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Kastanos o Bradaric? Emergenza a centrocampo, Nicola valuta più soluzioni

Con la squalifica di Radovanovic, l’infortunio di Maggiore e la necessità di far rientrare Bohinen in maniera graduale – possibile una convocazione per la panchina e un minutaggio ridotto a partita in corso per lui a Milano – mister Davide Nicola deve valutare più opzioni nell’assemblaggio dei pezzi a centrocampo. Non si discosterà dal 3-5-2, verosimilmente, con due soluzioni principali all’orizzonte.

Il cipriota

La prima è rappresentata dall’impiego di Grigoris Kastanos dal primo minuto: è stato titolare in campionato soltanto una volta in questa stagione, alla prima giornata contro la Roma, occasione che lo vide uscire a inizio ripresa a beneficio di Franck Ribéry in quella che resterà, con tutta probabilità, l’ultima presenza ufficiale in carriera del francese. L’ex juventino ha collezionato poi altre cinque presenze, tutte da subentrato, con due secondi tempi integrali (contro Sampdoria e Lecce), mentre è rimasto a guardare i compagni contro il Verona. Provato più volte anche playmaker nelle scorse settimane, Kastanos potrebbe essere proposto in cabina di regia oppure da mezzala, qualora il tecnico decidesse di spostare Vilhena in posizione centrale. Lo scorso anno a San Siro contro i nerazzurri il cipriota fu impiegato da ala nel 4-4-2. La principale alternativa in panchina, con Bohinen, sarebbe rappresentata da Leonardo Capezzi, finora mai preso in considerazione dall’allenatore.

Il croato

Una seconda alternativa potrebbe riguardare Bradaric. Il calciatore croato, fin qui decisamente sotto tono nelle possibilità che Nicola gli ha dato, sarebbe impiegato dall’inizio sulla sua corsia di preferenza, quella mancina, con lo spostamento di Candreva nel ruolo di mezzala e di Mazzocchi sull’out destro. In quel caso, uno tra Vilhena e Lassana Coulibaly farebbe il play. Bradaric ha giocato titolare soltanto a Bologna in questa stagione, dove fu sostituito ad inizio ripresa. Per il resto, tre secondi tempi completi contro Udinese, Lecce e Sassuolo, tutti ben lontani da un rendimento super. L’ex Lille deve superare la timidezza e togliere il freno a mano: la Scala del calcio non può che essere da stimolo per il calciatore che a dicembre compirà 23 anni ed ha già alle spalle un discreto passaggio con la sua Nazionale (4 presenze ed una convocazione agli Europei della scorsa estate, pur senza mai giocare). Domenica a San Siro ritroverà il connazionale Brozovic, comunque infortunato e impossibilitato a scendere in campo.

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