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Kiyine Re del dribbling, il fantasista marocchino punta alle stelle: playoff e Nazionale nel mirino

Se si tornerà a giocare, sarà corsa ai playoff. La Salernitana punta sulla freschezza e la fantasia, ma servirà concentrazione e soprattutto imprevedibilità. È per questo che si riparte da dove ci si era fermati, l’uomo chiave era e resta Sofian Kiyine.

L’esterno marocchino è stato fortemente voluto da Gian Piero Ventura che lo aveva allenato per un mesetto al Chievo e se ne è innamorato. In estate la trattativa, Kiyine viene acquistato dalla Lazio e trasferito in prestito alla Salernitana. Numero 10 mascherato da 13, trequartista o costruttore di gioco camuffato da esterno sinistro. La regia in un ruolo da terzino, Ventura ha messo Kiyine al centro del villaggio ma lo ha fatto abitare in periferia: è il calcio moderno.

Seppur tra alti e bassi, rendimento altalenante figlio di un grande talento ma con poca continuità, Kiyine ha trascinato la Salernitana tra giocate, rigori, assist. Ma soprattutto dribbling. Il pupillo di mister libidine, al momento dello stop, è il calciatore di tutta la Serie B che salta più volte l’uomo: ben 68 dribbling riusciti, 17 in più del secondo in classifica che è D’Urso del Cittadella.

Tra rulete e finte di corpo, qualche eccesso barocco tra tantissime giocate funzionali, Kiyine si è guadagnato di diritto l’accesso all’elite del calcio di Serie B: uno dei giocatori più spettacolari, ma anche uno dei più decisivi. Infallibile dal dischetto (6 su 6), entusiasmante col Pordenone (due gemme da fuori area), Kiyine con i suoi otto gol ha portato punti ma soprattutto tanta qualità al centrocampo di Ventura. E ora guarda in alto e punta al massimo.
Di proprietà della Lazio, Kiyine non nasconde il sogno di giocare titolare in Serie A: passaggio possibile, soprattutto se il rendimento continua su questi livelli. Già a gennaio la società biancoceleste aveva pensato di riportarlo subito a casa, voci smentite dallo stesso Kiyine sul campo. Nella già citata partita col Pordenone, il marocchino al secondo gol personale ha detto a tutti che voleva rimanere alla Salernitana: mano sul petto e poi indice sul prato dell’Arechi, un simbolico “io resto qui”. Quando finirà questo campionato, però, sarà tutta un’altra storia anche se Kiyine è il perno del progetto di Ventura.

E a proposito di Marocco. Kiyine vuole conquistarsi anche la Nazionale: nelle ultime uscite era sempre stato inserito nella lista dei preconvocati ma mai in quella definitiva, ma continuando così il ct Vahid Halilhodzic non potrà ignorarlo. A suon di dribbling Kiyine punta alle stelle, ma prima ci sono i playoff da conquistare con la Salernitana.

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