Il Consiglio di Stato non ha concesso la sospensiva alla ditta Matarrese, che ha scelto di ricorrere all’ultimo grado di giudizio possibile per chiedere lo stop all’assegnazione dei lavori al campo Volpe e allo stadio Arechi che il Consorzio Energos si è aggiudicato. Nella discussione del 26 giugno, i giudici hanno deciso così di non opporsi subito al giudizio del Tar, che aveva già respinto il ricorso, rinviando però la discussione nel merito all’udienza del prossimo 25 settembre.
La questione non può affatto dirsi chiusa, ma c’è chi giura che questa decisione di non concedere la sospensiva apra la strada a un nuovo, anzi definitivo respingimento anche da parte del Consiglio di Stato, che decreterebbe la fine della querelle e il via libera definitivo all’inizio dei lavori per il maxi appalto che dovrà portare alla costruzione dello stadio provvisorio nell’area dove oggi c’è il campo Volpe e poi, dopo aver finito l’impianto, al restyling totale dello stadio Arechi. Da quando si comincerà con i primi interventi, dovranno passare all’incirca tre anni prima di vedere terminare tutto, se non ci saranno intoppi ulteriori nel percorso.
“Attendiamo i risultati del ricorso fatto dalla Salernitana per la vicenda vergognosa dei playout che ha dovuto subire, non ci sono parole. Nel frattempo il Consiglio di Stato ha fatto un’altra seduta sulla vicenda dello stadio, tutto rinviato al 25 settembre ma noi stiamo andando avanti per definire il progetto e avviare a luglio le prime demolizioni. Ci sono delle sfere che raccoglievano rifiuti tossici nei decenni passati, vanno demolite. I lavori andranno avanti”, ha assicurato ieri il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che più volte però aveva tirato le orecchie alla proprietà prima della retrocessione: “Si fa lo stadio nuovo ma speriamo poi di avere anche una squadra e una categoria all’altezza”, era il riassunto del suo pensiero. De Luca e Iervolino si sono incrociati il 22 giugno in tribuna per Salernitana-Sampdoria, c’è un disgelo e servirà più che mai la coesione tra politica e squadra di calcio per riuscire a risalire dalle sabbie mobili in cui la Bersagliera si è cacciata.
Nel frattempo la Salernitana deve capire se potrà utilizzare il Volpe per il settore giovanile, come al solito, almeno per i primi mesi della stagione prossima, se i lavori di demolizione partiranno nella zona delle vecchie cisterne e quella occupata da un’attività commerciale di mattonelle e arredo bagno. In quel caso, il campo e gli spogliatoi potrebbero essere utilizzabili per qualche mese ancora, ma è chiaro che si deve cercare una casa alternativa per le squadre giovanili, che fino all’anno scorso hanno già trovato appoggio nelle strutture di Fisciano (stadio Vittoria Unisa Stadium) e Prepezzano, dove spesso anche la squadra femminile ha fatto i suoi allenamenti.
Dal momento in cui si cominceranno i lavori di edificazione del nuovo Volpe temporaneo, il cronoprogramma prevede sei mesi per l’ultimazione, quindi la Salernitana giocherà certamente tutta la prossima stagione allo stadio Arechi e potrebbe dover effettuare il passaggio alla struttura temporanea dal 2026/2027.