre quando siamo fermi. ho visto la squadra, è evidente che ha avuto un po’ di cambiamenti col mercato di gennaio, non c’è tanto tempo ma la volontà di costruire qualcosa sì, partita dopo partita, senza scadenze a lungo termine o tabelle. I valori individuali sono medio alti ma ad oggi il collettivo ha espresso poco. Dobbiamo diventare squadra. Se ho accettato, a prescindere dalla storia col direttore che mi emoziona, è perché credo si possa ambire ad avvicinare le squadre davanti a noi”.
ORE 12:33. Parla Sabatini: “Si arriva a un certo punto nella vita in cui la verità diventa necessaria. Un’impellenza. Mi devo scusare con Inzaghi, non l’ho aiutato abbastanza, il calciomercato di gennaio l’ho portato avanti un po’ a rilento per una serie di contraddizioni ed episodi sfavorevoli che mi hanno condizionato, avrei potuto e dovuto portare alcuni giocatori nei primissimi giorni di gennaio, non ci sono riuscito e non ho aiutato un allenatore in difficoltò. Mi scuso profondamente con lui e gli auguro fortuna e una carriera fulgida. Perché Liverani? Lo conosco, è un uomo cresciuto anche faticosamente in una dimensione di Roma che conosco, dove non è facile vivere per un ragazzino, a Tor Bella Monaca. La sua palestra di vita è stata la strada e vi garantisco che lì si impara più che a Coverciano. Era un rompiballe che giocava da numero 10 nella Viterbese, questo disgraziato mi fece due gol quando ero all’Arezzo. Poi il Perugia fece ritiro di Serie A e Liverani fu aggregato, dato che la viterbese era della galassia Gaucci. arrivò come un soggetto sconosciuto e nel giro di pochi giorni, attraverso un’intuizione eccezionale di Cosmi che origliava i giocatori come si esprimevano nei confronti di Fabio, in particolare Alenichev che diceva che solo Liverani riusciva a dargli la palla nei tempi e nei modi giusti. Serse è un uomo intelligente e ha maturato l’idea di piazzarlo regista. Per prendere un ragazzo dalla C e fargli fare questo ci vuole coraggio e grande visione. Nel giro di dieci giorni Liverani era un capo: a un allenatore serve carisma e conoscenza, se nel giro di pochi giorni in una squadra che aveva giocatori espertissimi era un dominatore, vuol dire che ha sfruttato il suo carisma tecnico e umano. Nel giro di qualche mese è stato venduto alla Lazio per più di 20 miliardi. Chi ha questa storia da calciatore sfrutta qualità che non sono solo tecniche ma di cultura e attitudine che è quello che servirà a noi a Salerno. Nessuno ha abdicato, non mi sentirete fare proclami rispetto alla salvezza, non è la mattinata giusta ma io so dentro di me che noi ci salveremo. So anche che molti rideranno perchè il risultato di venerdì è stato una mazzata quasi definitiva ma a me non frega niente. Ho un allenatore nuovo, pieno di idee e motivazioni, un gruppo che va messo a fuoco. Sono certo che Fabio con la sua scaltrezza ci riuscirà già oggi pomeriggio. Fatico troppo a vivere, non posso permettermi di non andare subito al dunque. Stasera Liverani dovrà venire da me e dire che questa squadra vale la salvezza, me l’aspetto. Siamo passati dal 5% al 3,5%”.
“.
ORE 12:30. Inizia la conferenza stampa. Liverani è affiancato dall’ad Milan e dal diggì Sabatini al tavolo della sala stampa dell’Arechi, a sua volta accompagnato da Pietro Bergamini e dal figlio Santiago. Apre il tavolo l’ad Milan: “Il direttore Sabatini, nostro grande regista ci ha guidato in questo ulteriore cambio di guida tecnica. Ringraziamo Inzaghi che abbiamo conosciuto nelle settimane precedenti, un uomo di grande qualità umane ma abbiamo deciso insieme al presidente e al direttore di dare un nuovo slancio al club; come spesso Sabatini dice c’è ancora spazio per fare un’impresa, ce la meriteremmo insieme principalmente alla città. Pensiamo che Liverani sia la persona giusta per dare slancio a una squadra che tutti abbiamo visto un po’ claudicante nel primo tempo con l’Empoli. Ho conosciuto il mister, un uomo di grandissimo spessore. Mi preme ribadire che siamo ancora convinti che possiamo farcela, questo ulteriore colpo d’anca l’abbiamo fortemente voluto. Saremo al fianco di Liverani”.
ARTICOLO ORE 11:30. È il giorno di Fabio Liverani. Arrivato ieri sera in città, il nuovo allenatore della Salernitana farà oggi pomeriggio la conoscenza del gruppo per la prima seduta della mini-settimana che condurrà alla proibitiva sfida in casa dell’Inter. Il tecnico classe 1976 incontrerà prima la stampa in conferenza: appuntamento alle 12:30 nella sala stampa dello stadio Arechi con la consueta diretta testuale offerta su questa pagina dalla nostra redazione. Sarà possibile anche guardarla in live streaming a cura dell’ufficio stampa del club con incorporamento sempre su questa pagina. Con Liverani ci saranno l’ad Milan e il dg Sabatini al tavolo.
Lo staff
Liverani spera di fare l’impresa, è motivato e non vede l’ora di rimettersi in gioco. Porterà con sé certamente due uomini di fiducia: si tratta del tattico Federico Fabellini, nelle vesti di collaboratore tecnico, e del preparatore atletico Maurizio Cantarelli, che lo segue da oltre dieci anni. Si cerca un vice. Manuel Coppola (ex mediano della Salernitana nel 2004/05 e in passato suo assistente) ha preso altre strade mentre il suo secondo di Cagliari, Cesare Bovo, si è frattanto accasato al Palermo. Le riserve sul nome del terzo collaboratore dovrebbero essere sciolte oggi. Restano nello staff granata il preparatore dei portieri Mauro Lamberti, il match analyst Sandro Antonini ed i preparatori atletici Marco Celia, Vincenzo Laurino e Daniele Tozzi, già sotto contratto col club e collaboratori dei precedenti mister nell’era Iervolino in questi tre anni.
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