L’incoraggiamento di Ighli: “Salernitana, hai tutto per… stare ‘zitt’. Nella vita tutto torna”

“La scalata è a buon punto, però… zitt”. Ighli Vannucchi aveva sposato il motto già l’anno scorso nella cavalcata verso la promozione in massima serie e fa altrettanto alla vigilia degli ultimi 180′ di campionato dei granata, i primi 90′ dei quali si giocheranno ad Empoli, contro un’altra delle sue ex squadre. Lo ha ribadito pure sette giorni fa in un post su Facebook. Ai nostri microfoni, spiega come “questo ‘zitt‘ sia una cosa che riesce a far concentrare tutti verso un obiettivo unico, sennò si fanno troppe chiacchiere: quando si sta in silenzio e si cerca di fare fatti si ottengono anche risultati migliori, come l’anno scorso. Anche i tifosi con questo motto si sono tutti concentrati nel parlare meno e magari fare qualche preghiera in più”.

Il doppio ex

Vannucchi, 280 partite e 36 gol con gli azzurri toscani e 83 presenze (con 16 reti) in granata, non sarà al Castellani sabato. Seguirà da lontano, è in vacanza all’estero. “Alla Salernitana serve un unico risultato importante da centrare per stare tranquilla. Chiaramente troverà un Empoli forse più rilassato, perché ha già centrato il suo obiettivo. La squadra di Nicola dovrà fare la gara giusta per poter portare a casa la vittoria, sospinta dall’incredibile seguito di tifosi – continua l’ex calciatore, oggi quasi 45enne, che continua a divertirsi con gli amici (e il figlio) in Terza Categoria toscana –  Sicuramente questo gruppo deve continuare ad inseguire, senza avere paura fiato sul collo. Ormai l’obiettivo è a portata di mano, pensare di fare calcoli credo sia rischioso: se scende in campo per vincere, ha dimostrato che la squadra c’è e può permettersi di giocarsela a viso aperto. Con due successi, del resto, sei sicuro al cento per cento di essere salvo. Io lascerei calcoli all’ultima, se proprio sarà necessario”. Sarà certamente una penultima giornata diversa da quella del 1999 in cui mise lo zampino nel finale proprio lui, all’Arechi contro il Vicenza. “Meglio stare zitti perché sennò si iniziano a dire troppe cose e si va ad influenzare un ambiente facilmente infiammabile, ma credo che nella vita tutto torni – dice ancora Vannucchi – Per certi versi, questa squadra è un po’ simile a quella che fu costruita nel ’99 e fece quella risalita che purtroppo si fermò all’ultimo metro. Speriamo che la vita restituisca qualche punto in ricordo di quella stagione che finì male e che il karma funzioni. Anche se siamo noi a condizionarlo. L’errore da non fare? Pensare minimamente che dall’altra parte ti venga concesso un piccolo favore, un errore psicologico che ti porterebbe a perdere qualche forza. In base a quello che è riuscita a fare in questo ultimo mese, la Salernitana deve spingere al massimo sull’acceleratore; ha entusiasmo, spinta del pubblico e tutto per poter… stare ‘zitt’. Lo ripropongo, il motto: si addice perfettamente alla meravigliosa e passionale città in cui basta mezza scintilla per fare esplodere tutto in un verso o nell’altro. Il pubblico si unisca verso un’unica direzione, spero che i ragazzi in campo diano il massimo”.

Da 10 a… 10

Simone Verdi risulta essere in questo momento l’uomo in più per il cavalluccio marino: “Ho seguito poco le partite, sapete che del calcio mi interesso solo a distanza da quando ho smesso. Però dico che il numero 10 è un ruolo che ha sempre emozionato nel mondo calcio e deve continuare a farlo: sarebbe bello che questa figura nel calcio moderno riesca a riemergere, perché ultimamente non ci sono più quei giocatori che riescono a farti sognare ad ogni tocco di palla. Sono tutti nove e mezzo, undici, mancano i dieci a tutto campo ed è un peccato. Se c’è Verdi… ben venga”. Parola di Ighli e poi… zitt!