L’ex granata Soligo si ritira: “Mi sarebbe piaciuto smettere anche a Salerno, mia seconda casa”

Si è chiusa questa estate l’avventura nel calcio giocato dell’ex capitano della Salernitana, Evans Soligo, che ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo al termine della stagione del ritorno in B del suo Venezia. Compirà 40 anni il prossimo gennaio: con 174 partite e 13 gol in cinque anni resterà certamente un posticino per lui nella storia della Salernitana.

“Ho smesso, ma rimarrò in società al Venezia. Non posso dire bene cosa farò, perché ancora non c’è l’ufficialità del mio ruolo, ma a breve faremo una conferenza per ufficializzarlo – dice sulle frequenze di Radio Bussola 24 – Sono contento di quanto svolto in questi anni di calcio giocato, nonostante non sia riuscito a realizzare il sogno di esordire in Serie A. Mi sono tolto belle soddisfazioni in venti anni di carriera. La Salernitana è parte di questa mia storia e ne è anche una importante. Pensavo di smettere a casa, cioè a Venezia, come ho fatto, ma avrei voluto farlo volentieri anche a Salerno che è la mia seconda casa“.

Oltre alla maglia dei lagunari, a inizio e fine carriera, Soligo ha vestito anche le casacche di Sandonà, Spal, Lumezzane, Venezia, Palermo, Triestina, Verona, Vicenza, Paganese, Delta Porto Tolle e San Marino. Chissà che in futuro non tornerà a rivestire un ruolo anche in granata, per ora è solo molto preso dall’inizio di questo nuovo capitolo: “Quest’anno per un motivo o per un altro sto sto seguendo un po’ meno le faccende dei granata perché sono preso dalla mia situazione. Ho letto qualche nome importante, Fabiani e i presidenti vorranno fare un campionato migliore dell’anno scorso e i giocatori presi rispecchiano questo obiettivo. Inoltre la qualità dell’allenatore parla. Colantuono è un uomo di carattere e alla piazza di Salerno serve un condottiero come lui. Quest’anno può plasmare la sua squadra nel suo modo di intendere il calcio partendo dall’inizio della stagione“.