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Italiano d’adozione e col mito di Alex Sandro: scocca l’ora di Baraye

Con Lopez e Veseli in infermeria, a Cosenza scoccherà l’ora di Joel Baraye. L’ex Padova, arrivato nell’ultimo giorno di mercato nello scambio che ha portato Curcio ai biancoscudati, dovrebbe scendere in campo dall’inizio al San Vito-Marulla, dopo gli appena 2′ racimolati nel finale di gara della trasferta di Ferrara dello scorso 6 novembre. “Baraye è arrivato da poco, ho già detto in passato che i giocatori che non hanno svolto la preparazione con me ci vado cauto. Il ragazzo però si allena bene, si sta integrando e prima o poi avrà anche lui la sua possibilità”, aveva dichiarato Castori prima della sfida con la Spal; l’emergenza infortuni ha quindi spalancato le porte a Baraye.

“Ero un ragazzino quando in Senegal trasmettevano le partite della Serie A italiana” ha detto qualche anno fa a La Sicilia in un’intervista. L’Italia nel destino quindi per il terzino senegalese, arrivato sette anni fa al Brescia dal Monaco. In Lombardia il responsabile del settore giovanile all’epoca era una vecchia conoscenza granata (dal ’92 al ’95) come Pietro Strada, mentre a farlo esordire in B a 17 anni è stato il tecnico Ivo Iaconi. Il classe ’97 venne poi mandato a farsi le ossa nella Primavera delle rondinelle da agosto 2014 a dicembre 2015; a gennaio 2016 poi il trasferimento alla Virtus Entella dove si divide tra prima squadra e giovanili. Con i grandi colleziona, nella stagione 2016/17, 14 presenze, grazie alla fiducia di un’altra bandiera del cavalluccio, Roberto Breda. L’anno dopo, dopo appena 7 apparizioni, Baraye decide di scendere in Serie C a gennaio, trasferendosi alla Carrarese. Nel 2018/19 la chance a Catania, dove sfiora la B, perdendo la semifinale playoff contro il Trapani, in un’annata condivisa con l’attuale compagno Ramzi Aya. Lo scorso anno anno ha disputato una stagione positiva con il Padova (un gol e 2 assist in 25 presenze) allenato da Salvatore Sullo. L’ex vice di Ventura lo ha descritto recentemente così ai nostri microfoni: “È molto più portato a spingere che a difendere, è molto bravo nell’uno contro uno. È ancora giovane, può solo crescere, ancora non ha espresso tutto il suo potenziale. Fisicamente ha grandi capacità, deve migliorare qualcosa tecnicamente”Lo stesso difensore, nella sua presentazione in rossoazzurro, dichiarò: “Mi ispito ad Alex Sandro della Juve”. Ora ha la chance per prendersi la fascia sinistra granata.

 

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