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La prima dei nuovi: ok Bronn, Sambia ancora indietro. Primi sprazzi di Vilhena

Dall’Udinese alla Roma, dal 22 maggio al 14 agosto. Per il battesimo della nuova stagione la Salernitana si è presentata, tra undici di partenza e panchina, con nove calciatori che erano già presenti contro i bianconeri. A questi si sono aggiunti i volti nuovi Bronn, Candreva, Vilhena, Sambia e Botheim; senza considerare i cavalli di ritorno Bonazzoli e Kastanos e Bradaric, in panchina più per onor di firma. Per l’attaccante norvegese non si trattava dell’esordio in granata, visto che aveva disputato le amichevoli in ritiro e il match di coppa con il Parma, l’ex Lille era di rientro da un problema fisico; prima assoluta invece per gli altri quattro.

Sambia non è ancora pronto

A distanza di quasi un mese ha indossato per la prima volta la maglia della Salernitana in partita Junior Sambia. L’esterno francese era giunto nel ritiro austriaco lo scorso 19 luglio. L’ex Montpellier si è presentato in ritardo di condizione, essendo svincolato ma anche a causa di un virus che lo aveva fortemente debilitato. Il calciatore si è allenato sempre a parte per recuperare la forma; contro il Parma è arrivata la prima convocazione, contro la Roma uno scampolo di partita (17′) nel quale ha mostrato di essere ancora indietro di condizione. Nicola lo aspetta.

Bronn ringhia, Vilhena e Candreva devono crescere

Per necessità di formazione Nicola ha dovuto lanciare dall’inizio gli altri volti nuovi Bronn, Vilhena e Candreva. Decisamente convincente la prova del difensore arrivato dal Metz. Contro clienti scomodi come Dybala e Zaniolo (su di lui una deviazione provvidenziale a tu per tu con Sepe) Bronn non ha sfigurato, mettendo la giusta dose di grinta e aggressività. Il franco tunisino ha mostrato anche un discreto piede in impostazione e una buona intesa con Gyomber e Fazio. Inizio un po’ spaesato invece per Vilhena che nel primo tempo ha faticato a trovare la collocazione giusta sul rettangolo di gioco, toccando pochi palloni. Nella ripresa, col passaggio al 3-4-1-2, l’ex Feyenoord è salito di tono, partecipando di più alla manovra e aiutando tanto in fase difensiva. Antonio Candreva si è trovato a fronteggiare un cliente scomodo come Spinazzola, nonostante ciò ha provato a spingere soprattutto nel primo tempo. L’apporto in termini di esperienza dell’ex Inter è stato importante, non ha sofferto la pressione del match. Nella ripresa meno appariscente ma comunque presente in fase di ripiegamento. L’intesa con i compagni migliorerà le cose, tutti e tre d’altronde si erano allenati pochissimo con la squadra.

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